Il partner storico di Ezio Greggio nel tg satirico di Canale5, Enzo Iacchetti, sarà il nuovo presentatore della nuova edizione di Velone. Ad anticiparlo è la “nostra” super giurata dei TeleRatti Alessandra Menzani, giornalista di Libero. L’artista di Castelleone, inventato da Maurizio Costanzo, si cimenterà, dunque, in una conduzione “solitaria”, mai realizzata dal comico sul primo canale del Gruppo di Cologno.
Dopo il fortunato show estivo a caccia di Veline, questa volta ri-tocca alle attempate signore over sessanta fare spettacolo. E chissà che i presentatori di Striscia la notizia, dal loro irriverente bancone, invece di presentare le veline, a squarciagola gridino: “Le velone!!!”.
Un’idea che va contro tutti i consueti canoni del piccolo schermo, a partire da quello primario: l’estetica. Se con Veline il telespettatore italiano medio, prima di cenare, si sollazzava sul divano, alla piacevole visione di un corpo perfetto, con Velone bisognerà stare attenti a che le protagoniste non perdano la dentiera o che non inciampino a causa della cataratta galoppante. Ma il successo ancora una volta è quasi garantito, visti i risultati degli ascolti degli anni passati.
E’ inutile negarlo, quella di quest’anno è senza dubbio stata la stagione della terza età. La tv è diventata una clinica di intrattenimento per anziani, un palco dove i vecchi ballano il valzer, raccontano le loro storie sugli amori di gioventù, sulla esperienza della guerra e danno lezioni di vita ai giovani aspiranti VIP con l’apologia di antichi valori legati a proverbi ormai in disuso e dimenticati da tutti. Basti pensare al successo di nonna Lalletta dalla D’Urso, o di Uomini e nonne della De Filippi, come abbiamo ribattezzato il programma pomeridiano di Maria.
Ma qual è il vero segreto del successo di Velone? Sicuramente la capacità di divertirsi con ironia e giocare senza prendersi troppo sul serio. Non c’è scandalo, non c’è esibizionismo, non c’è provocazione. O forse un pò di provocazione c’è, ma sembra nobile: sfidare l’opinione, purtroppo comune, della filosofia dell’apparire, della perfezione. Quella filosofia, in pratica, che rende spesso ridicoli tutti quei personaggi che, nonostante l’età, cercano di nascondere le rughe per continuare a cavalcare l’onda della popolarità.
Il pubblico di Velone è certamente eterogeneo e va dalle signore di Voghera che, mentre cucinano, si identificano nella casalinga disperata in odor di pensione che balla la lambada, fino ai bambini che si sentono tutti nipoti delle ex show-girls anni ‘30 alla ricerca di quella ribalta mediatica, ormai da un pezzo sul viale del tramonto.
Riuscirà Enzino quest’estate a tenere a bada le nonne della tv italiana?
1. lauretta ha scritto:
10 aprile 2010 alle 16:07