11
febbraio

PIPPO BAUDO A IL PIU’ GRANDE DIFENDE IL FESTIVAL DI SANREMO E SI SCAGLIA CONTRO L’EUROVISION SONG CONTEST: “NON HA NESSUN SUCCESSO”. E INVECE…

O Pippo Baudo è poco informato o sfrutta l’ignoranza dei telespettatori per fare, come se ce ne fosse bisogno, ulteriore confusione. Parliamo dell’Eurovision Song Contest (“il vecchio Eurocanzone”, per dirlo alla Baudo) che è di fatto l’evento televisivo più visto in tutta Europa che l’Italia snobba da anni. Baudo non ha mai nascosto una certa insofferenza nel parlare dell’Eurofestival e a Il più grande, in cui è stato superospite, ha colto la palla al balzo per lanciare l’ennesima frecciatina.

La polemica è nata dopo l’intervento del corrispondente tedesco Englisch che, per giustificare la scelta di Laura Pausini (“la più conosciuta”), si è scagliato, dato anche il clima probabilmente, contro il Festival di Sanremo che “da 20 anni cerco di spiegare cos’è” e che al di fuori dell’Italia non considera nessuno. La domanda, sufficientemente lecita se valutiamo Sanremo come solo “evento musicale” (che ad oggi non è più), che il giornalista pone ai telespettatori è la seguente: “Perchè impazzite per tre settimane per canzoni mediocri?”

Guai a toccare Sanremo! Poteva Baudo, padre spirituale del Festival e conduttore di ben tredici edizioni, non replicare alla provocazione dell’”inesperto” corrispondente? Non poteva, ovviamente. Ed eccola, la replica:

“I tedeschi non capiscono Sanremo. Sanremo è stato sempre richiesto dagli stranieri perché si facesse in chiave internazionale… tanto è vero che hanno inventato l’Eurocanzone che non ha nessun successo e viene fatto per la Germania. La tv tedesca produce programmi totalmente idioti.”

Se è vero che l’Eurocanzone (oggi Eurovision Song Contest), organizzato e finanziato dall’EBU e dallo stato ospitante, si ispirò proprio al Festival di Sanremo (nacque nel 1956, cinque anni dopo la prima edizione di Sanremo), è – però – assolutamente falso che “non ha  nessun successo” o che “viene fatto per la Germania”. Considerando l’edizione 2009 (svoltasi nel mese di maggio a Mosca), ammontano a 42 gli stati partecipanti (42 tv pubbliche con “programmi totalmente idioti?”) mentre i telespettatori che si sono sintonizzati nella serata finale sono stati in media 122 milioni (con un incremento rispetto al 2008 di 22 milioni). Percentuali di share bulgare per ogni tv pubblica (88% di share in Grecia, ad esempio) mentre la Rai, a cui spetterebbe anche la scelta del rappresentate, ha deciso dal 1997 di ignorarlo tout-court. Il motivo che ha spinto viale Mazzini a tale decisione è ancora un mistero e i più polemici hanno paventato l’ipotesi di concorrenza interna con il Festival di Sanremo.

Comunque sia, non solo “il vecchio Eurocanzone” è tutto fuorchè vecchio ma catalizza gran parte dell’opinione pubblica europea.

Caro Pippo, purtroppo siamo noi italiani a non capire, i tedeschi – invece – hanno capito “da tempo”…



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32 Commenti dei lettori »

1. raf-90 ha scritto:

11 febbraio 2010 alle 14:02

ma allora perchè canale 5 non decide di trasmettere eurofestival? perchè i programmi in eurovisione sono trasmessi esclusivamente dalla rai?



2. Fr@nco ha scritto:

11 febbraio 2010 alle 14:12

Pippo Baudo e’ vecchio, come tutto questo miserabile paese in cui viviamo.

E’ assurdo che l’Italia non partecipi e non trasmetta l’Euro Vison Song Contest….



3. giulia ha scritto:

11 febbraio 2010 alle 14:30

Pippo Baudo è un grande professionista e la professionalità non invecchia mai.
L’ Italia è un paese di dinosauri ( una citazione che fagocito da un film straordinario come La Meglio gioventù ) ma alcuni grandi vecchi italiani
( Baudo non è Matusalemme , peraltro ) vanno salvaguardati, come l’Orso marsicano.
Non credo che fra le nuove leve non ci siano ricambi validi, tutt’altro, ma bisognerebbe cambiare i meccanismi per farli emergere.



4. Sputnik ha scritto:

11 febbraio 2010 alle 14:35

Peccato che nello scontro diretto Sanremo – Eurotrash il Sanremone ha vinto 3-0 (ad esempio cito il caso del ‘91, quando l’Eurofestival, che tornava in Italia dopo 26 anni e doveva essere l’evento dell’anno, fece poco più di 6 milioni; due mesi prima la prima serata del festival, tra l’altro un’edizione decisamente sotto tono targata Fenech-Occhipinti, 15). Se lo programmassero adesso, non arriverebbe a 2 milioni.

Farà successo in Azerbaigian, in Grecia e in Svezia, ma in Italia ha inannellato solo colossali flop, come ben ricorda Pippo.

Se poi affrontiamo la questione artistica, chi ha lanciato musicalmente l’Eurofestival nell’ultimi 20 anni? Non credo di aver mai ascoltato una canzone proveniente da questa manifestazione in radio (tranne forse Tellier), Ne’ mi ricordo qualcuno che sia diventato una star da classifica in Italia…Sanremo, con tutti i suoi limiti di provincialismo e autoreferenzialità può vantare le star internazionali Zucchero, Bocelli, Pausini e Ramazzotti..

Tra l’altro l’Eurofestival è anche un terribile salasso economico…la televisione statale norvegese per organizzarlo quest’anno ha alzato il canone a tutti e venduto i diritti acquisiti del mondiale di calcio alla concorrenza commerciale..pensate cosa succederebbe in Italia se la Rai facesse qualcosa del genere…almeno la Rai con il decrepito Sanremo incassa una 40 milioni di pubblicità…



5. Joblasko ha scritto:

11 febbraio 2010 alle 14:45

L’ Eurovision Song Contest è un progetto abbandonato dalla tv di stato Rai dal 1997.la motivazione è semplice…Ogni tv Nazionale che detiene i diritti per l’Eurovisione ha la possibilità di scegliere il partecipante che potrà prendere parte allo show.
In Italia il Contest non avrebbe alcun successo sia per il suo essere “doppione” nei confronti di Sanremo sia perchè a causa delle canzoni spesso in lingua straniera (non inglese o francese…ma spesso lingue di paesi dell’est) sarebbe un programma relegato a Rai Notte.
Il motivo dell’abbandono è semplicissimo: la Rai avrebbe il diritto di scegliere il candidato per l’Italia….ma allo stesso tempo avrebbe il Dovere, in caso di Vittoria del concorrente Italiano (e non sembra difficile pensarlo), di organizzare l’edizione dell’anno successivo ( e quindi spendere denaro).
Ecco il motivo!



6. Raffaele1 ha scritto:

11 febbraio 2010 alle 14:47

Non mi sembra siamo stato un mistero sul perché la rai non trasmette l’Euro Vision Song, non vogliono spendere soldi quando lo deve organizzare, tra le altre cose, se non vado errato non potrebbe mettere sponsor e sopprattutto interrompere con la pubblicità.
Purtroppo è la stessa fine che hanno i giochi senza frontiere



7. fede ha scritto:

11 febbraio 2010 alle 14:49

rispondo a raf-90
le reti mediaset non fanno parte dell’ebu cioè dell’unione delle tv di stato europee



8. lauretta ha scritto:

11 febbraio 2010 alle 14:51

pippo baudo ieri non era molto lucido. È stato un quarto d’ora ad inveire contro il giurato english pensando che il nome fosse collegato con la nazione di provenienza. Solo dopo un bel pò gli hanno fatto presente che non era inglese ma tedesco. Sveglia baudo!



9. Daniele Pasquini ha scritto:

11 febbraio 2010 alle 15:00

Sputnik
Fa successo anche in Gran Bretagna, Francia, Germania, Spagna, Svizzera… vuoi che continuo?
Lo scopo non è di lanciare cantanti, lo scopo è di “unire” le culture musicali di tutti gli stati europei.
Salasso economico? L’Eurovision costa alla Norvegia 15 milioni di euro, ossia meno del Festival di Sanremo. Solo la Russia lo scorso anno decise di spendere una cifra astronomica (dai 40 milioni di euro) ma l’evento è stato veramente epocale.
La Rai con Sanremo veramente ci va in “perdita”, altro che 40 milioni di euro in pubblicità. Lo scorso anno pareggiò i conti (18 milioni di euro, il costo del Festival).

Raffaele
Durante l’Eurofestival sono previsti degli spazi pubblicitari.

Joblasko
Se l’Italia vincesse, può rifiutare di organizzare l’edizione successiva. Ovvio, non sarebbe una bella “figura”.

raf-90
L’evento è targato Ebu, ossia tutte le tv pubbliche europee. Mediaset non può partecipare.



10. Mcooo ha scritto:

11 febbraio 2010 alle 15:11

Non lo sopporto…
Per lui solo
i suoi programmi sono belli e di successo…
Ma alla fine fanno schifo e floppano



11. Filo ha scritto:

11 febbraio 2010 alle 15:36

Tra l’altro l’Euro Vision Song Contest genera un sacco di hype soprattutto tra blog e social network giovani, anche italiani, cosa che Sanremo non è (più) in grado di fare: costumi, scenografie, canzoni, cantanti, look e tutto il circuito Eurofestival ricorda quel mondo camp e molto gay friendly che oggi occupa gran parte dell’autentico interesse mediatico globale (vedi Glee).
L’Italia è proprio un altro pianeta, un’isola.



12. franco ha scritto:

11 febbraio 2010 alle 15:43

Eurofestival qui da noi non funzionerebbe tanto, a meno che non ci fossero artisti di calibro, portare cantanti sconosciuti (come viene fatto ora)che cantano la loro terra purtroppo da noi non rende, è la verità; in una sagra paesana accumula gente ma in tv farebbe 3/4milioni ad andar bene, cioè una miseria…
Su pippo dico che fà una tv garbata con interviste garbate nella sua domenica in, che purtroppo non fanno ascolti, il pubblico a casa è più attirato da dibattiti accesi o dal gossip, è anche il suo modo di fare che ormai non ha più appeal..su questo anche Costanzo deve pensarci,visto che il prossimo potrebbe essere lui….



13. Daniele Pasquini ha scritto:

11 febbraio 2010 alle 16:01

franco
Per rilanciare l’Eurovision in Italia, come dice l’organizzatore per la tv pubblica greca, c’è bisogno di un cantante uscito da un talent-show.

Comunque qui nessuno sta dicendo “Dobbiamo partecipare all’Eurovision”: la decisione si può prendere anche “con calma”. Non si capisce invece perchè la Rai non si degni di trasmetterlo. L’Austria nel 2009 non ha partecipato, ma l’ha comunque trasmesso. Insomma: abbiamo 12 canali Rai e non c’è spazio un sabato sera per l’Eurovision? Ma la questione io la pongo a Liofredi, che è l’unico realmente interessato al mondo musicale. Ok non partecipare, ma degnamoci di trasmetterlo.

Per la cronaca, la Carrà provò a rilanciarlo a Carramba 2008/2009. Guarda caso, dopo poche puntate, lo spazio scomparse. La Carrà, a differenza di Baudo che è rimasto a 40 anni fa, conosce bene le potenzialità dell’Eurovision (oltre ad averlo condotto per TVE)



14. Elisa ha scritto:

11 febbraio 2010 alle 17:01

Sputnik

di sicuro avrai sentito per radio o visto il videoclip di Hard rock Allelujah dei Lordi che han vinto nel 2006…



15. Beppo ha scritto:

11 febbraio 2010 alle 17:04

Grazie per avermi illuminato sul perchè l’Eurovision song contest non viene trasmesso in italia..
Solo alla rai possono fare dei ragionamenti del genere!



16. sottovuoto ha scritto:

11 febbraio 2010 alle 17:37

Pippo difende la sua creatura:quanti italiani conoscono l’esistenza dell’Eurofestival?e perchè gli italiani non partecipano?ma soprattutto è chi gestisce le tv che non lo vuole o sono gli italiani a non volerlo?è una questione di costi o di case discografiche?Edward Maya partecipò nel 2005 all’Eurofestival e sapete cosa cantava quest’estate?



17. Francesco ha scritto:

11 febbraio 2010 alle 18:05

Mamma mia, che vecchiume questo Baudo. Ma dategli una copertina calda e mandatelo a letto!
Il fatto che l’Italia si sia ritirata da EVSC e da Giochi senza Frontiere è roba di cui vergognarsi.
Viste le dichiarazioni del Pippone, non mi stupirei se ci fosse lui dietro queste pessime scelte della Rai.



18. Sputnik ha scritto:

11 febbraio 2010 alle 18:24

Uno spot di 30 secondi a Sanremo viene venduto a 150.000-180 000 euro. Fatti i conti di cinque sere, sono 40 milioni di incassi pubblicitari. Una fetta consistente va al Comune che detiene marchio e i diritti sul “Festival della Canzone Italiana” (nonstante sia un’invenzione Rai del ‘51, ma i polli se la sono fatta scappare…). Come ricorda anche la Venegoni sul blog della Stampa, Sanremo e il canone non c’entrano nulla.

Che poi il baraccone sanremese costi, è vero, ma fa incassare tantissimo (specie se va bene), al contrario del Concorso Eurovisione della Canzone, almeno per quanto riguarda l’Italia.



19. Daniele Pasquini ha scritto:

11 febbraio 2010 alle 18:39

Sputnik
Sono parole dell’ex DG Cappon, che con Sanremo erano andati in paro. L’Eurovision costa alla Norvegia meno di Sanremo e poi, comunque, per organizzarlo bisogna prima vincerlo.
E a prescindere da tutto qui si sta chiedendo quantomeno la trasmissione dell’evento senza partecipazione. La Rai neanche quello fa ed è, scusa la parola, piuttosto vergognoso.



20. Paolo Del Monaco ha scritto:

11 febbraio 2010 alle 19:07

e ci partecipano pure italiani che vivono all estero,
guardate per esempio questo ragazzo sardo, Roberto Meloni, diventato famoso in Lettonia e in tutto l est Europa con i suoi Pirates!

http://www.youtube.com/watch?v=iLpzXuBW2Bg



21. Giulio Angeletti ha scritto:

11 febbraio 2010 alle 20:05

Una serie di fatti:

Organizzare l’Eurovision Song Contest era effettivamente un disastro fino agli anni 2000. Oggi i paesi se lo litigano; da quando va in scena in palazzetti dello sport dalla capienza adeguata e non in auditorium da 1000-1500 posti, riesce a procurare agli alberghi della città ospitante un tutto esaurito di due settimane, oltre ad essere un gigantesco spot promozionale per il paese che ospita. In quanto al canone aumentato della tv norvegese, non trovo in rete alcuna fonte che ne parli. Il budget dell’organizzazione 2010 è di 14 milioni di euro. Per un evento internazionale che ha 122 milioni di telespettatori mi pare proporzionato.

I dati d’ascolto del 2009 parlano di 122 milioni di telespettatori, circa 30 milioni in più del Superbowl americano. Si tratta dello show più seguito in tutto il mondo occidentale (bisogna escludere Cina e India).

L’ultimo vincitore, Alexander Rybak (Norvegia) con Fairytale, è stato in testa alle classifiche di tutta Europa (l’unica classifica uniforme è quella dei download di Itunes) entrando nella top 10 anche in Gran Bretagna. Solo in un paio di paesi, tra cui l’Italia, è stato fuori dalle prime dieci.

Fare il confronto con Sanremo nel 1991 mi sembra improprio. L’Eurofestival era trasmesso in differita senza alcuna copertura stampa da alcuni anni, e persino per quell’edizione non si fece alcun battage promozionale per lanciare l’evento. Basti pensare che dal 2004 i numeri dei telespettatori stimati in europa sono raddoppiati, grazie all’eccezionale lavoro di comunicazione che fa l’EBU (il consorzio Eurovisione) grazie al supporto della agenzia T.E.A.M (la stessa che lavora per UEFA Champions League, UEFA Europa League e Campionato Europeo per Nazioni).

Una volta non esistevano finestre pubblicitarie nel corso della trasmissione, ora sì.

L’hype dell’Eurofestival è nella gara tra paesi: “noi” abbiamo vinto, “noi” abbiamo passato il turno. Ci siamo appassionati alla barca a vela, quando ci è stata proposta con mestiere dai bravi uffici stampa dell’America’s Cup, non funzionerebbe una gara di canzoni?

L’anno scorso erano in concorso Noa per Israele e per la Gran Bretagna c’era sul palco Andrew Lloyd Webber. Trash? Forse era trash Dita Von Teese che era sul palco insieme ai tedeschi: la vedremo a Sanremo martedì sera. In passato, gli Abba hanno iniziato la loro notorietà proprio dall’Eurofestival. Per non parlare di Toto Cutugno, che ha consolidato la propria popolarità all’Est grazie alla vittoria del 1990.

Sanremo è internazionale? Forse lo era, ma Zucchero, la Pausini, Ramazzotti e Bocelli non sono certo diventati famosi all’estero grazie a Sanremo ma grazie ad accorte strategie di mercato. Sapete qual è stata la canzone sanremese che ha avuto (opportunamente tradotta) più successo all’estero negli ultimi 10 anni? Turu turu, non scherzo. Il Festival 2009 (fonte: ufficio stampa RAI) è stato trasmesso in diretta, oltre che in Italia, solo da due reti del circuito Eurovisione: quella dell’Albania e quella del Kosovo.

L’eurofestival è trash? A volte, certo. A volte è trash anche il Festival di Sanremo, per non parlare della programmazione televisiva in generale. Ricordate Salvi che cantava con i pupazzoni? O Giò di Tonno e Lola Ponce con i Los Vivancos a torso nudo? Malgioglio non è trash? Tutto dipende dai punti di vista.

Partecipare all’Eurovision Song Contest, infine (e quindi poterlo trasmettere) costerebbe alla RAI una somma (comprensiva di quota di iscrizione, diritti televisivi, trasferte dei dipendenti etc. etc.) nell’ordine del milione di Euro (le cifre non sono pubbliche, ma la Spagna ha portato i suoi conti televisivi in parlamento). Una trasmissione da sei milioni di telespettatori, andasse in onda su RaiDue e costasse un milione di euro per (minimo) due serate, sarebbe un business colossale a prescindere.



22. alex89 ha scritto:

11 febbraio 2010 alle 20:32

baudo, uno che chiama capolavori cinepanettoni, film per bimbi di moccia, raul bova attore da oscar, eccc
che cavolo vuole difendere

uno dei tanti che se la canta e se la suona solo lui, e basta con questo fatto che noi possiamo giudicare tutti, e gli altri se ci giudicano sono incapaci ecc,ma chi sei tu per poter giudicare, e glia altri non possono toccarti

ma chi è quell’americano, quell’inglese o spagnolo che ascolta e segue quella buffonata di sanremo?????che serve solo a far ridere il mondo della nostra canzone!!!

che lezioni dai ai tedeschi,che tu vieni massacrato da qualsiasi reality show, un rubicondi ti passa sotto il naso, due lacrime a c’è posta per te, distruggono quel programma paranoico, sempre innegiante al tricolore, sempre uguale, sempre tutti da oscar i suoi ospiti,

è sempre quella noi noi noi, ma che vuoi vendere?de sica come attore? la ferilli come attrice?moccia come un fenomeno?



23. Daniele Pasquini ha scritto:

11 febbraio 2010 alle 20:50

Giulio Angeletti
Hai fatto un ottimo “sunto” della situazione.
Sarà dura per la Norvegia arrivare ai risultati dell’edizione 2009: si vede che in Russia hanno investito moltissimo per l’evento.
Mai visto un palco così… mozzafiato.



24. Libero ha scritto:

12 febbraio 2010 alle 10:54

L’Eurovision lo vedo ormai da anni, esendomi trasferito all’estero e posso dire che è una pacchianata senza eguali, canzonette trash-pop di cantanti semisconosciuti (la cui maggior parte esce dai talent show/reality nazionali, il che è tutto dire..).
Non che Sanremo sia meglio, anzi… penso che ormai il fatto di voler costantemente insistere su scontatissime canzoni d’ammmmore mielose fino al diabete sia proprio il proprio punto debole.
In fin dei conti Daniele Pasquini ha ragione, si potrebbe trasmetterlo tranquillemente, male non fa in mezzo a tutto il trash della tv… ma anche se non lo facessero fidatevi che non vi perdete nulla di che.



25. Francesco ha scritto:

12 febbraio 2010 alle 15:07

“posso dire che è una pacchianata senza eguali”
Vero. Controllate di persona: http://www.youtube.com/watch?v=WmPERdUQwds :D

Però c’è da dire che, con l’Eurovision, almeno si confrontano stili nazionali vari: il sound della canzone albanese è diverso da quello norvegese, che a sua volta è diverso da quello ucraino. Le canzoni di Sanremo, invece, sembrano tutte uguali.



26. Daniele Pasquini ha scritto:

12 febbraio 2010 alle 15:23

Libero
L’Eurovision lo seguiamo anche noi, visto che è visibile tranquillamente in rete sul sito ufficiale.
Pacchianata senza uguali: mah, dovremmo discuterne. L’EBU non si propone di lanciare cantanti ma ha scopi ben più nobili. Sta alle singole tv pubbliche dimostrare al pubblico europeo la propria superiorità culturale musicale. E’ si una gara ma anche un modo per unire i popoli, questo è lo “scopo nobile”.
Detto ciò: parlando di solo show io la pacchianata non la vedo. E’ una carrellata di canzoni ben scenografate e null’altro, è proprio una “manifestazione canora” classica. Parlando di musica: come ho già detto sta ai singoli stati, ma se in Azerbaijan (la cui canzone proposta nel 2009 era tutto fuorchè brutta) va la dance così come in Grecia e Israele… che ci possiamo fare? Ricordiamo che la seconda classificata dello scorso anno è stata l’Islanda che ha proposto una canzone eccellente, come la Norvegia tra l’altro.

Trasmetterlo è un obbligo: la versione Mosca09 meritava di essere vista solo per la scenografia. Era qualcosa di eccezionale.



27. Cristina ha scritto:

15 febbraio 2010 alle 16:37

Francesco, bella forza: hai messo un link alla Svetlana Loboda! Come se, per descrivere Sanremo, mi portassi ad esempio i cartelli di Povia!
Prova a linkare Yohanna, Magdi Ruzsa, Boaz Mauda, Patricia Kaas, per citarne solo alcuni, poi ne riparliamo.
Libero, posso darti in parte ragione per quanto riguarda l’edizione del 2008, che effettivamente presentava troppe “joke entries”, ma in generale non mi sembra proprio che ci sia tutto questo trash. Credo piuttosto che l’equazione Eurofestival = trash venga presa ormai come un dato di fatto.
E poi via, vogliamo parlare della trasmissione durante la quale Baudo ci ha regalato tali perle di saggezza? Più trash di quella!!!
Giulio Angeletti, ti stringo la mano. Ottima e dettagliata analisi, non c’è da aggiungere niente.
Mi spiace, ma secondo me gli italiani non sanno cosa si perdono. Io (con altri 18 membri di OGAE Italy) a Maggio parto per Oslo, e spero di divertirmi tanto quanto ad Helsinki nel 2007. Ma questa settimana guarderò anche Sanremo, come ogni anno, cercando di estrapolarne il meglio. Sarà dura, visto che prevedo che ci faranno ascoltare, in media, una canzone ogni mezz’ora. Mi organizzerò facendomi i fatti miei o togliendo il volume ogni volta che ci saranno ospiti, spot, sponsor e siparietti dei conduttori.



28. maurizio ha scritto:

20 febbraio 2010 alle 15:40

E infatti Raffaella Carrà ha condotto 2 anni fà l’edizione spagnola dell’eurofestiva. co grandissimo successo (ovvio)!!! Sembrava di guardare un programma di MTV e lei anche lo scorso anno a Carràmba ha ospitato molti dei partecipanti dell’edizione spagnola per le prima 5 puntate… Poi avviamente il fascismo tipicamente italiano, le ha impedito di continuare. Ed ecco ospiti le Veline fallite mezzo nude che si dimenavano in balletti impropabili scimmiottando la stessa Carrà… E si in Germania non capiscono nulla di musica, infatti loro si devono accontentare della Madre del Punk, ossia NINA HAGEN. Noi invece che siamo fichi e patriottici, ci dobbiamo sciroppare San Remo e Laura Pausini…. E non abbiamo nemmeno più il FESTIVALBAR, che era un festival finto ovvio, ma almeno sentivamo la musica dal sapore europeo, non canzonette patetiche e patriotiche come quelle di Pupo. Complimenti Pippo…meno male che ci sei tu che sei un genio…



29. maurizio ha scritto:

20 febbraio 2010 alle 15:42

Dimenticavo…..W RAFFA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! IV EVER UND EVER



30. mariamacrii ha scritto:

21 febbraio 2010 alle 16:30

Pippo Baudo-sei un……….come mai prendi sempre in giro questa BRAVISSIMA ragaza ARISA,potrebe essere tua nipote,ti piacerebe che qualquno prendesse in giro tua………. figlia,o tua nipote,VERGOGNIA di essere da tantissimo tempo in televisione e che sia ancora cosi maleducato VERGOGNIATI;VERGOGNIATI;VERGOGNIOSO…………………………………………



31. aLeX ha scritto:

21 febbraio 2010 alle 17:14

L’Eurofestival per fortuna non ha niente a che vedere con Sanremo (tra l’altro guarda caso è proprio Sanremo che quest’anno ha scopiazzato per bene dall’ESC.. scenografia, canzoni ascoltabili già prima dell’evento etc etc) e non può essere considerato un evento trash! E’ sicuramente molto spettacolarizzato, le scenografie sono curatissime e l’organizzazione è strepitosa. Pensate che tra una canzone e l’altra a Sanremo passano a volte anche minuti, all’Eurofestival in pochi secondi cambiano palco e scenografie (e che scenografie in alcuni casi!) il tutto in diretta. Poi è facile dire trash.. solo perchè vediamo esibirsi cantanti vestiti diversamente da quello che può essere lo stile italiano o presentare canzoni musicalmente diverse da quelle italiane. Ragazzi, siamo in Europa! Ogni Nazione ha un patrimonio di cultura e stili diversi dalla nostra.. l’obiettivo dell’Eurofestival è unire i popoli, far conoscere culture diverse dalla nostra.. altro che Sanremo! Che figura facciamo a veder salire sul palco e vincere un principino.. Pupo e Emanuele Filiberto non erano Trash? Per me si e pure tanto!! E come dicevano in altri commenti, l’assurdo è che la Rai non si degna nemmeno di trasmetterlo! Ha decine di canali sul DTT e potrebbe solo che riceverne aumento di ascolti a trasmetterlo. Per chi invece critica sostenendo che in Italia avrebbe ascolti bassi, beh.. se non se ne parla e la gente non sa più cosa è l’Eurofestival, la colpa è solo dei dirigenti Rai.. 125 milioni di telespettatori ha avuto lo scorso anno, + del tanto osannato superbowl americano. E’ seguito in mezzo mondo ed è il programma + seguito in quasi tutte le nazioni che partecipano (lo scorso anno in Francia fu trasmesso da France 3, un po’ la nostra Rai TRe, e ottenne quasi 6 milioni e fu il programma più visto.. Come se da noi RaiTre vincesse la prima serata battendo anche Canale 5 e RaiUno.. insomma.. per come la vedo io il confronto con Sanremo non esiste e sono anche convinto che le finte paure della Rai di rischiare di vincere e dover spendere molti soldi per organizzarlo sia la solita bufala. Primo perchè difficilmente con certi cantanti che passano per Sanremo avremmo qualche speranza di vincere la manifestazione, secondo i costi dell’eventuale organizzazione non sono così alti e terzo, il rientro economico da turismo e pubblicità verso il nostro Paese sarebbero sicuramente maggiori delle spese sostenute per organizzarlo. Basterebbe che per un anno o due la Rai cominciasse innanzitutto a trasmetterlo, far di nuovo conoscere l’evento e poi partecipare.. allora così sicuramente le cose sarebbero fatte con un senso logico e soprattutto son convinto che non avrebbe ascolti così bassi che tutti temono. Se fossi negli organizzatori dell’ESC, metterei in mezzo delle emittenti radiofoniche italiane private per trasmetterlo.. e iniziare così a fare un po’ di “rumore”, ma credo non sia cosa purtroppo realizzabile (non conosco ahimè i vincoli di trasmissione.. per le tv so che devono essere tv di Stato iscritte all’EBU.. per le radio non so se vale lo stesso principio).



32. Franco Deserto ha scritto:

22 febbraio 2010 alle 22:27

l’unico commento lo farei al sign. Baudo,persona che ritenevo al di sopra delle parti,oltre che grande artista,non mi e’ piaciuto l’atteggiamento che ha manifestato verso quella signora del pubblico nel suo programma ,e di seguito alla sign. che ha parlato al telefono che non condividevano la vittoria del sign. Scanu,ognuno a il diritto di opinione l’importante e il rispetto delle parti,sopratutto lui che e’ il conduttore deve essere neutrale. Per quanto riguarda la votazione basterebbe tornare al vecchio sistema dei voti fatti da persone in studio con controllo del notaio,purtroppo andrebbe contro a interessi legati alla telefonia perche’ gli sms non sono gratis e poi non sono controllabili in tempo reale.Comunque io auguro al sign Baudo la prossima conduzione del festival ,cosi’ ne riparleremo,grazie



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