Lo hanno da sempre definito ‘gaio’ per i modi un po’ troppo effemminati che lo distinguevano fin dalla sua prima esperienza televisiva, ma lui non ha mai confermato. Vincitore del Grande Fratello 5 e collaboratore del “Chiambretti Night”, Jonathan Kashanian apre il suo cuore a Barbara D’Urso nella puntata odierna di Domenica Cinque, parlando della sua presunta omosessualità.
Uno tra i pochi ad essere sopravvissuto all’immancabile moria dei concorrenti del GF, Jonathan ha saputo da subito riciclarsi in diverse occasioni, senza sparire nel dimenticatoio dello spettacolo, non appena terminata la propria esperienza in quel di Cinecittà.
Ecco, forse per la prima volta Jonathan parla di ciò che per lui significa amare:
“Io penso di non essere mai stato amato da nessuno. Amare vuol dire che qualcuno ti basta e che tu basti all’altro. Aspetto ancora qualcuno che mi dedichi, e a cui dedicare, i versi della canzone “La Cura” di Franco Battiato. Io sono molto disilluso e deluso dall’amore.”
Ed accennando finalmente alla sua sessualità, rivela:
“In questo momento della mia vita non c’è nessuno. Quando mi chiedono se sono gay, rispondo che io cerco l’amore a prescindere dal fatto che sia poi un uomo o una donna. In questo momento della mia vita non c’è una direzione precisa.”
Parlando poi della sua adolescenza e dei suoi mille viaggi, arriva a descrivere i suoi ambiziosi progetti futuri nella vita privata:
“Non lascerò questo mondo senza aver fatto una famiglia; voglio che i figli siano la mia eredità. Forse non cercherò l’amore quello con la lettera maiuscola, ma la possibilità di avere dei figli. Se mi dovessi ritrovare a 40 anni senza una famiglia, andrò all’estero ad adottare un bambino del terzo mondo e sarò una iena contro tutti coloro che me lo impediranno perché ci sono genitori che non sono degni di essere chiamati genitori e una bambino starebbe molto meglio con me.”
Dichiarazioni coraggiose, che Jonathan rilascia a colei che l’ha tenuto a battesimo proprio in quel mondo della spettacolo di cui ora sembra parte integrante. E chissà come si riciclerà ora che il Chimabretti Night sembra sempre più vicino alla rete ammiraglia.
1. mats ha scritto:
9 maggio 2010 alle 17:35