6
giugno

FRANCESCA SCHIAVONE FA IL BOTTO A PARIGI E IN TV: L’ITALIA RIVUOLE LO SPORT IN CHIARO

Lei è una educata milanese di quasi 30 anni, gioca a tennis da una vita, una onesta carriera tra tanta fatica e qualche (poche) soddisfazioni.  Se qualcuno non se ne fosse ancora accorto è sulle prime pagine di tutti i giornali di questi giorni. E’ Francesca Schiavone, che dopo più di trent’anni ha riportato il Roland Garros in Italia. Un evento epocale che non poteva lasciare indifferente la tv del grande pubblico. Se infatti la televisione satellitare paneuropea Eurosport trasmette ogni anno tutte le partite di tutti e quattro i Grandi Slam in programma, la tv pubblica non si era al contrario più interessata al grande tennis internazionale da dieci anni e oltre, se non per qualche piccolo torneo minore relegato ai canali secondari.

Questa volta invece è successo il miracolo, la scintilla è scoccata nel direttore di Rai Sport Eugenio De Paoli. Dopo ore di fumanti trattative è riuscito a portare la finalissima di Parigi tra la Schiavone e l’australiana Stosur in diretta, in chiaro, su Rai 2. Un collegamento fatto in fretta e furia, come se fosse un’ANSA dell’ultimo minuto, ed un avvertimento sul fortunato cambio di programma fatto agli spettatori tramite appositi sottopancia durante i normali programmi.

Certo qualcuno avrebbe preferito vedere le serie tv americane che Rai 2 propone il sabato (d’altronde i gusti sono gusti) e si saranno arrabbiati per la variazione di palinsesto… ma i più hanno certamente gradito questo regalo inaspettato, visto che la partita ha fatto un record di ascolti per la rete con più di 2 milioni di spettatori e più del 20% di share.

Ma è veramente un regalo? E’ veramente una notizia per cui vale la pena rallegrarsi? Perché la Rai (e anche altre emittenti gratuite, penso ad esempio a La7 che ha perso i diritti per il rugby, seguitissimo in chiaro) in tutti questi anni di ingiustificata pigrizia e passività si è lasciata rubare dalla pay tv moltissimi prestigiosi eventi sportivi che tutti hanno il diritto di vedere? Certo la copertura satellitare, magari di un canale a tematica sportiva, è certamente migliore, capillare, completa e esaustiva rispetto a quello che potrebbe fare un servizio pubblico. Nessuno vieta di continuare tutto questo. Chi è appassionato paga e vede tutto. Perché però non è stato più garantito il minimo sindacale dalla Rai? E’ troppo chiedere di vedere un italiano all’estero che lotta per portare al nostro Paese un po’ di dignità e gloria?

Eppure i dati di ascolto sono incoraggianti, per non dire entusiasmanti. Ogni volta che la tv pubblica propone un grande evento sportivo di grosso richiamo e grossa portata (non solo partite di Champions League e della nazionale, ma anche tennis, pallavolo, basket) la gente lo guarda, e lo guardano in tanti. Qualcuno potrebbe dire: “di sport in tv ce n’è già troppo, a me non interessa”. Ma il servizio pubblico non dovrebbe garantire la copertura degli interessi di tutti? E lo sport, almeno il meglio dello sport, non è tra quelli più importanti, se non, visti i riscontri, quello più importante?



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6 Commenti dei lettori »

1. manu.s ha scritto:

6 giugno 2010 alle 22:35

E’ stato un bellissimo incontro… brava Francesca! :)



2. Pucci86 ha scritto:

6 giugno 2010 alle 23:31

piccola precisazione, eurosport trasmette 3 dei 4 grandi slam, in quanto wimbledon è sempre stato trasmesso da sky sport, o almeno fino all’anno scorso, quest’anno non ne ho idea….
sul fatto dei diritti dello sport in chiaro o no, non mi esprimo più di tanto, ma penso che lo sport oramai è meglio seguirlo criptato, in quanto di dispone di tempo e canali in grado di coprire al meglio l’evento sportivo!
io seguo moltissimo il volley, e quest’anno dopo molti anni in sky è tornato in rai e a mio avviso è stato trattato molto male, in quanto la lega volley ha organizzato un evento per la consegna del tricolore molto simile al superbowl dove hanno riservato un passaggio al solo canale raisport1… io mi aspettavo per lo meno un passaggio su rai2 o rai3, visto che questo evento è stato organizzato quasi appositamente per la tv… mah, misteri della rai!!



3. warrior ha scritto:

7 giugno 2010 alle 00:21

Il problema è che l’Italia è CALCIOFILA…Lo stesso match disputato da 2 straniere avrebbe fatto li stessi ascolti? No, avrebbe fatto massimo il 7 – 8%…

Però condivido l’opinione che più sport in chiaro c’è e meglio è…Soprattutto per una questione di visibilità che, tranne il calcio, tutti gli altri sport purtroppo non hanno, quindi la gente l’ignora completamente…

Comunque la Rai non ha più scusanti, prima diceva che mancavano i canali…Adesso può utilizzare i 3 generalisti più i 2 canali di Sport…



4. Roberto ha scritto:

7 giugno 2010 alle 12:29

GRANDISSIMO ASCOLTO SU RAI2!!! SPERO CHE LA RAI INTUISCA E SI DECIDA UNA VOLTA PER TUTTE AD INVESTIRE SOLDINI E PALINSESTO SUL TENNIS!!!!

A tutti i poveri non abbonati a SKY, tiriamo per la giacchetta il direttore di RAISPORT De Paoli a e.depaoli@rai.it e raisport@rai.it stavolta non potrà ignorarci!!!



5. giuseppe ha scritto:

8 giugno 2010 alle 18:16

I bambini vedono solo calcio. Diventano violenti.
Vedono i miti sputare all’avversario,non stringono la mano.
spero che la R.A.I capisca di invertire i palinsesti
pero’,vi e’ un ma’quello del presidente del consiglio padrone di una squadra dicalcio, quindi sara’ difficile che si cambi.Aspettiamo i figli di
piersilvio se faranno i tennisti o qualche altro sport la cosa cambiera’.



6. Luca Delsanto ha scritto:

8 giugno 2010 alle 19:18

è vero la RAI deve riprendere i palinsesti sportivi e portare seriamente un progetto anche per i grandi eventi, non solo per quelli piccoli coperti dai canali del digitale terrestre



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