Dice il proverbio “I soldi non fanno la felicità”, si però aiutano! E dopo aver visto una puntata dell’ultimo fenomeno di costume “hecho en España”, sembra scientificamente testato che i soldi possono anche trasformarti in un essere superficiale e un tantino idiota. Tutta questa premessa è per parlarvi del nuovo “reality” de La Sexta “Mujeres Ricas” (donne ricche), che sta riscuotendo un grande successo (media del 10%, 4 punti superiori alla media di rete) e sta sollevando forti polemiche nella Penisola Iberica.
Mujerese Ricas viene presentato come un reality sulla vita di alcune donne ricche: nello specifico un’imprenditrice, la moglie dell’ex-giocatore della Roma e dell’Atalanta, Claudio Caniggia, la sposa quarantenne di un imprenditore, e due sorelle che hanno appena divorziato. Il programma viene ”spacciato” come lo “specchio di una realtá differente” e vorrebbe far passare il messaggio secondo il quale ”anche i ricchi hanno un’anima”. Alla fine, però, é solo un’orribile esibizione di ciò che quattro donne straricche e moooooooolto ma molto annoiate fanno con i propri soldi. Se volete, dunque, vedere degli yacht ormeggiati nel porto di Marbella (la nostra Porto Cervo) oppure Ferrari piú care di quelle guidate da Fernando Alonso o lifting da far impallidire anche Alba Parietti, questo é il programma che fa per voi.
Il problema non è l’offrire in pasto al pubblico la vita di alcune donne ricche, perché alla fine potrebbe essere la vita di qualsiasi persona con molti zeri sul proprio conto, guadagnati col sudore della fronte. Ed ognuno dei propri soldi può fare ciò che vuole. Qui la questione é la superficialità dei personaggi scelti, roba che i concorrenti del “Gf” sono dei premi Nobel a confronto. Un esempio? Una delle protagoniste, s’incapriccia per un quadro di Miró, di cui unicamente sa che é un pittore e che é spagnolo. Ha, per questo motivo, una discussione con il marito su ciò che sia meglio comprare: il quadro o una pelliccia di una famosa stilista? Siccome é indecisa, la poveretta si sente oppressa. Alla fine si accorge che vuole entrambe le cose, ed il marito, intelligentemente, le dice che con la crisi che abbiamo preferisce investire sulle sue fabbriche e “salvare migliaia di posti di lavoro”. Ma per la poveretta indecisa questo risulta tremendamente volgare e “working class”. “Non vuoi comprare queste due misere cose per me?” domanda lei. Risposta del marito: “Non li leggi i giornali?”. La signora si giustifica con un “Io non domando mai il prezzo delle cose, quando voglio una cosa, la voglio subito!”.
Un’altra delle protagoniste, la moglie di Caniggia, ci regala uno dei momenti di massima volgaritá. Esilarante sentirla criticare le prostitute di Marbella, cittá dove risiede, perché, secondo lei, ”stuzzicano” e importunano i mariti perfino nei supermercati. Ma queste signorine, che chiama con disprezzo zoccole, sono sicuramente piú coerenti di lei: dopo aver puntato il dito contro le lucciole, infatti, pensa bene di regalare alla figlia un palo per la ”lap-dance” per farla impratichire! Si, signori… W la coerenza!
Mujeres ricas en dinero, pero pobres en inteligencia!
1. boop ha scritto:
13 giugno 2010 alle 17:00