>>> Dal Diario di ieri…
- Appelli
lauretta ha scritto alle 17:16
“Ogni tanto fateci inquadrare… per i nostri familiari… sennò pensano che c’ha preso un malore, dato che non ci stiamo mai… poveracci… ogni tanto… anche pagando.” (‘Notti Mondiali’, Rai uno, intemerada di Maurizio Costanzo ai danni dello studio sudafricano che gli da poco la linea).
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Stronzate
carjochina ha scritto alle 20:31
A Notti Mondiali siparietto di Costanzo e Villaggio.
Costanzo: Villaggio, tu sei tifoso della Sampdoria… di Cassano… che je voi di’ a Lippi? Je voi di’ qualcosa?
Villaggio: Che ha fatto una stronzata.
- Novità nel mare del già visto
sirgeorgebest83 ha scritto alle 20:24
[Aldo Grasso per il Corriere della Sera] Restyling fin che vuoi, ma se poi a condurre c’ è Francesco Giorgino allora significa che nulla cambia: segnali di novità nel mare del già visto. Nel giorno in cui il Senato votava il disegno di legge sulle intercettazioni, il Tg1 ha presentato il suo ennesimo lifting: nuova sigla, nuova grafica, nuovi titoli, ma con moderazione, secondo la vecchia regola democristiana del cambiamento nella continuità. Il logo del Tg1 assomiglia un po’ al monolito di 2001 Odissea nello spazio, c’ è uno spreco di azzurro Tg5, lo studio sembra la casa del «Grande Fratello», ultima edizione. Per l’ occasione, il direttore Augusto Minzolini ha piazzato uno dei suoi editoriali. Al di là dei contenuti o delle legittime scelte di campo, Minzolini ha sempre qualcosa da rivendicare. I suoi editoriali sono delle piccole sedute pubbliche di analisi, a partire da quella distinzione liceale tra mondo reale e mondo virtuale: «Un tg che mai come ora si è posto il compito di accorciare la distanza che spesso divide la realtà virtuale, raccontata da una parte dei media, e quella che vedono tutti i giorni i cittadini». La prima domanda che uno spettatore si pone è «con chi c’ è l’ ha questa volta?». Con il suo predecessore Gianni Riotta? Con la sua redazione? Con il mondo intero? Mosso dallo zelo dell’ ex bracconiere divenuto guardacaccia, Minzolini sembra agitato e agito dai fantasmi di chi non si sente accettato. Ma perché mai? Certo, l’ Usigrai gli rovina la festa con un duro comunicato sulla «legge bavaglio», i suoi redattori non si risparmiano errori (a proposito di intercettazioni, un giornalista confonde il numero della utenze con quello delle persone: «lo scorso anno sono state intercettate 130.000 persone, una ogni 461 abitanti», e un altro «lancia» la Carfagna e invece appare Brunetta). Ma un buon direttore sa andare oltre la superficie: chi non perdona al virtuale non perdona al reale.
1. SaraLurker ha scritto:
14 giugno 2010 alle 02:37