Nel Consiglio di amministrazione Rai dello scorso 22 luglio si vociferava di un possibile ritorno in video di Maria Luisa Busi. La giornalista, che aveva abbandonato in malo modo la redazione del Tg1 a causa di pesanti divergenze con l’attuale direttore Augusto Minzolini, era in pole per la conduzione di un nuovo programma dal titolo Hotel Patria. Ebbene da poco è arrivata l’ufficialità per bocca della stessa Maria Luisa Busi: da metà ottobre ogni venerdì sera, sul terzo canale Rai, sarà al timone di Articolo 3 (ex Hotel Patria), versione “2.0” dello storico Mi manda Raitre.
Per l’ex volto del Tg1 si tratta della prima esperienza nelle vesti di conduttrice e contemporaneamente autrice di un programma, accanto a lei Filippo Nanni, Alessandro Garramone, Anna Pagliara, in qualità di autori, e la capostruttura Annamaria Catricalà. Non è la prima volta che una giornalista abbandona la confortante scrivania di un telegiornale per approdare alla conduzione di un programma televisivo: Lilli Gruber alla guida di ‘Otto e mezzo’ e Federica Sciarelli a ‘Chi l’ha visto’ sono solo due dei casi più recenti.
Tornando ad Articolo 3, il titolo è stato scelto dal direttore Paolo Ruffini e si ispira al terzo articolo della costituzione italiana; come ha dichiarato la stessa Busi all’Ansa:
“Il bel titolo è stato immaginato dal direttore di rete Paolo Ruffini, che non finirò mai di ringraziare per avermi “portato via”, anche se momentaneamente, in una stagione difficile. L’ispirazione è l’articolo 3 della Costituzione, in base al quale tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali ed è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono questa uguaglianza”.
Articolo 3, dunque, sembrerebbe rifarsi ai (mai sufficienti) programmi di servizio presenti sulla televisione di Stato: un po’ giornalismo vecchia maniera alla Report, un po’ talk show alla Ballarò e un po’ voce fuori dal coro alla Annozero. Ecco cosa ha anticipato la conduttrice sui contenuti:
“Faremo un po’ i giornalisti all’antica, andando a cercare le notizie alla fonte, sui luoghi dove questi diritti possono essere stati negati, parlando con i protagonisti del mondo del lavoro, del precariato, delle vecchie generazioni costrette a dare aiuto anziché ad averlo dai propri figli, che non sono bamboccioni ma non possono permettersi un appartamento in affitto. Indagheremo nel mondo della sanità, parleremo del diritto ad essere curati bene, dell’assenza del welfare, delle mortificazioni subite dalla ricerca”.
1. pig ha scritto:
18 agosto 2010 alle 19:39