18
febbraio

ANTONELLA CLERICI, FENOMENOLOGIA DI UN SUCCESSO NON ANNUNCIATO

Lasciateci cantare con la chitarra in mano sono un Italiano, un Italiano vero” . Chi non ricorda le parole della canzone di Cutugno, uno dei 3 “trombati” di questo 60esimo Festival di Sanremo, che per inciso ha fatto il giro del mondo vendendo milioni di dischi? Si, signori, milioni di dischi, non bruscolini. Per dovere di cronaca,  anni fa per vincere un Disco d’oro si doveva vendere un milione di copie, adesso per vincerne uno, seppur con la recessione, ne  bastano  quindici o venticinquemila copie. Questo per rendere l’ idea di come il mercato si sia  ridotto.

Ma non siamo qui a cantare il de profundis del mercato discografico; oggi  siamo invece qui ad analizzare  il successo ormai acclarato di questa edizione targata Antonella Clerici. Prima puntata, quasi undici milioni, seconda puntata, altro botto, stessi ascolti, che per chi si occupa di tv è quasi un miracolo, perchè, come dicono quelli che parlano bene, nella seconda puntata c’è sempre un calo fisiologico. E invece questa sessantesima edizione, seppur con un parterre di ospiti inferiore a quello di altre edizioni e con canzoni non propriamente all’ altezza, ha rifatto,  anche nella seconda puntata, un boom di ascolti. Alla faccia di detrattori, dietrologi e pessimisti cosmici.  

A questo punto ci chiediamo: ma senza ospiti importanti, senza canzoni all’altezza, senza valletti, come mai questo Festival sta avendo un successo, diciamolo (alla Fiorello-La Russa), cosi insperato? Non sarà che forse, questo successo, è tutto da attribuire  alla  Antonellina nostra, che  trasforma difetti, gaffe, mancanza di phisique du role in  valore aggiunto? Probabilmente anzi sicuramente  è cosi. Ma vediamo di capirne i motivi…

Secondo noi, l’Antonellina  Clerici dovrebbe essere scelta come testimonial per rappresentare il sistema  Italia nel mondo.  Ne è, infatti, la classica espressione vivente: adora il cibo (Lei alla “Prova del Cuoco” si rimpinzava di “mangiarini e assaggini” come farebbe chiunque), sempre a dieta e come tutti gli Italiani che si mettono a dieta, ti chiedono “hai visto come sono dimagrita?”. I suoi interlocutori preferiti, in questa sessantesima edizione del Festival? I 300 disperati, affamati e accaldati  della Giuria Demoscopica. Quando si mette a danzare, con quei vestiti di Mattiolo che sembrano le mantovane del salotto buono di casa, sembra  la fidanzata dell’Orso Yoghi. Si trova davanti la regina Rania di Giordania? E lei le chiede come prepara i biscotti al cioccolato. Annuncia i tre tenorini e se li mangia con gli occhi come se fossero i figli della sorella che probabilmente non ha.

Signori questa è Antonella Clerici, caciarona, lombarda per sbaglio, perchè, per come è, potrebbe essere nata dovunque  in  Molise, in Puglia, in Campania come in Calabria. Lei è l’imperfezione fatta a perfezione, Lei è l’Italia allegra, matronesca, caciarona  e rassicurante che ti invita a casa e ti offre il cognacchino o il limoncello.

 E, questa cosa  fa ancora più sorridere dinanzi alla scenografia avveniristica di quel fenomeno di Gaetano  Castelli, così avanti e futuristica in una edizione dal profumo e dall’atmosfera così provinciale. Antonella ha dissacrato la ritualità del Mito Sanremo rendendolo accessibile a tutti, utilizzando un linguaggio che anche le varie Sciure Pine, Santuzze e tutte  le casalinghe di Voghera  capiscono perfettamente senza far ricorso a vocabolari vari.

Tuttavia è da sottolineare un dato molto importante che fa (e farà) discutere ma soprattutto dovrebbe far riflettere: pur con una conduzione così poco “affettata  e manieristica” , in questa edizione si sta registrando una svolta epocale: l’ avvicinamento del popolo giovane che è andato a sommarsi allo zoccolo duro dei fruitori del Festival. Non crediamo sia solo la contaminazione e la conquista della ribalta Sanremese di esponenti transfughi dai vari  “Amici” o  “XFactor”, ma forse anche la scelta dei brani, degli arrangiamenti – non sempre così risconoscibili al primo ascolto, ma sicuramente piu “nuovi” e moderni - ha concorso ad allargare il bacino di utenza.   

Noi, personalmente, propendiamo per la capacità ipnotica delle meravigliose imperfezioni strutturali della conduttrice che con abilità e grande maestria è riuscita, come nel gioco delle 3 tavolette, a trasformare i difetti in pregi.

A questo punto non ci resta che dire: brava Antonella sei un’Italiana… un’Italiana vera!!!            



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22 Commenti dei lettori »

1. ester ha scritto:

18 febbraio 2010 alle 20:40

Concordo in pieno con il tuo articolo
C’è una cosa che è riuscita in pieno ad Antonella, oltre al suo personale successo, quella di focalizzare l’attenzione di tutti sulle canzoni, cosa che nelle passate edizioni era quasi in secondo piano
Quest’anno si parla finalmente di canzoni ed intrepreti, di ragazzi giovani e di musica
Bravissima la Clerici, vera professionista garbata, educata intelligente che ci ha fatto fare pace per un po’ con una tv urlata, becera e volgare
D’urso, guarda e rosica !



2. Mcooo ha scritto:

18 febbraio 2010 alle 20:50

Ahha nn avevo capito che dovevo cliccare su scopri subito me ne sn accorto dopo 3 gg
cmq auguri Davide



3. mcooo ha scritto:

18 febbraio 2010 alle 20:57

E mi sn pure registrato…



4. Francesca Galici ha scritto:

18 febbraio 2010 alle 21:16

Antonellina sembra un palla dell’lbero di natale con questo abito



5. Viavai2 ha scritto:

19 febbraio 2010 alle 08:45

questo successo di sanremo negli ascolti non sarà dovuto alla resa di Mediaset nella sua controprogrammazione al festival?



6. MetaMorph ha scritto:

19 febbraio 2010 alle 09:03

Quoto in pieno Viavai2…

Statemi bene…



7. Rosa ha scritto:

19 febbraio 2010 alle 09:47

non scherziamo, io il festival lo stio guardando sorpresa è così di “casa” sarà perchè antonellina ci piace! Ma è così soft, lei sempre con quel sorriso, vero, stampato in faccia (mica le facce della d’urso!!!!) mi è piaciuta ieri quando valerio l’ha salutata e lei subito gli dato un bacio perchè è il più piccolo, questo giustificarsi mi piace, ha messo in primo piano la gara e stop.
Tutto il resto viene dopo!!
La serata di ieri? bellissima, tutti igrandi successi cantati dai grandi che per anni non si sono fatti vedere, brava brava brava antonellna!
E prorpio perchè ha dato importanza alle canzoni il suo festival dura di meno, la mezza e chi se lo sarebbe mai aspettato????
forza antonella!!



8. giulia ha scritto:

19 febbraio 2010 alle 10:24

Il successo di ascolti di questo Festival a mio avviso, è dovuto solo in parte alla bravura della Clerici , professionista seria e preparata che viene spacciata per sempliciotta pur essendo più intelligente e colta di altre colleghe apparentemente meno ruspanti.
Non conosciamo ancora i dati di ieri sera ma all’ascolto record delle prime due serate ha contribuito sicuramente la formula snella di questo Festival.
Niente valletti e vallette , poche pause pubblcitarie, nessuna lungaggine relativa al regolamento che in passato veniva spiegato nei dettagli con picchi di noia altissimi, presentazioni veloci, ritmo di gara rispettato, chiusura in tempi accettabili.
Tutte le altre analisi ( mi riferisco ai soliti salottini televisivi del pomeriggio ) sono fuorvianti, superflue.
I ragazzi di Amici portano sicuramente pubblico al Festival ma è un target d’età non così giovane come si vuol far credere. Scanu, Amoroso, il vincitore dello scorso anno hanno fans ultraquarantenni,
le stesse ce si strappavano i capelli per Costantino ed Alessandra
( la vera fenomenologia forse è questa ).



9. Francesca Galici ha scritto:

19 febbraio 2010 alle 10:29

Rosa
cosa c’entrava mettere in mezzo la d’Urso?
Sanremo e i programmi della d’Urso sono quanto di più diametralmente opposto si possa pensare, e poi con sta storia delle facce finte, programmate e studiate sinceramente credo sia il caso di finirla, perchè la d’Urso fa parte dle mondo dello spettacolo da 33anni, mica 33giorni, ed è sempre stata così. Se quelle facce fossero frutto della recitazione, non avrebbe fatto film di second’ordine e starebbe ancora recitando.
Tutto ciò senza togliere nulla alla Clerici, sono in perfetto accordo con ciò che si dice nel post, ma per quanto mi riguarda il Festival doveva mantenere quell’aura di sacralità…



10. Francesca Galici ha scritto:

19 febbraio 2010 alle 10:30

giulia
come faccio anon essere d’accordo con te? :D



11. giulia ha scritto:

19 febbraio 2010 alle 10:38

Francesca Galici :
La una sacralità leggera però, una sorta di contraddizione in termini.
Questo Festival non è da strapparsi i capelli ma funziona per il ritmo.
Io penso che qualsiasi analisi relativa all ‘ interesse della gente debba partire da questo.



12. giulia ha scritto:

19 febbraio 2010 alle 10:41

Francesca Galici :
;)



13. Francesca Galici ha scritto:

19 febbraio 2010 alle 10:44

giulia
(chiamami francesca o francy, son sempre Francy_Ca :D)
Funzionare funziona, però il festival crea un’attesa lunga un anno e poi diventa veramente uno show infrasettimanale qualunque… Anche l’assenza dei fiori e dell famosa scalinata… Sono piccoli elementi che mi mancano, pur non avendo mai seguito con passione il festival…
Ma senza dubbio è un’edizione piacevole e leggera che piace



14. dranto81 ha scritto:

19 febbraio 2010 alle 10:49

Sarà anche stato un successo….ma non c’è controprogrammazione…per me dietro la resa di Mediaset c’è l’agente della Clerici…guarda caso lo stesso di Bonolis :-)



15. giulia ha scritto:

19 febbraio 2010 alle 11:14

Francy_Ca:
Ciao! Mi chiedevo infatti chi fosse questa nuova, passionale utente del blog. :)



16. giulia ha scritto:

19 febbraio 2010 alle 11:21

dranto 81 :
Esatto! Il signore in questione nel pacchetto tutela del suo cliente inserisce anche una sonnacchiosa controprogrammazione .
Lo ha dichiarato lui stesso .
Lele Mora ormai deve accontentarsi di Nilla Pizzi.



17. Elisa ha scritto:

19 febbraio 2010 alle 11:34

In parte il successo è dovuto all’assenza di controprogrammazione… ma c’è da dire che la Clerici è davvero molto brava in quello che fa, la sto rivalutando moltissimo.
Ottimo articolo, complimenti



18. Francesca Galici ha scritto:

19 febbraio 2010 alle 12:31

giulia
ahahah mi infervoro facilmente, se poi si fa il nome di barbara non riesco a non commentare, è più forte di me :D



19. Francesco ha scritto:

19 febbraio 2010 alle 12:41

Sono sostanzialmente d’accordo con l’analisi del post.
È un po’ come quei quiz in cui i concorrenti non sanno rispondere a domande banali, e tutti a casa a pensare “questa la sapevo anch’io” e a sentirsi intelligenti.
Allo stesso modo, la Clerici ci fa sentire a nostro agio nella nostra mediocrità.



20. giulia ha scritto:

19 febbraio 2010 alle 12:59

Francesco :
Infatti , qualcuno ha scritto che il Festival non rappresenta gli italiani ( almeno non tutti ). Se qualcuno , visto il successo di ascolti , pensa che la gente che guarda la televisione sia assimilabile a Sanremo o ha interesse a farlo credere o è lui stesso limitato.
Alcuni fra coloro che muovono i fili, hanno entrambi i requisiti.



21. sirio ha scritto:

19 febbraio 2010 alle 18:03

Avoglia che continuiamo a fare finti complimenti alla Clerici, secondo me ha dimostrato in maniera lampante di non essere neppure lontanamente all’altezza dell’evento.
Ridateci il matadore BONOLIS
Era completamente fuori ruolo, ma la rai cerca di pompare in tutti i modi la figura che altro dovrebbe fare !!!



22. nana ha scritto:

19 febbraio 2010 alle 18:39

non sono dacorto con articolo.
Stesa Clerici settembre con programa “tuti pazi per le tele ” fa flop.
Ma anche settembre cera una “italiana vera”
In realta questo anno non ce contraprogramazione.Io non sono fan di Bonolis ma Bonolis cera controprogramazione.Questo San Remo e una gara musicale ma non una show.



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