Quel che si dice è proprio vero: la televisione logora chi non la fa o almeno chi non la fa più. Capita infatti che il maestro di un tempo che fu, alias Pippo Baudo, non perda occasione per attaccare il piccolo schermo e i suoi contenuti. Teatro delle invettive, questa volta, è il salotto radical chic di Che tempo che fa di Fabio Fazio.
Stuzzicato dalle astute circonlocuzioni del padrone di casa, il conduttore siciliano senza mezze misure comincia con il criticare la televisione che tratta il pubblico come tappeto, per poi fare il suo affondo contro i talent. Così si esprime il Pippo Nazionale sulla televisione tanto in voga: “Questa televisione dei talenti non mi piace, i talenti non hanno futuro, si creano solo illusioni“ .
Un’opinione soggettiva, e solo per questo accettabile, ma che rasenta il ridicolo quando si passa all’elogio della vecchia televisione o degli antesignani dei talent. Ad essere encomiata, per capirci, è quella tv le cui redini erano salde nelle mani del conduttore. Il caro Pippo faceva, infatti, una cultura accessibile che oggi nessuno fa perchè nei suoi show ci si acculturava anche alla visione dei costumi delle starlette; ma soprattutto lui sì che scopriva talenti. Talenti che, a differenza di oggi, venivano poi adoperati. Albano, Fausto Leali, per citare i nomi fatti in trasmissione, ai quali noi possiamo aggiungerne degli altri; peccato, però, che poi il Pippone nazionale si dimentica di citare le tante meteore incrociate nella sua carriera. Tanti anche gli “illusi” di Baudo, personaggi colpiti da successi improvvisi e che ora sono spariti o galleggiano barcamenandosi tra feste di piazza e il sogno di un reality o dell’ennesimo Sanremo che li faccia uscire dal sarcofago.
Ancora sul confronto vecchio-nuovo Fazio, che ovviamente ci tiene a non voler sembrare “passatista”, asserisce che un tempo la televisone era eccellenza e in tv andava solo il meglio e chi sapeva fare qualcosa. Verrebbe da dire la televisione è stata bella finchè non c’era ancora chi dava spazio ai non talenti o creava illusioni come Maria de Filippi, da Pippo implicitamente citata in un aneddoto. Il conduttore così racconta:
“Al mio paese in campagna è venuto un muratore a fare dei lavori e c’aveva suo figlio che pittava le case; gli ho chiesto quant’è e lui mi ha detto che non voleva niente: per lei niente, lei mi deve fare un favore, per mio figlio. Il figlio dice: Voglio andare a Uomini e Donne; e che sai fare canti? - No – Balli? - No – Reciti? – No, io co’ sto fisico mi faccio corteggiare e divento subito famoso - Gli ho detto subito quant’è? Via, arrivederci.”
Sempre, dunque, il solito Baudo che non si rende conto che lui ha fatto sì la storia della televisione ma che questa per definizione è mutevole.
1. LUKAS88 ha scritto:
30 maggio 2010 alle 17:47