28
febbraio

PRESA DIRETTA, ALLA RICERCA DELLA VERITA’ SULLA GIUSTIZIA ITALIANA

Nuovo appuntamento con le indagini di Riccardo Iacona e Presa diretta stasera alle ore 21.30 su Raitre. Dopo un tour nella disastrata situazione dell’abusivismo edilizio e del sistema d’istruzione, un altro viaggio nell’Italia più problematica, alla ricerca della verità nello scontro istituzionale che accende ormai da mesi il dibattito politico italiano. Tema caldo della puntata la giustizia, tra esigenza di rinnovamento e necessità di tutela, tra dati sconfortanti e utopie di cambiamento.

L’inchiesta parte in seguito all’approvazione in Senato di una legge che, contestualmente all’obiettivo del processo breve, cerca di sopperire alle mancanze di organico che rallentano l’efficacia e la velocità delle risposte ai cittadini. Il Sud sarà ancora una volta oggetto di disamina accurata per rendere chiara ai cittadini la difficoltà con cui lo Stato si trova a fronteggiare la criminalità.

Prima tappa: Marano, provincia di Napoli, zona socialmente complessa a causa delle profonde problematiche della camorra. A combattere il fronte dell’illegalità un palazzo di giustizia ospitato temporaneamente, e non è dato sapere fino a quando, nell’ex edificio degli uffici comunali, con tutto ciò che comporta una tale situazione di precarietà strutturale. I dati che arrivano da questa realtà sono eloquenti: dodicimila provvedimenti civili pendenti più circa tremila penali gestiti da un misero organico di 3 giudici e un cancelliere.

Ma anche nel Nord più efficiente le carenze strutturali sono un problema di primo piano. I giornalisti inviati al Palazzo di Giustizia di Milano hanno scoperto che gli organici sono in difetto di ben 35 magistrati e 150 addetti alla cancelleria e all’amministrazione delle pratiche. Poca disponibilità di attrezzatura informatica per completare il quadro poco confortante. Ma c’è comunque un grande sforzo collettivo che ha portato al buon risultato di risoluzione media delle cause a due anni e mezzo per le cause civili, e a un anno circa per quelle penali.

Il giornalismo di Iacona ha avuto finora il merito di convincere il pubblico nonostante abbia dovuto confrontarsi con controprogrammazioni forti, fatte di programmi più leggeri e semplici. Attendiamo questa nuova puntata per vedere se veramente giustizia è fatta.

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1 Commento dei lettori »

1. Gatto Randagio ha scritto:

1 marzo 2010 alle 12:27

Ci lamentiamo tanto in italia e poi queste trasmissioni passano in secondo piano perche la gente preferisce guardare (o commentare) amici e company



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