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settembre

LUCA ZAIA E LE PROTESTE SU DISTRETTO DI POLIZIA. UN PO’ DI AUTOIRONIA NON GUASTEREBBE.

Distretto di Polizia 10, l'agente Giovanni Brenta (da distrettodipolizia.tv)

Autoironia e capacità di non prendersi troppo sul serio sono qualità importanti nella vita, servono ad affrontare gli eventi con serenità e sobrietà. Che queste doti non appartenessero al panorama politico italiano è evidente, ma sembrava impensabile che queste lacune potessero portare ad uscite come quella avuta dal Governatore della Regione Veneto, Luca Zaia.

L’ex Ministro delle politiche agricole e forestali, infatti, ha appena pubblicato sul suo blog una sorta di “lettera- rimprovero” al Presidente di Mediaset Fedele Confalonieri. Il lettore potrebbe a questo punto domandarsi: “ma come mai? C’è stata, per caso, qualche querelle politica all’interno di Matrix? E’ stato diffamato in qualche servizio nei telegiornali del biscione? C’è da fare un’ “errata corrige” di qualche dato relativo alla regione che governa in una trasmissione di approfondimento politico Mediaset?”.

Nulla di tutto ciò, l’oggetto della missiva è nientepopodimenochè l’agente Giovanni Brenta, new entry del Decimo Tuscolano. Ci riferiamo naturalmente alla fiction (quindi “recita, finzione” caro Zaia) “Distretto di Polizia 10″ nella quale l’attore Gianluca Bazzoli interpreta un personaggio che sembra non spiccare per acutezza (eufemismo, sembra proprio tonto). E quale sarebbe il problema? Che l’agente Brenta è proveniente dal cuore della Padania, Bergamo.

Al Governatore non va proprio giù che un giovane padano possa passare per tontolone in una fiction prodotta da “Mediaset, che nasce al nord e vive di pubblicità raccolta dalle aziende che sono in gran parte al nord”. I padani, insomma, non sono come l’agente Brenta ma la colpa è delle “serie televisive pensate e realizzate a Roma dove il nordista viene dipinto come terragno, servile, interessato e poco perspicace”.

Forse Zaia dimostra di non essere un gran conoscitore della fiction Taodue, i cui personaggi secondari sono da sempre fortemente caratterizzati su base regionale e dialettale (il napoletano Ingargiola, la toscana Vittoria Guerra). Forse Zaia preferisce le caratterizzazioni riguardanti napoletani, siciliani e trasteverini, da sempre nell’immaginario collettivo ladri e furbacchioni ma guai a toccare i padani e la padania.

Il punto più alto del post di Zaia riguarda però la parte in cui il simpatico Governatore si improvvisa sceneggiatore e suggerisce agli autori del Distretto di “trasferire l’agente Brenta a Porto Marghera per far davvero vedere come la gente del nord vive con intelligenza e serietà“. Suggeriamo a Zaia di essere più cauto, però. Sarebbe in grado di rettificare se poi l’agente Brenta dovesse, nel proseguo della storia, diventare protagonista brillante di qualche trama? E poi, dato che dimostra di capire di sceneggiatura, perchè non si cimenta nella scrittura di una fiction sul simpatico rito dell’ampolla che ogni anno coinvolge la sua gente?



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9 Commenti dei lettori »

1. Francy_Ca ha scritto:

22 settembre 2010 alle 13:40

E’ pure belloccio Brenta…



2. Nick84 ha scritto:

22 settembre 2010 alle 13:45

Eh già perchè si sa che la stupidità è una caratteristica spiccatamente terrona .
Ma quanto se la tirano questi padani , sono 20 anni che ci dipingono come ladri, sfaticati, ignoranti , mafiosi e camorristi e mai nessuno si è sognato di scrivere mezza lettera .
Dovrebbero ritenersi fortunati .



3. Gianluca Camilleri ha scritto:

22 settembre 2010 alle 14:06

E’proprio questo ciò che mi sconcerta e che cerco di far trasparire dall’articolo: gli stereotipi sono tutti per noi terùn.
Ma pensasse a lavorare ’sto Luca Zaia…eppoi un popolo che pratica ancora il rito dell’ampolla…(mi fermo qui che è meglio).



4. Norat ha scritto:

22 settembre 2010 alle 14:42

La cosa più bella è che ora grazie a Zaia, un personaggio altrimenti secondario, assumerà molta più importanza ed attenzione da parte del pubblico… Da padano, comunque, anche a me sto personaggio non è piaciuto molto. Non che mi senta offeso, ci mancherebbe, ma l’ho trovato un po troppo marchiato, una caricatura talmente forte da apparirmi fasulla. Trovo molto + divertente ed ironico il personaggio del milanese dei cesaroni



5. Rambaldo Baldo della Rella ha scritto:

22 settembre 2010 alle 16:09

Luca Zaia è una persona simpatica e ricca di acume, poi la sua laurea in Scienze della produzione animale (?? hahahahah) gli conferisce tutta l’autorevolezza per dare giudizi sulle serie televisive. forse è invidioso perchè la particina del poliziotto padano non l’hanno data a lui.



6. Gianluca Camilleri ha scritto:

22 settembre 2010 alle 17:11

Suggerisco agli sceneggiatori di “Distretto” di preparare un episodio in cui Luca Benvenuto&co. effettuano un indagine su un Presidente di Regione,ex ministro e amante del verde.
E che a risolvere il caso sia il terrone Ingargiola.
Ogni riferimento al Governatore del Veneto è puramente voluto.



7. GG ha scritto:

22 settembre 2010 alle 17:28

No vabè, ma sedatela ’sta gente prima di permettergli di scrivere certe cose! Intato il personaggio citato (il poliziotto, non Zaia XD) è molto simpatico, a mio avviso. E poi, ma anche noi (cioè, io… pluralis maiestatis :-P) romani allora che dovremmo dire? Ce ne fosse uno che parla in italiano là dentro… e mica siamo tutti rozzi! Ma anche in generale eh. Che finché lo fa Capitan Totti, pure pure (non è un attore e amen, parla così, che lo vuoi crocifiggere per questo?), ma se qualsiasi personaggio romano che anche solo per sbaglio passa in tv lo fa, a me un po’ urta.
Piuttosto cmq ci sarebbe da capire come mai all’improvviso questa serie sia diventata un’americanata. E soprattutto perché non abbiano spiegato alla Agosti (ho fatto caso a lei, ma magari è un problema generale) che la pistola si impugna con due mani!
Che poi senza Memphis e Tirabassi (loro sì che potevano permettersi il romano, tanto per rimanere in tema) non ha più senso… =*(



8. Markus ha scritto:

23 settembre 2010 alle 00:40

Canale 5 è quella rete i cui giornalisti impedirono a Berlusconi di andare in video da solo, perché Prodi non voleva andare.

Tutta la tv di regime è piena di fiction che fanno propaganda “progressista”…non mancano mai i buoni extracomunitari, le felici coppie gay, il nonno che legge L’Unità…è anche così che la sinistra indottrina il popolino della tv.



9. Rambaldo Baldo della Rella ha scritto:

23 settembre 2010 alle 00:57

voglio assolutamente la trota (R.Bossi ndr) nel cast !!!!



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