Dopo un promo in cui Victoria Cabello veste i panni (o meglio il costume) di Beyoncè nel balletto forse più complicato della storia della cantante, insieme alle fedeli compagne Geppi Gucciari e Virginia Raffaele, credevamo di aver già visto il peggio ed eravamo pronti ad aspettarci di tutto da questo inizio di terza stagione di Victor Victoria.
E’ chiaro che se siamo qui a parlarne la sorpresa ha superato le aspettative, per lasciare poi il posto alla delusione. La Cabello, consapevole del fatto che la fortuna sua e dello show che conduce sono gli insoliti siparietti a cui gli ospiti si sottopongono, aveva già annunciato di voler fare il botto con la premiere con un’immagine forte, che spaccasse.
Ed ecco comparire, ieri sera, il trio Littizzetto-Preziosi-Cabello. Niente di strano se non fosse che la presentatrice e l’attore sono vestiti solo di scarpe e targhette nere per coprire le parti intime. Completamente nudi, in sostanza, sotto gli occhi di una Luciana “schifata”. Solo un minuto, nel blindatissimo studio in cui niente si dice e niente si fa, per farsi ammirare nudi e per stupire. Dopo la sigla, infatti, tutto torna normale: la solita intervista di Victoria ad un Alessandro Preziosi troppo ilare, sopra le righe e sguaiato nelle risate rispetto all’immagine timida, seriosa e silenziosa che conosciamo.
La premessa lasciava presagire che dopo il noiosissimo promo del film “Mine Vaganti” (in cui Preziosi interpreta la parte del fratello gay di Scamarcio), qualche inutile siparietto, una perfetta imitazione di Gino Paoli e Ornella Vanoni e il consueto sondaggio di Geppi, qualcosa di diverso dovesse ancora accadere. Ma niente, tutto lì. Si rimane incollati allo schermo per tutta la puntata solo per vedere se quel momento fosse un’anticipazione. Fortunatamente c’era la “Litti” e la sua “Gigia”, una simpatica cagnolina che ha pensato bene di sganciare un simpatico “mozzicotto” alla presentatrice, forse in segno di protesta.
Dopo circa un’ora e mezza rimane l’amaro in bocca, tipico di quando ci si aspetta qualcosa di gustoso che, però, non arriva. L’importante comunque è raggiungere l’obiettivo che in questo caso era far parlare ed avere un inizio col botto.
1. Andrea FB ha scritto:
10 marzo 2010 alle 19:07