Rivoluzione nell’asset gestionale di Discovery Channel. La rete televisiva internazionale tematica, proprietà del gruppo Discovery Networks Europe, ha scelto, secondo quanto riporta il sito PrimaonLine, il capoluogo lombardo per potenziare la propria struttura del Sud Europa. Già sede di Discovery Italia, Milano sarà il punto di fusione da cui partiranno tutte le decisioni fondamentali per la realizzazione dei prodotti televisivi, e per il loro piazzamento, destinati a riempire i palinsesti di Francia, Italia, Spagna e Portogallo.
«Possiamo definirlo un creative hub o un channel hub dove si confrontano idee ed esperienze nel campo dei contenuti e del marketing di diversi Paesi per dare vita a soluzioni originali e innovative», fa sapere la General Manager Marinella Soldi. Un centro direzionale molto importante, dunque, dove le conoscenze apportate da ogni “stato membro” faranno si che si crei una direzione comune, mix delle linee attuate fino ad oggi in ogni singola nazione.
A vigilare sul nuovo polo decisionale, la Vice President Channels Sud Europa dal 2008, Antonella D’Errico. Le prime due “reclute” per la nuova sfida sono già state scelte: la prima è Laura Carafoli, il cui compito sarà quello di coordinare la nuova sezione contenuti, ovvero decidere la programmazione dei quattro Paesi coinvolti. Novarese d’origine, vanta un passato nell’ambito dell’entertainment cominciato nel 1994 presso Odeon TV. Nel 2004 approda a Foxlife, dove dal 2007 ha ricoperto il ruolo di Senior Programming Manager come responsabile della linea editoriale, del palinsesto e delle acquisizioni. Da novembre 2008 aveva assunto, poi, l’incarico di Senior Programs Planning Manager di Discovery Italia. Accanto a lei, per la parte marketing, ci sarà Antonio Ruiz. Già Channel Manager di Discovery Communications a Madrid, Ruiz approderà nel bel Paese per piazzare sui quattro mercati i prodotti studiati dalla sua collega.
La scelta di centralizzare l’area decisionale dell’Europa meridionale, oltre ad una ipotizzabile riduzione dei costi, potrà, attraverso la fusione europea, portare un arricchimento nei palinsesti di ogni singola nazione. Da notare, per ora, come la maggior parte dei responsabili siano italiani: segno, questo, dell’alta qualità dei nostri professionisti.
1. manuel ha scritto:
9 agosto 2014 alle 14:27