5
marzo

AUGUSTO MINZOLINI: SATIRA E NUOVE GRANE PER IL CONTESTATO DIRETTORE DEL TG1

Un direttore di telegiornale, come un arbitro di qualsivoglia sport, fa bene il suo mestiere quando non è protagonista della scena. Ad Augusto Minzolini stare nelle retrovie non piace proprio, nonostante a lui sia affidato il compito di dirigere l’organo di informazione che per buona norma dovrebbe essere la fonte più oggettiva di comunicazione politica ai cittadini, una garanzia di trasparenza.

Sin dal suo esordio non ha mai avuto timore di rivelare palesemente da che parte stava e chi lo aveva voluto alla guida del Tg1. I suoi editoriali non sono mai passati inosservati, ma l’apice della contestazione è scoppiato con l’ultima presa di posizione. Una frecciatina alla magistratura ma soprattutto un equivoco (involontario?), che ha scatenato una raccolta firma per chiedere ai vertici di prendere provvedimenti, almeno con una rettifica a proposito del reato di corruzione a carico di Mills, prescritto secondo la giurisprudenza, assolto secondo Minzolini. E la differenza non è affato di poco conto.

Come se non bastasse a rendere già delicati gli equlibri, arriva un’ennesima ombra a complicare la credibilità dell’informazione del primo canale. Ancora una volta sono protagoniste le intercettazioni, poco gradite allo stesso Minzolini, pubblicate dal Corriere che svelano un rapporto di grande confidenza con Anemone e Balducci, al centro dello scandalo corruzione; soprattutto con il secondo degli indagati, per il quale si è speso per la promozione all’interno del telegiornale del film in cui recitava il figlio. Non si configura nessun reato nelle registrazioni, sia chiaro, ma è l’ennesima gocciolina che potrebbe far traboccare il vaso in questa situazione così serrata in cui i conflitti istituzionali sono all’ordine del giorno e la sensazione di un continuo sottoterra poco limpido tra le oligarchie di potere comincia ad infastidire pesantemente la gente comune.

In tutto questo il commento più brillante è sicuramente la satira di Max Paiella a Parla con me, così caustico nei confronti del direttore da ritrarlo quasi come quei cantori di corte rinascimentali, costretti ad adulare il mecenate per sbarcare il lunario. A far da base al suo ‘panegirico cortigiano’ però nessuna cetra o arpa, bensì la canzone di Riccardo Cocciante Margherita, già parodiata nell’inizio che diventa: Io non posso stare fermo con il vulnus nelle mani, devo far l’editoriale prima che venga domani. E se Fede sta dormendo io non posso riposare…

L’ironia si sa è spesso l’arma migliore per rispondere con intelligenza, ma la riscossa democratica contro questa gestione dell’informazione pubblica continua con la raccolta di firme che ha come immagine ideale di riferimento, con una certa dose di nostalgia, il celebre mezzo busto di Enzo Biagi, mai rimpianto da chi crede ancora nel dovere della televisione pubblica.

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7 Commenti dei lettori »

1. hannah ha scritto:

5 marzo 2010 alle 18:59

tutti dovremmo chiederci: xkè sospendono annozero e ballarò e non sospendono minzolini e fede??? loro non influenzano i risultati delle regionali? o forse influenzano troppo bene x fermarli???



2. Angelo D'Adamo ha scritto:

5 marzo 2010 alle 20:55

certo è che da quando hanno cacciato gad lerner dalla direzione non ne hanno azzeccato uno buono, poi questo qui (minzolini) li batte tutti, anzi no, fede è insuperabile



3. Andrea 80 ha scritto:

5 marzo 2010 alle 22:38

Povero tg1….
Tanti anni di duro lavoro da parte di fior di giornalisti per renderlo il fiore all’ occhiello dell’ informazione italiana spazzati via da questa direzione ridicola voluta dal nostro presidente del consiglio.
Un direttore che interviene costantemente con editoriali a senso unico (cosa mai vista finora) , a difesa di Berlusconi e cio’ che gravita nella sua orbita o gli sta a cuore (Craxi o Bertolaso ad esempio) e dulcis in fundo la menzogna riportata nell’ edizione delle 13.30 circa l’assoluzione di Mills, che avrebbe dovuto fare cadere le teste sia di minzolini che del giornalista che si e’ prestato a leggere tale falsita’ ma che non ha avuto conseguenze tangibili.
Spero per il bene della nostra informazione che tali gravissimi episodi abbiano fine al piu’ presto per ridare credibilita’ al pilastro della nostra informazione



4. corradoprato ha scritto:

5 marzo 2010 alle 23:01

e ti pareva se non arrivava la solita ondata di comunisti… la Rai è SEMPRE stata lottizzata da QUALSIASI corrente politica: di destra e di sinistra. Rai3, da quando è nata, è (senza alcun mistero) in mano all’estrema sinistra. E’ un dato di fatto. Criticate Bruno Vespa (che lecca un po’ ovunque) mentre di Santoro non si dice mai niente, eppure non rispetta chi paga il canone e deve vedere una trasmissione costruita appositamente a favore di una corrente politica.
Basta un po’ di coerenza. Smettiamola di dire che la politica fa schifo solo per colpa del signore del male-Berlusconi. La politica fa schifo a causa di tutti (su Di Pietro ci sono interi archivi di schifezze che ha combinato). E se si vanno a guardare i programmi tv e le reti di sinistra superano lungamente quelle di destra. La sinistra ha in mano gran parte dei programmi di Rai2, TUTTA Rai3, TUTTA La7 e MTV e una serie di reti locali (nonché una serie di trasmissioni Mediaset, prima tra tutti Le Iene (completamente a sinistra nella forma e nei contenuti, spesso di parte)). Lo stesso vale per la carta stampata. Internet poi è in gran parte NELLE MANI dei poteri politici di sinistra. Basta aprire gli occhi. Fanno TUTTI schifo e se dobbiamo fare qualcosa dobbiamo smetterla di prendere posizioni inutilmente



5. hannah ha scritto:

6 marzo 2010 alle 13:27

@ corradoprato:
comunista lo dici a tua sorella. la mia riflessione è lontana da ogni discorso politico: volevo solo portare l’attenzione sul fatto che si sospendono per un mese programmi seguitissimi e amatissimi come annozero, ballarò e porta a porta perchè violano la par condicio… e non si prende nessun provvedimento nei confronti di quei giornalisti che, quotidianamente, si schierano dalla parte del governo (si legga fede e minzolini).
credo tu sia d’accordo con me e con andrea 80 sul fatto che minzolini sia vergognosamente di parte: ti sembra normale che il direttore del tg numero 1 in italia si schieri fino a questo punto?? a me no. in uno stato democratico io esigo un’informazione trasparente, soprattutto dalla rai alla quale pago il canone.
per quanto riguarda la lottizzazione della rai (e in generale della tv italiana), sinceramente non penso che destra e sinistra godano di una divisione equa come vorresti farmi credere. l’ago della bilancia pende pesantemente dalla parte di berlusconi.
saluti



6. Francesca Garau ha scritto:

6 marzo 2010 alle 17:51

Ma solo a me Minzolini fa paura? Guardatelo in questa foto, sembra Lord Voldemort!

Per quanto mi riguarda ho smesso di guardare TG1 da tempo, oramai è diventato persino peggiore del TG4.



7. corradoprato ha scritto:

18 luglio 2010 alle 04:34

l’ago della bilancia pende a seconda del punto in cui vogliamo posizionarne il baricentro…
Minzolini è ESATTAMENTE come sono stati tutti i direttori che lo hanno preceduto (di destra e di sinistra).
L’unica diversità è che la sinistra agisce nell’ombra mentre la destra le cose le sbatte in faccia alla gente (e poi ci sono estremisti di sinistra che passano la loro vita analizzando ogni singolo punto contestabile di una legge/decreto o azione della destra, trovando quindi molto più marcio degli avversari a cui non interessa questo tipo di attività)



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