
11
settembre
La Volta Buona ha già ‘triturato’ ma può migliorare

La Volta Buona
“Quando me l’hanno proposto mi sono presa un po’ di tempo per decidere”, esordisce così Caterina Balivo con La Volta Buona nel primo pomeriggio di Rai 1. Beh, avrà dovuto fare molto in fretta, viste le tante altre conduttrici alle quali, prima di lei, è stato proposto lo stesso impegno.
“Questa trasmissione vuole raccontare tutte le volte in cui la vita vi avrà sorpreso, tutte le volte che vi ha meravigliato, tutte le volte che pensavate che era finita e invece no, c’era qualcosa che stava arrivando. Perché in ogni vita, anche quelle più complicate, a volte arriva un’occasione insperata (…) Alcune volte quelle occasioni non si capiscono subito, ecco perché l’occasione giusta va studiata, va rispettata, va capita. Noi ce la metteremo tutta per raccontarvi questo (…) Ecco perché quei momenti, quegli istanti, quegli attimi noi qui li chiamiamo La Volta Buona”
prosegue la conduttrice con fare assai serioso. Una premessa che suona quasi come una minaccia, roba da puntare subito il telecomando; poi il programma inizia e per fortuna si assiste a tutt’altro. In uno studio bello e colorato, col pubblico anche in piccionaia e una piccola band che si “dimena” tra un pezzo e un altro, un ampio divano arancione a forma semi-circolare accoglie il chiacchiericcio di ospiti – tra cui Enzo Miccio, presenza fissa nel cast – sull’evento del momento, il Festival del Cinema di Venezia. Un talk leggero e caciarone, apprezzabile proprio perché il tema (il cinema) non è poi di così grande presa sul pubblico televisivo. Quando ci sarà Ballando con le Stelle e, più avanti, il Festival di Sanremo, ad esempio, il salotto potrà forse rappresentare il punto di forza de La Volta Buona.
Immancabile, come in tutti i programmi del genere, l’intervista faccia a faccia con l’ospite. Un elemento talmente irrinunciabile che ognuno tenta di personalizzarlo come meglio (ma spesso peggio) crede. La Balivo inaugura lo spazio con Tullio Solenghi rispolverando una sorta di “chi butti giù dalla torre?”, nello specifico con le carte da inserire nel distruggidocumenti (già visto, tra l’altro, a Stasera c’è Cattelan su Raidue). Dopo 40 minuti di diretta, La Volta Buona ha così già triturato (Shakespeare, a cui Solenghi ha preferito Leopardi)!
Nuova moda, rispolverata ossessivamente di recente, è quella dei giochi telefonici: se si sceglie la sfera giusta e si risponde correttamente a un quiz musicale, si vincono 500 euro. Ma perché?! Più pertinente, ma comunque sempre evitabile, la domanda a casa su Il Paradiso delle Signore, in quanto ospite a fine puntata Alessandro Tersigni (nella soap è il dottor Conti). Nel mezzo, “la volta buona” a cui si riferiva la Balivo all’inizio; oggi quella di Fatima, una ragazza rimasta sola a 2 anni in Lituania e adottata all’età di 6 anni da due genitori italiani. Insomma, a La Volta Buona niente sa realmente di nuovo ma molto è migliorabile.


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3 Commenti dei lettori »

Imbarazzante! La brutta copia di “Vieni da me”… A questo punto si poteva fare una nuova versione di “Vieni da me”


2. Caterina ha scritto:
No Cettina Quello non si poteva rifare dato che era realizzato da produzione esterna in collaborazione RAI.


3. Mark ha scritto:
Solo noioso programma, poi i quiz telefonici sono orrendi. Una cosa positiva la squallida S. B è sparita e le mummie figli di seduti e pagati da noi…meglio un bel film.

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1. Cettina ha scritto:
11 settembre 2023 alle 18:33