Girata tra Thailandia, Bulgaria, Belgio ed Ucraina e basata su fatti realmente accaduti, approda su FX la seconda stagione di Matrioskhi.
Ogni mercoledì a partire dal 3 dicembre alle 22.50, il canale 113 di Sky proporrà la serie belga che analizza gli ingenti traffici “commerciali” della prostituzione minorile tra estremo oriente, est europa e Belgio.
La serie racconta la storia dei trafficanti Ray Van Mechelen, interpretato da Peter Van den Begin, e Eddy Stoefs, portato sul set da Luk Wyns, che, dopo tre anni di prigione, vengono rilasciati e scoprono che il loro complice Jan Verplancke (Alex Daeseleire) è scappato con tutti i loro soldi a Pattaya, in Thailandia. Senza pensarci due volte, i due antieroi partono per l’isola ma invece del bottino, interamente speso da Jan, trovano quattro giovani locali pronte per essere vendute in Europa.
La tratta delle schiave del sesso è ancora molto redditizia e con rischi bassissimi ma, negli ultimi anni, la concorrenza è spietata: sono apparse sul mercato le spietate gangs dell’est Europa che rivendicano la loro fetta di torta.
La serie segue parallelamente il viaggio di Pat (Chalita Chaisaeng) e Thip (Tharinee Songkiathanna), due adolescenti thailandesi vendute dalle loro madri a dei trafficanti inglesi. Entrambe sono destinate alle vetrine dei quartieri a luci rosse del Belgio dove incontrano altre ragazze deportate. Sono di diversi paesi, parlano lingue diverse, ma in comune hanno solo un cosa: tutte lo fanno per rendere migliore la vita della loro famiglia.
Come già detto la trama della serie tv è la trasposizione della vita reale di milioni di donne-oggetto. La prostituzione è diventata, infatti, la terza fonte di guadagno del crimine organizzato, preceduta solo dal traffico di armi e di droga. Tutti questi traffici sono stati analizzati per oltre due anni dai registi Marc Punt e Guy Goossens, che, in un sapiente mix di azione e suspance, hanno sensibilizzato al tema milioni di telespettatori.