Fervono i preparativi nello studio 1 della Rai di Via Teulada. Michele Guardì, dopo quasi vent’anni passati tra “I fatti vostri” e “Piazza grande”, torna con un nuovo programma che ambisce a diventare la versione moderna di quell’Abboccaperta che Gianfranco Funari portò alle vette degli ascolti con un nuovo modo di fare televisione: innovativo, graffiante, provocatorio, ma nello stesso tempo familiare, vicino alla gente e a quelle casalinghe sicuramente poco avvezze alla poltica. Sembra difficile, oggi giorno, riuscire a riproporre un talk show così innovativo, non tanto perchè non crediamo nelle capacità della squadra capitanata dal regista siciliano, ma piuttosto perché in questi decenni abbiamo visto di tutto e forse ci siamo ampiamente abituati a quella che in gergo viene definita una televisione di “rottura”.
Antonio Marano (direttore di Raidue, ndr) ha fortemente voluto questo programma per rinvigorire anche la stantia, vecchia e anacronistica fascia del mezzogiorno all’interno di quel progetto più ampio che vede come obiettivo finale lo svecchiamento della rete cercando di trovare, finalmente, quella linea editoriale che sembrava ormai persa, quel target di riferimento tanto ambito, ma così difficile da individuare tra un’Alda D’Eusanio, un Giancarlo Magalli e una Simona Ventura.
Si fatica, però, a capire come un programma di Guardì possa in qualche modo rientrare nello stesso palinsesto che da lì a poco ospiterà il giovanilistico “Scalo 76” (qui il nostro resoconto della conferenza stampa di presentazione) a sua volta seguito dal restyling de “L’Italia sul 2” (“L’Italia allo specchio”).
In ogni caso a Milo Infante, particolarmente stimato da Marano, viene affidato che nuovo ed accattivante progetto con un piccolo onere da pagare: il trasferimento a Roma, perché Guardì non ha alcuna intenzione di abbandonare la sua roccaforte, nonostante il tentativo della rete di portare a Milano lo stesso “Piazza grande”. Di certo, chi sicuramente ci sarà rimasta un po’ male, sarà la brava Roberta Lanfranchi che proprio per tornare nella Capitale con i figli, ha abbandonato la co-conduzione con Infante, probabilmente credendo che sarebbe rimasto nel Capoluogo Lombardo.
Ma l’ex Signora Insegno non è l’unica ad aver subito un ridimensionamento: Magalli, per usare un termine che fa molto “multinazionale”, verrà ricollocato al mattino domenicale e paliolitico della rete con “Mattina in famiglia” e “Mezzogiorno in famiglia”, mentre la povera Monica Leoffreddi, almeno da quanto si apprende dal settimanale “Diva e donna”, sarebbe addirittura “relegata” dietro le quinte in veste di autrice del nuovo mezzogiorno della seconda rete Rai. Insieme alla Leofreddi, nel backstage del programma, una squadra di cinque redattrici/giornaliste : Paola Cambiaghi, Ingrid Muccitelli, Marika Morelli (pupilla di Costanzo) e Laura e Silvia Squizzato.
La scommessa è decisamente impegnativa. “Insieme sul Due” andrà a coprire un tassello importante nella programmazione di Raidue che dovrà vedersela con la corazzata di “Forum” e la concorrenza interna de “La prova del cuoco”. Le carte per poter fare bene ci sono tutte e la speranza è che quello che in partenza ha tutti i requisiti per diventare un nuovo programma rivolto alla gente, con taglio decisamente giornalistico, non si trasformi nel solito salotto di Guardì, con la sua voce fuori campo, tutto condomini, commissioni e comitati.
1. sanjai ha scritto:
6 settembre 2008 alle 19:00