Ci stupimmo quando nel 2019 Mediaset decise di “cedere” un prodotto promettente come Made in Italy allo streaming, ovvero a Prime Video, trasmettendolo in chiaro solo molto tempo dopo, quand’era ormai stantio. Ci stupiamo oggi del fatto che Circeo, un’opera coprodotta da Rai Fiction, che rispecchia alla perfezione tutti i suoi canoni tipici e vincenti, sia disponibile sulla nuova Paramount +. Convinti, però, che quando arriverà il momento del suo passaggio sull’ammiraglia della tv pubblica, sarà accolta bene.

Circeo, sei episodi realizzati da Cattleya con VIS, Rai Fiction e Paramount +, è il racconto di una storia vera, il resoconto di una delle pagine più assurde e cruente della cronaca italiana ovvero il massacro del Circeo, avvenuto nel 1975 ad opera di tre ragazzi della Roma bene che rapirono, violentarono e seviziarono due ragazze, uccidendone una. Ma è anche e soprattutto il racconto di una lotta importantissima, che ancora oggi non può dirsi conclusa: quella delle donne che rivendicano il loro diritto al rispetto e alla libertà.

Il processo che seguì quel crimine atroce fu l’ennesimo in cui la vittima di violenza sessuale fu tacciata di essersela cercata, ma anche il primo che mise in dubbio il fatto che lo stupro non era affatto un crimine contro la pubblica morale – come “pisc*are contro un muro“, dice la sopravvissuta Donatella Colasanti (Ambrosia Caldarelli) nella serie – ma un reato contro la persona, in questo caso contro la donna. E questo aspetto è incarnato dalla figura inventata di Teresa Capogrossi (Greta Scarano), avvocato della ragazza che, seguendo l’impronta di Tina Lagostena Bassi (Pia Lanciotti), urla forte all’Italia intera l’indecenza della situazione.

Caratteristica principale della serie è il fatto che la violenza di quel massacro, pur non essendo praticamente mai mostrata in video, impregna ogni scena, complici un ottimo lavoro della musica, del montaggio e della fotografia. A completare il quadro c’è il lavoro degli attori – anche Andrea Pennacchi, Adalgisa Manfrida, Francesca Antonelli e Enrico Ianniello tra gli altri – che restituiscono la veridicità di una storia talmente forte emotivamente e complessa da sembrare davvero solo un film, quando purtroppo non è così.

Una storia che la stessa Rai aveva già raccontato di traverso nel 2010 nella fiction con Virna Lisi La Donna che Ritorna e che Netflix ha rispolverato di recente con il film La Scuola Cattolica.

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