Ci sono voluti innumerevoli anni affinchè i dirigenti Rai capissero che proporre all’alba del weekend due prodotti pressochè identici andava contro ogni logica di coordinamento palinsesti. Da quest’anno, promossa Sonia Grey in altri lidi più prestigiosi ed archiviato l’esperimento festivo di Unomattina, il “problema” è stato risolto con il trasloco dello storico programma di Rai2, Mattina In famiglia, sulla rete ammiraglia. Stessa formula conservativa, stessa conduzione doppia, stesso titolo, stessi ospiti fissi, e la solita concorrenza inesistente.
In un programma così granitico, da non ispirare particolari commenti o critiche, salta all’occhio la conduzione, per il secondo anno consecutivo, della coppia formata da Miriam Leone e Tiberio Timperi: due padroni di casa che ti pongono di fronte ad una seria considerazione. Da una parte la Leone è quasi perfetta: spigliata, con fare intelligente interviene negli argomenti trattati senza mai essere inadeguata ed eccessiva. L’ex reginetta di bellezza sembra che popoli il piccolo schermo da anni ed è la migliore risposta agli ultimi tentativi di trasformare Miss Italia in un ufficio di collocamento per giovani leve.
Ad affiancarla troviamo un Tiberio Timperi che riesce sempre più faticosamente a recitare la parte del conduttore soddisfatto: è pur sempre vero che in tempi di magra televisiva non si rifiuta mai nulla e poter condurre un programma settimanale di grande successo è un’ottima ancora di salvataggio ma Timperi, dopo anni di carriera, avrebbe – forse – anche voglia di ottenere una promozione sul campo. Promozione che non arriva e che lo trasforma in un eterno impiegato della tv di Stato.
E dire che il conduttore ha dovuto fare da cerimoniere, dal 1996 ad oggi, al grande salto di tutte le sue partner televisive che lo hanno velocemente lasciato solo alla ricerca di fortuna mediatica: ha tenuto a battesimo Barbara D’Urso quando ancora non era la Bislacca dallo sguardo contrito, ha giocato al topo con Simonetta Martone prima che abbandonasse il piccolo schermo per diventare autrice, ha visto Roberta Capua diventare signora della domenica e quando credeva di aver trovato una compagna fedele nei secoli come Adriana Volpe se l’è vista scippare da Giancarlo Magalli. L’anno scorso almeno Tiberio poteva contare su un’inattesa promozione in casa con il ritorno in pompa magna del Lotto alle otto. Peccato però che il progetto sia naufragato in breve tempo e un’intera striscia quotidiana dedicata alle estrazioni, si sia rivelata del tutto anacronistica.
Anche questa stagione il conduttore dagli occhi di ghiaccio ha subito mostrato un’aria polemica, cercando di partecipare alla bagarre sugli stipendi della collega Antonella Clerici. L’impressione, è che nella palestra di Michele Guardi, tutti siano utili ma nessuno indispensabile. Sono stati allenati, in tanti anni, decine di volti capaci ma che restano al servizio dei programmi che gestiscono senza fare mai la differenza. Miriam Leone lo ha capito perfettamente e porta a casa il suo compito senza ostentare manie di grandezza. Lei, in ogni caso, potrebbe quasi permetterselo perchè siamo sicuri che sarà lei tra qualche anno a compiere il grande salto.
1. marcello walker ha scritto:
25 settembre 2010 alle 18:34