Claudio Amendola è il volto scelto per dare nuova linfa vitale alla serialità Mediaset. L’attore è infatti il protagonista principale de Il Patriarca, una saga familiare densa di avvincenti colpi di scena, con personaggi affascinanti e senza scrupoli, in partenza stasera, venerdì 14 aprile 2023, in prima serata su Canale 5.

Il Patriarca: trama e anticipazioni

Adattamento italiano della serie iberica Vivir Sin Permiso, Il Patriarca vedrà al centro della scena l’imprenditore Nemo Bandera (Claudio Amendola), capace di far fruttare la Deep Sea fino a farla diventare una delle aziende più importanti della Puglia. Un successo arrivato per merito della sua abilità negli affari, ma anche grazie a diversi traffici illeciti con base nel porto della sua città, Levante. Tutto sarà dunque destinato a cambiare nel momento in cui Nemo scoprirà di avere una malattia neurodegenerativa che lo costringerà, col tempo, a non potersi più prendere cura della sua attività.

Un segreto, quello legato al suo cagionevole stato di salute, che Nemo confiderà soltanto al fidato Ferro (Michele De Virgilio), nascondendo tutto quanto alla moglie Serena (Antonia Liskova) e ai suoi due figli Nina (Giulia Schiavo) e Carlo (Carmine Buschini). Questi ultimi resteranno dunque esterrefatti quando Bandera, scatenando una vera e propria guerra di successione, annuncerà che si vuole ritirare dagli affari.

Ad esempio, l’affascinante e spregiudicato Mario Rizzi (Raniero Monaco di Lapio), avvocato della Deep Sea e figlioccio di Nemo, crederà di essere la persona più adatta ad assolvere il compito di successore e pregusterà l’ipotetico successo con l’ambiziosa fidanzata Elisa (Giulia Bevilacqua). Il legale dovrà quindi fare i conti con la triste realtà quando il Patriarca gli farà sapere che il suo erede sarà uno dei suoi due figli di sangue (i quali non avranno, però, a detta di Mario, né l’esperienza né tanto meno il carattere per guidare un’azienda di tale complessità).

L’intreccio narrativo porterà così i telespettatori a conoscere altri importanti personaggi: in primis, nel corso delle sei puntate che compongono la prima stagione, sarà possibile familiarizzare con il volto della volitiva e ribelle Lara (Neva Leoni), la figlia primogenita che Nemo ha avuto al di fuori dal matrimonio, motivo per il quale non è mai stata accolta in famiglia, con cui l’imprenditore cercherà di recuperare un rapporto dopo tanti anni di assenza. Inoltre, uno dei personaggi principali sarà l’ispettore Monterosso (Primo Reggiani) che, insieme al boss locale Tigre (Antonio De Matteo) e il suo braccio destro Freddy (Marius Bizau), scatenerà contro Bandera una vera e propria guerra proprio quando l’imprenditore, prima di cedere il passo, tenterà di mettere un punto definitivo agli affari illeciti con cui si è arricchito.

Nel cast ci saranno, inoltre, Carlo Calderone, scelto per interpretare il ruolo di Malcom, un consulente finanziario della Deep Sea che riuscirà a stabilire un rapporto di fiducia con Lara, e Cecilia Napoli, che sarà Alice Florio, una collega di Monterosso in questura. Inoltre, Geno Diana si calerà nei panni dell’ex ispettore di polizia Buscemi, corrotto da Nemo e padre di Alex (Gianluca Zaccaria), il fidanzato di Carlo. Infine, Alice Torriani sarà Monica, la sorella di Serena che correrà in aiuto dei Bandera, in maniera non proprio disinteressata, quando Nemo inizierà ad avere i primi cedimenti legati alla sua malattia.

Il Patriarca, prodotta da Camfilm e presentata da Taodue – Mediaset Group, è stata diretta dallo stesso Claudio Amendola, che ha seguito passo per passo ogni ripresa.

“In questa storia, questa saga familiare avvincente ed emozionante, mi è stato possibile esplorare una gamma di sfumature e di toni di racconto che non sempre si trovano nelle serie tv: nel Patriarca c’è prima di tutto la parabola del potere ottenuto ad ogni costo e la fragilità su cui si regge, e poi l’importanza della famiglia, porto sicuro in cui ritrovare la serenità e la forza anche nei momenti più bui“

ha fatto sapere l’attore e regista romano, che ha poi elencato gli elementi che rendono avvincente il racconto della fiction, ossia “la vendetta, la rabbia ma anche l’amore e la generosità, la viltà e il coraggio, l’amicizia e il tradimento“.

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