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dicembre

TV GENERALISTA IN CRISI. RECORD DI ABBONATI PER SKY

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Se qualche mese fa il noto settimanale statunitense ‘Variety’ con l’articolo ”Mediaset Mubble” (la confusione di Mediaset) sottolineava il forte calo degli ascolti e delle vendite degli spazi pubblicitari sulle reti del biscione, adesso arrivano dei dati ufficiali che parlano, più in generale, di una crisi  delle tv generaliste, canali Rai compresi.

Secondo l’autorevole studio di Media talia, che ha elaborato e confrontato i dati Auditel (dal 2003 ad oggi) con quelli Gfk relativi al sell out di apparecchiature Dtt, dal 2003 all’ottobre 2008 Rai e Mediaset hanno perso, rispettivamente, ben 3,3% e 4,5% di share. Ma non basta. I sei canali generalisti sarebbero destinati a perdere altri 10 punti di share, passando al 72%, entro il non lontano 2012. Un quadro non certo rassicurante, che fa presagire una vera e propria ‘crisi delle reti generaliste’.

Ma dove finisce questa ‘abbondante e gustosa fetta di pubblico’? E’ forse il pubblico in rivolta ad alzarsi dai divani per protestare contro la cosiddetta tv spazzatura, che parrebbe abbondare sul piccolo schermo italiano? Proprio per nulla. Sembra di essere in presenza di una vera e propria migrazione verso le tv satellitari, che beneficerebbero, secondo lo studio in oggetto, di un aumento del 6,6%. Proprio la Sky di Rupert Murdoch, tanto in tumulto in queste ultime settimane per il discusso aumento dell’Iva, avrebbe uno share (riferito agli abbonati) pari al 36/37%. Ma sarebbero sopratutto i bambini (4-14 anni) e i giovani (15-34 anni) a prediligere i canali satellitari. Cosa che ovviamente spiegherebbe il maggior calo per le reti Mediaset (rispetto a quello della tv di Stato), le quali hanno da sempre attirato un pubblico più giovane.

E il digitale terrestre? Media Italia prevede un aumento delle famiglie che utilizzano l’apparecchio DTT, che ammontano ora a 5 milioni. Già nei primi tre mesi successivi allo switch off in Sardegna, i tre gruppi Rai, Mediaset e La7 hanno perso il 10% di share rispetto allo stesso periodo del 2007.

La perdita di ascolti delle reti generaliste, però, è un fatto assai complesso, dipendente da molti fattori che influenzano lo stesso modo di vivere dei telespettatori. Innanzitutto la riscoperta dei canali tematici, che, a quanto pare, sarebbero graditi da tutti, grandi e piccini, perché sentiti vicini ai propri ‘gusti tv’; dai documentari ai cartoon, dall’intrattenimento allo sport, per tutte le preferenze. Proprio questo spiegherebbe, tra l’altro, gli ultimi investimenti di Mediaset in questa direzione, sul digitale terrestre. Da non trascurare la mancanza di programmi del tutto convincenti ed interessanti sulle reti tradizionali, le quali presentano trasmissioni a volte al limite del trash che allontanano un determinato tipo di telespettatori.

Last but not least l’avanzata delle nuove tecnologie, che continuano a diffondere segnali video non più solamente sui televisori di casa: i cellulari, gli ipod, Youtube sono le vere frontiere della multimedialità. Le stesse reti generaliste, principalmente quelle Rai, sembrano aver compreso le potenzialità della rete. Non è un mistero che su Youtube faccia bella mostra di sè un canale targato Rai così come non è una novità che i telespettatori della Radio Televisione Italiana possano guardare in diretta, tramite il portale web Rai.tv, i principali programmi di Rai 1, Rai 2 e Rai 3.

Lungimiranza o autolesionismo?



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6 Commenti dei lettori »

1. warhol_84 ha scritto:

14 dicembre 2008 alle 14:10

Cosa ci si aspetta? Che i giovani continuino a guardare Mediaset e Rai? Sky è lalternativa perfetta alla monnezza che sotterra la nostra televisione italiana fatta di raccomandate, tette allaria, preti e programmi arrivati alla 15esima edizione. Giustamente questo ha dato fastidio…



2. Francesco Rienzo ha scritto:

14 dicembre 2008 alle 17:53

@ warhol_84 : hai ragione purtroppo. Gran parte delle tv generaliste ha smarrito la strada della professionalit , cercando di recuperare la distanza tra reti tradizionali e satellitari che a poco a poco si assottiglia tramite siparietti e scenette trash. Come a voler far sbronzare un moribondo per non fargli sentire il dolore, piuttosto che pensare a guarirlo.



3. amandapeet ha scritto:

14 dicembre 2008 alle 18:02

Credo che le vicende politiche degli ultimi giorni, con lalzata di scudi contro Sky, facciano ben capire dove si sta dirigendo il pubblico televisivo. Io ho Sky da 3 anni ed anche se labbonamento aumenter , non rinuncierò mai….ne alla qualit dei vari canali tematici, ne al Tg che offre un informazione veramente completa….cosa che non f il “”servizio pubblico”" …A parte pochi programmi quello che offrono Rai e Mediaset e tutta immondizia!!



4. Astrix ha scritto:

14 dicembre 2008 alle 19:23

s, ok, lodare Sky ma io che ho Sky in prova per 3 mesi gi da un mese e mezzo sto trovando parecchi programmi monnezza pure sulle reti di Sky…quindi attenzione a non far sembrare Sky come il paradiso della qualit , visto che di spazzatura se ne trova molta pure l. cos come anche la tv generalista non è fatta solo da tv spazzatura, ma anche da tv di qualit . cara amandapeet linformazione “”veramente completa”" di Sky non mi pare che sia ancora arrivata ad offrire con costanza programmi come Report, trasmesso stabilmente dalla Rai. quindi non generalizziamo per favore, perché dappertutto si trova il marcio e il buono. il buono lo si può trovare un po di più su sky, considerato anche lesosissimo canone che chiedono (molto di più di quello della Rai, e anche Sky ricorre alla pubblicit ) e i tantissimi canali che offre.



5. Francesco Rienzo ha scritto:

14 dicembre 2008 alle 21:04

@ Astrix : concordo sopratutto sul canone Sky non certo modesto. Tutto Sky costa la bellezza di 63 euro al mese, tenendo conto che la pubblicit abbonda comunque sui canali. Il problema è che manca una vera concorrenza sulla tv a pagamento, che riesca non solo ad abbassare le tatriffe, ma anche ad eleverne la qualit . Solo con Mediaset Premium e con le altre compagnie che a poco a poco si stanno affacciando sul mondo della pay tv del DTT stiamo intravedendo qualche possibilit in lontananza.



6. karne ha scritto:

19 giugno 2009 alle 11:09

vete mai sentito parlare del famoso format inglese No Signal? Beh per chinon lo sapesse è un vero cult per i programmi parodiaci.
Finalmente è approdato anche in Italia. Va in onda su Sky 1 e si chiama, incredibilemente, Assenza di Segnale :))
Sono molto curioso di vederlo perchè la versione inglese era mitica.
Ho trovato questo estratto sul sito di Sky: http://mag.sky.it/mag/life_style/2009/06/13/manzo_criminale.html

Sky vince su tutti :)



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