9
luglio

DDL INTERCETTAZIONI: L’INFORMAZIONE SCIOPERA, ANCHE I TG CADONO NELLA CONTRADDIZIONE DELL’AUTO-BAVAGLIO

Contro il bavaglio, un altro bavaglio: ragazzi che trovata! Eureka, questo sì che è un colpo di genio. Oggi tutti zitti, il mondo dell’informazione tace per protestare contro le norme restrittive previste dal disegno di legge sulle intercettazioni con uno sciopero organizzato dalla Federazione Nazionale della Stampa. Quando il sindacato chiama, lo scioperante risponde di scatto: obbedisco! Anche la tv sarà coinvolta nella protesta e andranno in onda solo notiziari in versione ridotta. Rai e Sky, quindi, non trasmetteranno rubriche di approfondimento giornalistico, nemmeno in forma registrata. Black out totale dell’informazione. Le ragioni della protesta sono condivisibili, ma i modi lasciano perplessi perché mostrano un’evidente contraddizione.

Che senso ha che la stampa protesti contro chi la vuole mettere a tacere auto-imbavagliandosi? In questo modo si fa il gioco della “cricca” e si assecondano quanti, a destra e a sinistra indistintamente, traggono vantaggi dal silenzio. Si grida alla censura, alla dittatura, si avverte un reale pericolo ma alla fine, quando arriva il momento di usare i media per denunciare le imperfezioni di questo ddl, che si fa? Tutti in silenzio, zitti e mosca. E’ il cane che si morde la coda, la sindrome di Tafazzi. L’informazione televisiva, di cui ci occupiamo, è la prima che dovrebbe farsi un esamino di coscienza. Se è vero che l’italiano medio si informa principalmente dai notiziari del piccolo schermo, è una grave mancanza che questi gli impediscano intenzionalmente di sapere cosa accade nel Paese. Poi nessuno venga a lamentarsi di Minzolini, a dirci che in Italia non c’è abbastanza libertà di parola.

Allo sciopero silenzioso e fine a se stesso, ai tg dimezzati e in forma ridotta, preferiremmo altra forme di denuncia più utili e ‘democratiche’. DM, ad esempio, vi ha raccontato l’urlo della Gabanelli in diretta tv. La conduttrice di Report, a chiusura di una puntata, aveva lanciato un personale allarme contro le norme della ‘legge bavaglio’ che avrebbero danneggiato la tv-realtà con le sue inchieste. Sempre meglio che stare zitti, imbavagliati dal sindacato. Skytg24 aveva listato a lutto lo schermo in segno di protesta, e anche Federica Sciarelli di Chi l’ha visto aveva detto la sua sull’argomento.

Oggi invece stiamo assistendo a una protesta sterile, e anche la tv è caduta in pieno nella contraddizione. Quello di divulgare le notizie è un dovere a cui la tv, soprattutto quella pubblica, deve assolvere per principio. In questi tempi, più che dei silenziosi scioperini della Fnsi, abbiamo bisogno di voci acute che chiedano al governo di riscrivere alcune parti dell’attuale disegno di legge. La privacy va tutelata, ma anche il dovere di informare. Con buona pace dei bavagli e degli auto-imbavagliati.



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19 Commenti dei lettori »

1. osservatore ha scritto:

9 luglio 2010 alle 18:17

L’informazione, che oggi è quasi vitale, è coma l’aria: la diamo un po’ per scontata, ma proprio quando comincia a scarseggiare, ecco che ne iniziamo a sentire la mancanza (il paragone non è mio ma mi sembra del grande Enzo Biagi).
Giornate come questa quindi servono a farci sentire la mancanza dell’informazione e comprenderne l’importanza.
Certo, coraggiose prese di posizione da parte di giornalisti, soprattutto se con certi nomi, sarebbero sempre gradite, ma non disprezziamo la stampa che sciopera in ogni sua forma, che sicuramente fa più rumore col suo silenzio che non con manifestazioni di piazza, di cui magari sentiremmo parlare di sfuggita al tg senza dare troppa importanza…



2. matteol ha scritto:

9 luglio 2010 alle 18:56

Tacciono per dimostrare cosa accadrebbe con la cd. Legge bavaglio, non ci vuole tanto a capirlo.



3. Marco Leardi ha scritto:

9 luglio 2010 alle 19:20

@ matteol.. Certo, ma è una protesta sterile e ridicola. è il ruggito del coniglio! Un paradosso. L’autobavaglio non mi sembra il modo migliore per affermare la dignità dei tanti giornalisti disposti a battersi contro il ddl. Ci sono arrivati pure Travaglio e Grillo… non ci vuole tanto a capirlo



4. matteol ha scritto:

9 luglio 2010 alle 19:53

Bé allora eliminiamo il diritto di sciopero tanto non serve a nulla, allora pieghiamo la schiena tanto non serve a nulla.
Ma che ragionamenti sono?
Loro scioperano per dare il senso della mancanza dell’informazione.



5. artemio ha scritto:

9 luglio 2010 alle 20:03

Non capisco le perplessità rispetto a tale sciopero che mi sembra la forma di protesta di gran lunga più efficace.
Se poi l’autore del post non condivide le ragioni della protesta (approvazione della cd. Legge bavaglio) allora é un altro discorso ma non mi si venga a dire che questo sciopero é inutile.



6. gas ha scritto:

9 luglio 2010 alle 20:26

Poco fa, il tg1 delle 20 (l’ho visto per caso, non pensate male…) ha comunicato che ieri sera il Premier Berlusconi e Casini si sono incontrati per una cena di lavoro, durante la quale hanno discusso circa la possibilità di lavorare insieme. Hanno detto pure dove si è tenuta, questa cena: a casa di Bruno Vespa. -.-”



7. Marco Leardi ha scritto:

9 luglio 2010 alle 21:14

@ artemio.. condivido le ragioni della protesta ma non i modi. al di là dell’atto dimostrativo, a chi giova uno sciopero di questo tipo? Non certo ai semplici cittadini. mi sembra un non senso. Ci sono altre soluzioni più efficaci, che apprezzo e cito nel post..



8. artemio ha scritto:

9 luglio 2010 alle 21:18

Sì ma lo sciopero serve proprio a dare fastidio ai cittadini che così si interessano delle ragioni che lo hanno determinato.
Ed é proprio questo che infastidisce i politici e che quindi rende lo sciopero stesso utile.



9. batspa ha scritto:

10 luglio 2010 alle 00:16

non diciamo ca…volate.

scioperano perché è il modo “codificato” di protestare nonché il modo per poter protestare senza eccessive ritorsioni.

vi immaginate cosa sarebbe potuto accadere ai direttori dei tg mediaset se avessero messo a lutto la grafica? ah beh no, ripensandoci, i direttori dei tg mediaset non avrebbero fatto nulla. ma magari i giornalisti volevano protestare.

non nascondiamoci dietro un dito: 5 telegiornali su 7 visibili in chiaro sono filo governativi. le riflessioni sul “cosa fare” sono ridicole. gli urli della gabbanelli raccontano solo di un’italia in cui esistono le “vittime” che poi si trasformano in Santoro. No serviva un’azione di massa proprio perché è necessario dire che si è stanchi dei minzolini ma con la situazione politica e televisiva di oggi non si può che patirli. e questa legge non farebbe che peggiorare le cose.

che poi si debba fare altro, sono d’accordo. ma che sia “il ruggito del coniglio”, detto da chi scrive di tv e non di politica, anzi per l’esattezza di “tv dietro le quinte” lo trovo fuori luogo. e credo che
questo articolo para-politico dimostra solo che chi scrive non ha idea di quello che dice. o fa finta di non pensare all’anomalia italiana della tv.

siete i numeri uno delle anticipazioni e della critica. la politica affrontiamola seriamente, non è un reality show. o non dovrebbe esserlo.
Con immutata stima.



10. SaraLurker ha scritto:

10 luglio 2010 alle 03:13

Lo sciopero è un diritto ed un’arma che servono per ottenere dei cambiamenti.

Ha senso se i dipendenti si astengono dal lavoro per mettere in difficoltà l’azienda e migliorare le proprie condizioni economiche, causando un danno monetario a chi comanda.

Qui ci troviamo di fronte ad una cosa del tutto diversa.

Imbavagliarsi per dire NO alla Legge Bavaglio è in sè un paradosso.
Se passasse il DDL sulle Intercettazioni ci troveremmo con un Silenzio Obbligatorio.
In questo momento più che mai l’Informazione è l’Unica Arma contrattuale che si dovrebbe adoperare.
24 ore su 24, minuto dopo minuto, per Monitorare un Governo pronto a Tutto.
Benvengano allora le urla, i comunicati anti DDL annunciati ogni santo giorno, in ogni tv, prima di ogni servizio di in ogni benedetto tg.

Il Silenzio in questo paese, con questo Governo, NON possiamo permettercelo.
Neanche per un’ora.

Questo sciopero finirà nel dimenticatoio come molti altri.
Bisogna manifestarlo lo sdegno, ad alta voce. Non con il silenzio.



11. Marco Leardi ha scritto:

10 luglio 2010 alle 03:25

@ SaraLurker.. condivido le tue condiderazioni! “Questo sciopero finirà nel dimenticatoio come molti altri. Bisogna manifestarlo lo sdegno, ad alta voce. Non con il silenzio”.. è proprio così!!

@ batspa.. forse sei tu che non hai idea di quello che dici. Le tue irremovibili convinzioni para-politiche non ti permettono di ammettere che questo sciopero è stato una pagliacciata! Contro questa ridicola forma di auto-bavaglio si erano espressi anche Travaglio, Grillo, Flores d’Arcais.. non propriamente dei berlusconiani. Se nella tv italiana c’è un’anomalia, come dici, la si deve affrontare a voce alta.. non con lo sterile silenzio! la politica non è un reality show,affrontiamola seriamente caro batspa..



12. batspa ha scritto:

10 luglio 2010 alle 11:32

@marco

forse non ti rendi conto che i flores, i travaglio, i grillo sono proprio quelli che io ho identificato come quelli che fanno personalismi e che, a lungo andare, si candidano ad un ruolo simil santoriano.

lo sciopero è uno strumento che serve. perché permette a tutti di farsi sentire. anche in silenzio.



13. batspa ha scritto:

10 luglio 2010 alle 12:34

in altre parole quello che dico è che non ci sono reali alternative allo sciopero (per i motivi di cui sopra) per cui meglio farsi sentire con il silenzio che non fare nulla.

e dire che si potrebbe fare altro e “urlare” vuol solo dire che probabilmente non si comprende la situazione della nostra italietta.



14. SaraLurker ha scritto:

10 luglio 2010 alle 15:08

@batspa ma se l’italietta è dormiente non è con il silenzio che la svegliamo.



15. SaraLurker ha scritto:

10 luglio 2010 alle 22:08

Dopo aver sentito oggi le dichiarazioni del Premier che considera la Libertà di Stampa NON un DIRITTO ASSOLUTO, ancora di più mi viene da dire che lo sciopero silenzioso di ieri non è servito a nulla e che vorrei URLARE con Tutto il Fiato che ho in Gola.



16. Davide Maggio ha scritto:

10 luglio 2010 alle 22:10

@ SaraLurker: infatti nessun diritto e’ ASSOLUTO.



17. SaraLurker ha scritto:

10 luglio 2010 alle 22:15

Bè…ce ne sono alcuni che dovrebbero esserlo.



18. sepese ha scritto:

11 luglio 2010 alle 15:20

Ormai in questo sito manca solo che mettano in sottofondo ” E meno male che Silvio c’è!”.
Tra l’altro di diritti assoluti, caro il mio Davide Maggio, ce ne sono eccome! Se non sai quali sono prendi in mano qualche libro che magari li impari.
E in un paese che si autoproclama democratico e civile, il diritto alla libertà di stampa dovrebbe essere molto più che assoluto.Altrimenti, siamo la Cina.



19. Renzo ha scritto:

12 luglio 2010 alle 14:32

Non penso affatto che scioperare contro la possibilità di una informazione parziale sia una contraddizione. Per niente! Mi sembra invece demagogico, eccessivamente intellettualoide e speculativo un commento del genere. Per dirla brevemente, mi sembra un commento alla Minzolini, il direttore del TG1 che è come i carabinieri “fedele nei secoli” a qualcuno. E’ importante scioperare e protestare per un qualcosa che tende ad ingabbiare l’informazione sempre più. E la storia del “nessun diritto è assoluto” è appunto una bella favola, perchè quale diritto ha, per esempio, Dell’Utri, condannato in secondo grado di giudizio, di rimanere come senatore e prendersi tutto lo stipendio normale, come se niente fosse?
Grazie!



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