6
aprile

IL SINDACATO DEI GIORNALISTI RAI PREPARA LE PROSSIME MOSSE. MINZOLINI E’ SOTTO TIRO

L’Usigrai gioca a scacchi. Muove le pedine, si guarda attorno e prepara la mossa successiva, forse pensa a un ribaltone. Il sindacato dei giornalisti Rai torna all’attacco dopo lo scontro diretto col direttore del Tg1 Augusto Minzolini, accusato di aver “epurato” alcuni conduttori per motivi politici, e le polemiche sulla chiusura pre-elettorale dei programmi di informazione. Però stavolta lo fa in silenzio, elaborando nuove strategie ed addestrando alcuni esponenti sindacali a colpire con forza chiunque venga considerato un nemico della libera informazione. 

La necessità di rinvigorire le sacche di resistenza all’interno della tv di Stato non verrebbe affatto a caso. Secondo indiscrezioni riprese anche dal quotidiano Libero, una parte dell’Usigrai non gradirebbe la linea dell’attuale segretario Carlo Verna, considerata “troppo morbida”. In parole povere: la mitragliata di critiche a Minzolini, le dichiarazioni di fuoco di Maria Luisa Busi a Repubblica, il tentativo di dare una connotazione politica alle decisioni interne alla redazione, avrebbero sortito l’effetto di un semplice petardo più che di una bomba ad orologeria. Troppo poco, ci vogliono le granate!

Secondo l’Usigrai la libertà di stampa è sempre più in pericolo, ed è giunta l’ora della chiamata alle armi. Dal 13 al 17 aprile, a Salsomaggiore, si terrà il congresso del sindacato e potrebbe essere quella l’occasione per preparare l’attacco e nominare un nuovo segretario. Bisognerà fare alla svelta, perché l’agenda politica segnala un appuntamento per il quale i condottieri della stampa libera non potranno farsi trovare impreparati. Entro la fine di aprile il governo potrebbe varare il discusso decreto sulle intercettazioni telefoniche, un provvedimento che è destinato a suscitare aspri scontri, se approvato negli attuali termini.

Al congresso dei delegati sindacali, si vocifera che la fazione più ‘militante’ dell’Usigrai voglia far confluire i suoi voti su Maurizio Blasi, redattore del Tg3 delle Marche, l’alternativa ‘oltranzista’ all’attuale segretario. I moderati, invece, sarebbero intenzionati a confermare Verna, mentre la componente di centrodestra spingerebbe per l’elezione di Luciano Ghelfi, inviato del Tg2. Una delle tante baruffe che a Saxa Rubra sono all’ordine del giorno.

Ai lettori, più che altro, interessa sapere che una parte del sindacato dei giornalisti Rai sarebbe intenzionato ad accendere ulteriormente il dibattito sul rapporto tra politica e informazione. Potremmo dunque aspettarci nuove prese di posizione e ribaltoni imposti dal basso. A Minzolini fischiano già le orecchie.



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11 Commenti dei lettori »

1. Marinella ha scritto:

6 aprile 2010 alle 15:03

Bel post ottimista! Bravo Marco…crediamoci…



2. saratorel ha scritto:

6 aprile 2010 alle 15:35

Era ora che ,fosse sotto tiro, per me a ,sbagliato tutto, quel Minzolini e deve , essere messo ,fuori dalla rai perche, non si può cambiare conduttori ,alla tv di stato,abbiamo sempre ,visto loro alla rai perche, sono bravi a, condurre tanti programmi, ben fatti . vi saluto con affetto by fragola alle ore 15,33 del 06/04/10



3. Marco Leardi ha scritto:

6 aprile 2010 alle 16:00

Esasperare i toni per cambiare gli assetti Rai a colpi di politica è sbagliato, che siano destra o sinistra a farlo! A rimetterci è l’utente, come sempre.



4. Marinella ha scritto:

6 aprile 2010 alle 16:13

Marco hai ragione, ma per la piega che han preso le cose è inevitabile che succeda. Non ci resta che seguire gli eventi e sperare per il meglio…
Il meglio per me è sinonimo di qualità, obiettività, professionalità. Sarebbe troppo desiderare anche l’apoliticità con quell’alfa privativo che significa astensione e non avversità.



5. Andrea 80 ha scritto:

6 aprile 2010 alle 16:36

Il Tg1 ha urgente bisogno di tornare ad essere un notiziario serio, credibile e super-partes, e non un bollettino di informazioni e notizie pilotate e falsate a favore del presidente del consiglio.
L’epurazione dei 3 volti ostili al direttore e’ solo l’ ultima mossa falsa di Minzolini, che di certo avra’ ampio spazio per esaltare il suo capo altrove, non restera’ disoccupato ne siamo certi tutti, ma lontano dal tg1….



6. EmilioZ ha scritto:

6 aprile 2010 alle 16:44

@Andrea 80 : Ci sono sempre stati giornalisti epurati dal direttore di turno.
Il corrispondente dagli Stati Uniti del TG1 Dino Cerri è stato messo in panchina da Gianni Riotta senza che nessuno si scandalizzasse,è rimasto negli Stati Uniti senza mai aver la possibilità di fare un servizio.
Dove erano coloro che oggi gridano alla scandalo ????

Volete altri esempi ????



7. Elisa ha scritto:

6 aprile 2010 alle 16:52

Non è solo per le epurazioni, ma per i servizi che fanno.. Scondizolini è a dir poco agghiacciante e noi paghiamo ben oltre 100€ l’anno per avere questa non-informazione… è scandaloso!



8. Andrea 80 ha scritto:

6 aprile 2010 alle 16:54

Le epurazioni di Minzolini sono comunque solo piccola cosa, rispetto all’operato tutto del direttore che ha reso il principale notiziario della tv uno spot continuo e gratuito al governo in carica.
L’aria che tira non sono io a dire che e’ brutta, basta vedere le agitazioni e le rivolte degli stessi giornalisti Rai di fronte a tanto scempio, per non parlare di cio’ che accade sul web (da ultima la protesta sul profilo facebook del tg1 )



9. EmilioZ ha scritto:

6 aprile 2010 alle 17:12

@ Elisa/Andrea80 : Allora se si parla di come dirige la più importante testata del paese è un discorso,se si parla di epurazioni il discorso cambia.

C’è chi in Rai gira cercando il suo posto e forse non lo troverà mai (stipendio però assicurato) e noi stiamo a diffendere conduzioni trentennali !!!!!!

Giusto per completezza di informazioni : Piero Damosso è stato promosso caporedattore proprio da Minzolini !!!!



10. lauretta ha scritto:

6 aprile 2010 alle 20:18

e in tutto questo gran caos minzolini va avanti per la sua strada e se ne frega…per lo meno finchè resterà al suo posto farà credo che farà come vorrà!! Del resto pur sbagliando o meno, in questo momento è il direttore e può fare tutto quello che ritiene opportuno!!



11. EmilioZ ha scritto:

6 aprile 2010 alle 21:20

La storia della Rai e dei Tg è fatta tutta di designazioni di direttori decisi da partiti e di professionalità mortificate.
Non dobbiamo stupirci oggi di cose che già conosciamo.
Pensa se potesse parlare il cavallo della Rai !!!!
Lui non può ma noi si.

Ci stupiamo che Minzolini sia la controfigura del Cavaliere ma andiamo al passato,nemmeno remoto,e cosa troviamo : fine anni 90 arriva a Palazzo Chigi Massimo D’Alema e al Tg1 quasi allo stesso tempo viene fatto sedere sulla poltrona più ambita il rosso,e non di capelli,Giulio Borrelli.
Chi lo fa accomodare lì,indovinate un pò ???
Qualcuno dirà : ma Borrelli è un professionista valido,aziendalista,si ma non sono queste le qualità che lo fanno diventare direttore ma come tutti i direttori è un unto,un prescelto.

Perchè faccio l’esempio di Borrelli ???
Per spiegarvi che qualsiasi direttore che sieda su quella sedia ha voglia di cambiamenti,di dare un impronta anche visibile al TG alla faccia di tutto e tutti.
E cosa si inventa Borrelli,fa arrivare dal Tg5 tale Lamberto Sposini e gli affida la conduzione del tg delle 20 e inoltre gli dà la cura dello Speciale Tg1.
Alla faccia delle professionalità interne,mortificate ma guarda caso allora silenziose.

Allora ??? In Rai nulla cambia !!!!
Potrei farvi la storia di ogni singolo direttore.



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