31
ottobre

Il caso Claps trent’anni dopo

Per Elisa

Ludovica Ciaschetti in Per Elisa - Il Caso Claps (Us)

Sono trascorsi 30 anni dalla scomparsa di Elisa Claps, 13 dal ritrovamento del suo corpo, eppure il ricordo di questa triste vicenda non ha mai abbandonato gli schermi e neppure l’immaginario collettivo. Una vicenda dolorosa e complessa che ha colpito l’opinione pubblica. La famiglia Claps non ha mai smesso di chiedere giustizia fin dal primo istante e, dopo trent’anni, ha collaborato con la Rai per la ricostruzione del caso nella miniserie Per Elisa – Il Caso Claps, un racconto potente che restituisce l’impegno e la forza dei familiari della ragazza di Potenza. Impossibile non ripensare al clamore della vicenda e non tentare di ricostruirne le varie tappe.

Elisa scompare una domenica mattina: sarebbe dovuta andare a messa, come aveva detto alla famiglia, ma, in realtà, aveva un appuntamento con Danilo Restivo proprio alla chiesa della Santissima Trinità. Da quella chiesa Elisa non sarebbe mai più uscita. Fin da subito, la famiglia Claps ritiene Restivo responsabile ma ci vorrà del tempo perché le fumose indagini proseguano in quella direzione, visto il depistaggio messo in atto dalla famiglia del ragazzo. Nel 2002 in Inghilterra viene uccisa Heather Barnett, vicina di casa di Danilo Restivo. Da subito le indagini si concentrano su di lui: gli agenti inglesi si recano anche a Potenza per interrogare persone coinvolte nel caso Claps e sarà inevitabile riscontrare punti di tangenza tra i due delitti. È il 17 marzo del 2010 e nella chiesa della Santissima Trinità vengono trovati resti umani: sono di Elisa Claps ma il cadavere potrebbe essere stato scoperto tempo prima. Ad aver nascosto tutto sarebbe stato il parroco Don Mimì Sabia, vicino alla famiglia Restivo, da subito reticente e respingente nei confronti di chiunque tentasse di avvicinarsi alla verità. Nel 2008 è deceduto, portando con sé nella tomba segreti inconfessabili. Durante la convocazione in Questura, disse di non conoscere Elisa, di conoscere appena Danilo e di non essersi accorto di nulla quella domenica mattina. Tuttavia Restivo – a processo in Gran Bretagna per l’omicidio di Heather Barnett – ammise di aver tagliato ciocche di capelli a diverse ragazze e di aver cercato “di smettere anche grazie all’aiuto di don Mimì Sabia, al quale mi ero confessato”.

Mentre Restivo viene arrestato in Inghilterra per l’omicidio della Barnett e accusato di un terzo omicidio, gli esami condotti sul corpo di Elisa rilevano la presenza del Dna di Restivo. Sottoposto a due processi, pur essendosi sempre proclamato innocente, è stato condannato a 40 anni di carcere in Gran Bretagna nel 2011 e 30 in Italia nel 2014. L’uomo è recluso in Inghilterra. La chiesa della Santissima Trinità è stata riaperta al culto nell’agosto del 2023 nonostante la ferma opposizione della famiglia Claps che ritiene che nell’edificio non siano state condotte le indagini necessarie per scoprire tutta la verità.  Nessuna della famiglia Restivo si è mai presentato a una delle udienze del processo a cui Danilo è stato sottoposto. Di loro non si sa più nulla da molti anni. “Sono andati via da Potenza appena qualche tempo prima del ritrovamento di Elisa”, dice Pablo Trincia, autore di un podcast sul caso.

Verità e giustizia sono ciò che la famiglia ha sempre cercato conducendo una vita sospesa. A essersi speso fin dal primo momento il fratello Gildo che nel 2002 ha fondato l’associazione Penelope per sostenere le famiglie di coloro che sono scomparsi nel nostro paese. Al suo fianco la mamma di Elisa, Filomena Iemma, oggi 86enne e l’allora fidanzata Irene Nardiello, divenuta negli anni sua moglie. Una famiglia molto unita quella di Elisa: la mamma impiegata, il papà Antonio, commerciante, e i tre figli, Gildo, Luciano ed Elisa. Vite sconvolte dal 12 settembre 1993 e protagoniste di una battaglia incessante condotta sugli schermi e nei tribunali da Gildo e dalla mamma, mentre Luciano e il papà, morto nel 2014, sono rimasti nell’ombra. 30 anni dopo, la storia di Elisa torna a rivivere sullo schermo nella miniserie di cui va in onda stasera in prima serata su Rai1 la seconda puntata. A prendere parte alla ricostruzione è stata la famiglia desiderosa di non far spegnere i riflettori sulla storia di Elisa, una ragazza che sognava di diventare medico e lavorare al servizio degli ultimi in Africa. E il sogno di Elisa, in qualche modo, si realizzerà grazie al fratello Gildo e alla sua famiglia che ha scelto di impiegare il compenso ricevuto per la consulenza alla serie per costruire nel Congo un dispensario a lei dedicato grazie al progetto “Il cuore di Elisa nel cuore dell’Africa” in collaborazione con l’associazione VIS.

Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

, ,



Articoli che potrebbero interessarti


"Il caso Claps" regia Marco Pontecorvo
Per Elisa – Il Caso Claps: tutte le trame


per elisa - il caso claps
Per Elisa: l’intricato caso Claps rivive nella miniserie di Rai1


The Watcher - Bobby Cannavale
Non diventate vittime dell’Osservatore


Libero Grassi
LA VERA STORIA DI LIBERO GRASSI

Lascia un commento


Se sei registrato fai il login oppure Connetti con Facebook

Per commentare non è necessaria la registrazione, tuttavia per riservare il tuo nickname e per non inserire i dati per ciascun commento è possibile registrarsi o identificarsi con il proprio account di Facebook.