Mentre scriviamo, è appena iniziata la nuova edizione di Un Giorno in Pretura, la trasmissione di RaiTre che entra nelle aule dei tribunali per assistere alla fase pubblica di un inchiesta giudiziaria, ovvero il processo. La prima puntata della stagione 2008/2009 sarà dedicata alla vicenda, ancora aperta, che vede protagoniste la teleimbonitrice Wanna Marchi e la figlia Stefania Nobile. La trasmissione della terza rete Rai farà il punto della situazione, in attesa del processo di terzo grado (Cassazione), che metterà definitivamente fine al processo.
Dal 2001, anno in cui Striscia la Notizia, attraverso un servizio che vedeva complice la signora Fosca Marcon, svelò agli italiani le presunte truffe della televenditrice, di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia: una sentenza di primo grado, il processo d’appello e la carcerazione e la successiva scarcerazione delle due donne. Nel servizio della trasmissione satirica di Antonio Ricci, un’anziana donna, fingendosi interessata all’acquisto dei numeri fortunati del sedicente maestro di vita Do Nascimento (che altro non era che il cameriere “personale” di un altrettanto sedicente marchese di Via della Spiga), veniva coinvolta nella famosa truffa del “sale”.
Il piano (perché di questo sembra che si trattasse) prendeva il via quando il cliente ricontattava il centralino dell’Ascié (società che gestiva la telepromozione e la vendita dei “beni”) per lamentare la mancata vincita con i fortunati numeri del maestro. A quel punto le centraliniste, fingendo per qualche istante di parlare con il maestro, che con tutta probabilità in quel momento era intento a fare tutt’altro, dovevano chiedere al malcapitato di fare l’esperimento del sale.
Per conoscere l’esperimento del sale e guardare un video di una televendita di Wanna Marchi:
Il malcapitato cliente avrebbe dovuto mettere una determinata quantità di sale nell’acqua e doveva verificare che si sciogliesse totalmente. In caso contrario le addette della ditta, con una sceneggiata degna di Pupella Maggio (nessun riferimento al nostro Davide), avrebbero urlato al malocchio. Ma il malocchio era garantito per tutti: il comune sale da cucina, infatti, ha un limite di solubilità in acqua e conseguentemente, oltre un certo limite, l’acqua non è più in grado di sciogliere il sale, che rimane depositato sul fondo del recipiente. La pronta soluzione per allontanare le negatività consisteva nell’affidarsi al rito purificatore del maestro a fronte del pagamento, si intende, di grandi somme di denaro.
Scoperto il diabolico meccanismo, si scatenò lo scandalo noto a tutti e partirono le vicende giudiziarie che, ancora oggi, coinvolgono le due donne bolognesi, ma non il maestro che se l’è data a gambe levate in Brasile.
Il processo di appello si è concliso con condanne a dieci anni di reclusione per Wanna Marchi e Stefania Nobile, quattro anni per l’ex convivente dell’imbonitrice televisiva Francesco Campana, con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla truffa. Come pena accessoria i tre sono stati condannati a risarcire le vittime con 2,2 milioni di euro.
I guai giudiziari per Vanna Marchi non sono nuovi, visto che già nel 1990 fu arrestata per concorso in bancarotta. Fallita pochi mesi dopo anche come imprenditrice individuale, riprese successivamente l’attività televisiva come dipendente del Marchese Capra de Carré, dove incontra il cameriere che diventerà il famoso mago, ora shampista in Brasile.
Abbandonando per un attimo le vicende giudiziarie ancora in corso, c’è da dire che Wanna Marchi è a tutti gli effetti un personaggio che ha fatto “storia”, anche se sembrano cosi’ lontani i tempi in cui urlava i suoi “d’accordo”, “centoottantamila” e “veloci,dinamici,svelti” che, forse, non facevano male a nessuno.
Una parabola discendente quella della Marchi che però continua a riscuotere simpatia tra quelli che a tutti gli effetti sono suoi ammiratori e che fanno delle sue “esibizioni” reperibili su youtube, un vero e proprio motivo di culto. Alcune sono decisamente divertenti, gag degne di Zelig.
Meno divertenti per coloro che sono caduti nella trappola.
1. Ernesto F. ha scritto:
14 settembre 2008 alle 00:17