Se non parli di Vieni via con me sei un bello sfigato. Se su facebook non sei fan di Roberto Saviano ascolta: fatti delle domande. Ormai funziona così, sarà per questo che nell’ultima settimana molti hanno fatto del commento alla trasmissione di Fazio il loro hobby più esaltante. Wow. I primi a darci dentro sono stati giornalisti e opinionisti, ovvio. Teorie ed elucubrazioni per capire il vero senso del programma, diatribe per stabilire se le parole dello scrittore fossero all’altezza dell’attualità politica. Poi tutti a sezionare la performance di Roberto Benigni, a calcolare se l’artista avesse ecceduto o meno con l’antiberlusconismo. Risultato? Un bello spottone gratuito alla prossima puntata, che milioni di persone seguiranno non tanto per i suoi contenuti, quanto per le attese che li precedono. Fabio Fazio ringrazia.
Ormai tutti stanno parlando di Vieni via con me e inevitabilmente lo abbiamo fatto pure noi. Ieri sera è arrivato anche il Tg5, che ha dedicato un servizione dai toni critici al programma di Raitre. Partendo dalla notizia che domani Fazio ospiterà Pierluigi Bersani e Gianfranco Fini (maggiori info qui), il notiziario di Mimun ha annotato che a questo punto altri leader di partito potrebbero chiedere di essere invitati (“perchè non Di Pietro, Casini, Bossi o il premier Berlusconi?“). Accanto a questa considerazione un giudizio netto e dai risvolti politici: ormai la terza rete è diventata “monotematica”, con una ossessione per il Cavaliere. A sostegno della tesi il servizio del Tg5 cita Linea notte, Parla con me, lo stesso Vieni via con me e altri programmi riconducibili alla sinistra.
Su LA7, intanto, Luca Telese e Luisella Costamagna annunciavano che stasera il loro In Onda si occuperà proprio delle polemiche riguardo alla trasmissione di Fazio. A discuterne ci sarà il capostruttura di Raitre Loris Mazzetti, longa manus del programma, quello che rideva di gusto alle battute di Benigni sul Direttore Generale Mauro Masi. In questi giorni anche Marco Travaglio e Giorgio Bocca hanno voluto dire la loro su Vieni via con me, con critiche severe e inaspettate nei confronti di Roberto Saviano (“uno che recita, la sua è una mafia colorata e letteraria” secondo l’editorialista dell’Espresso). Ora però l’attenzione si è spostata tutta sulla presenza dei leader di Fli e Pd, sull’altolà del DG Masi e le repliche del direttore di Raitre Paolo Ruffini. Polemiche che ormai sono diventate il fiore all’occhiello di un marketing promosso involontariamente dai piani alti di Viale Mazzini.Sulla questione, il gruppo di lavoro che realizza Vieni via con me ha risposto che “al Presidente della Camera e al segretario del Pd è stato chiesto di venire a leggere un elenco, come a decine di altri ospiti. Nessuno spazio privilegiato, nessuna dilatazione dei tempi“. I due leader di partito parleranno dei valori della destra e della sinistra, senza riferimenti all’attualità politica. Staremo a vedere se le premesse saranno rispettate. Secondo le prime indiscrezioni il leader di Fli entrerà per primo in studio (separatamente da Bersani) ed elencherà una serie di cose di destra, seguendo una traccia che starebbe scrivendo di suo pugno.
Molti fremono dalla voglia di vedere e commentare (per un’altra bella settimana) la puntata di Vieni via con me che andrà in onda domani. Qualcuno già si chiede: chi sarà il prossimo leader che Fazio inviterà a leggere un elenco dei suoi? Riprendendo Pietrangelo Buttafuoco, lanciamo un suggerimento al conduttore di Raitre: vai Fabio, spiazza tutti e invita lui, l’Innominabile, Silvio Berlusconi, in uno dei momenti più difficili della sua carriera politica! Mettilo a fianco di Saviano, come fosse il buon ladrone, e fagli leggere l’elenco completo dei simpatici nomignoli che gli sono stati attribuiti in questi anni. Al Tappone, Cainano, Banana, Silviolo, Berluskaiser, Bellachioma, Psiconano…
Berlusconi che si (e)legge in tv, su Raitre: passeresti alla storia.
1. antonio1972 ha scritto:
14 novembre 2010 alle 12:10