La regola in tv è questa: se fai un programma di successo, capace di dominare negli ascolti ogni controproposta della concorrenza, prima o poi, o ti copiano l’intero format oppure, in maniera più blanda, chi di dovere cerca di carpire il segreto di una formula rodata per apportare i dovuti aggiustamenti magari a programmi già in onda i cui riscontri auditel siano un po’ altalenanti.
A Milly Carlucci sono capitate entrambe le cose, e con lo stesso programma per giunta: se il tentativo di Mediaset di portare un programma simile a Ballando con le stelle su Canale 5 il prossimo settembre è stato archiviato definitivamente, alla conduttrice più istituzionale dell’etere è stata fatta, nei giorni scorsi, una lusinghiera richiesta “d’aiuto”, proveniente direttamente dall’ Inghilterra, che sarebbe stata, oltre che scortese, davvero da folli rifiutare.
In vacanza a Londra, in attesa di tornare in tv domenica 20 giugno alle ore 14:00 con gli Amalfi Coast Media Awards 2010 e, a metà settembre, con Miss Italia, l’infaticabile Milly, come racconta lei stessa dalla pagine di Di Più Tv, è stata contattata niente meno che dagli organizzatori del Ballando con le stelle inglese che, venuti a conoscenza del grande successo di ascolti dell’edizione italiana del talent, hanno voluto incontrare la conduttrice per chiedere qualche consiglio su come svecchiare la loro formula ormai un po’ usurata.
Soddisfazione doppia se si considera che proprio dagli studi londinesi della BBC, nel lontanissimo 1949, è partita la prima edizione dello show sul ballo per poi approdare in tutto il mondo e sui nostri schermi più di cinque anni fa. Preistoria televisiva, così come non proprio di primo pelo è l’ormai ottuagenario conduttore, quel Bruce Forsyth, considerato il Corrado d’oltremanica, che è al timone dello show da innumerevoli anni.
Ma quali sono i consigli che Milly nostra, forte degli ascolti record dello show di Raiuno, ha dispensato agli addetti ai lavori anglosassoni? Ecco cosa ha dichiarato la diretta interessata riguardo al suo difficile ma prestigioso compito:
“Mi sono messa subito al lavoro per trovare la ricetta migliore da consigliare. Per esempio: il loro programma dura solo 50 minuti, il nostro è un vero e proprio spettacolo di tre ore. Il loro sembra una gara agonistica: c’è poco spazio per il varietà, è tutto molto ingessato, andrebbero valorizzati di più i costumi e le scenografie”.
E se c’è già chi pensa che per Milly potrebbero aprirsi le porte per una nuova carriera artistica oltremanica, per quanto ci riguarda, ad oggi, l’unico motivo che tele-trasporta la Carlucci in terra brittanica è sua figlia Camilla che sta ultimando lì gli studi universitari.
1. luca_nu ha scritto:
15 giugno 2010 alle 15:17