Non ne avevamo nessuna nostalgia sia ben chiaro, e soprattutto speravamo di trovare dei volti nuovi, ma per la liturgia di Amici sono ormai parte fondamentale. Le pighe vecchie del pubblico parlante tornano, più narcise che mai, a parlare. Suocere che nessuna donna vorrebbe, ragazzi gradevoli come una verruca durante una vacanza in una citta d’arte, l’appuntamento del sabato pomeriggio li riporta a galla.
Immancabile la signora che già sette anni fa litigava con Michele Maddaloni, la ‘cugina dell’onorevole Bindi’ che oggi si è beccata vent’anni di più da Enrico, scalmanato come sempre e soprannominato dalle signore telespettatrici Superpigotto per la celebre imbottitura della bambola della solidarietà. Chissà perché certi particolari il pubblico non li dimentica proprio… La De Filippi non può che chiedere, imbarazzatissima, di spostare il nucleo tematico della discussione.
Montature nuove, o addirittura lentine per non appesantirsi il volto con gli occhiali: anche loro fanno parte ormai del talent. Non si perdono un pomeridiano, sanno pure il numero di scarpe dei ragazzi e i loro ritmi biologici, sbrigano le loro pratiche nei tre mesi estivi per poi darsi al letargo catodico e fare le pulci ai ragazzi. Fortunatamente ci hanno risparmiato Simone in questa puntata, protagonista assoluto delle ultime edizioni, dopo l’addio di Fabiana Pristerà, il quale non sapeva più che stranezza indossare per far parlare di sé.
Le esibizioni:
Bianchi:
Pierdavide: ha sfoderato un’altra chicca delle sue anche se l’intonazione non è parsa delle migliori.
Emma: la Nannini le piace molto (artisticamente, al contrario di quanto pensa forse Loretta Martinez) ed è brava a interpretare l’ultimo pezzo di Gianna.
Stefano: ripropone il passo a due tutto maschile che è forse uno dei suoi cavalli di battaglia. Una delle rare novità che Garrison ha portato negli ultimi anni.
Michele: fantasmagorico. Talmente impalpabile nei passi a due che non ci si accorge che c’è stata la sua esibizione.
Stefanino: molto gradevole nel rifare Bublè. E’ veramente un talento sprecato dalla Martinez.
Grazia: oggi molto più convincente di Borana nella sua variazione. Non terrà la pancia ma almeno il palco sì. Se ci risparmiasse i suoi commenti però sarebbe pure meglio.
Blu:
Elena: più tempo passa e più trova una sua via e una sua vena. Ha tutto quello stile che manca al suo boyfriend.
Rodrigo: la sua solita coreografia con saltelli spropositati ormai la conosce proprio bene. Tira fuori anche un’ironia non indifferente. Altro che lo straniero che non entiende, tra poco il ballerino, entrato solo per andare al Boston Ballet, se li magna a morsi i compagni.
Loredana: l’idea di cantare Paolo Conte è molto buona. A sprazzi si vede l’artista dei tempi migliori ma ci sono di nuove delle vibrazioni eccessive che fanno storcere il naso alla fine delle esibizioni.
Matteo: più passa il tempo e più sembra Babbo Natale con il suo candore e la sua bontà. Troppo impeccabile per essere cool.
Borana: è un repertorio di giri fatti senza energia e vitalità. Sembra quasi annoiata di esibirsi. Decisamente la meno brillante oggi.
Enrico: è formidabilmente uguale al ragazzino livornese dispettoso dell’ultimo film di Virzì. Se veramente dicesse tutto quello che gli passa per la testa ci sarebbe veramente da ridere. Luigi Tenco però è un’altra cosa. Meglio mirare a Britti, bravissimo musicista e cantautore.
1. Emy ha scritto:
30 gennaio 2010 alle 17:07