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ottobre
Basta poco ai Me Contro Te (anche a Corte)

Me Contro Te
Che i Me Contro Te fossero avanti è cosa nota, considerata la loro capacità di anticipare e creare in maniera semplice mode che appassionano da anni tutti i bambini. E lo hanno dimostrato una volta di più arrivando su Prime Video a meno di un mese dalla morte della Regina Elisabetta, con la loro serie Me Contro Te – La Famiglia Reale, nella quale raccontano la loro vacanza studio in un castello da favola tra parenti e servitù di Sua Maestà.
Il regno è però quello di Ardesia e Luigi Calagna e Sofia Scalia se la vedono con la severa governante Cornelia (Beatrice Aiello), con il maggiordomo Bruno (Daniele Marmi, l’agente Cioni de I Delitti del BarLume) e con i tre nipoti della simpatica Regina (Elisabetta Torlasco), ovvero l’altezzosa Divina (Federica Lucaferri), l’insicuro Tronaldo (Sebastiano Kiniger) e la ribelle Emma (TiareMarotta). Arrivati per imparare le tradizioni della Corona, finiscono con l’insegnare agli altri l’importanza della normalità e dell’amicizia.
Otto episodi autoconclusivi, di circa venticinque minuti ciascuno, che mettono in scena gag fin troppo ingenue e cariche di buone sentimenti, come nella migliore tradizione della coppia. Che, mentre nella realtà organizza il proprio matrimonio, in tv si trova in situazioni surreali e paradossali dalle quali riesce a trarre sempre qualche massima o buon insegnamento per i piccoli telespettatori.
Rispetto ai tre film già realizzati dai Me Contro Te, la serie tv è più efficace – la brevità supporta lì dove non c’è grande costrutto narrativo - e con un cast sempre acerbo ma maggiormente convincente. E pur mantenendosi su un livello basic e lungi dal poter diventare un cult, a tratti ha il sapore delle serie tv anni ‘80 con Cristina D’Avena, con le quali condivide la struttura semplicistica e lineare, nonché il tono talmente allegro da risultare anche stucchevole.
Diretta da Gianluca Leuzzi e realizzata da Colorado Film Production, Warner Bros. e Me Contro Te, la serie è la ciliegina sulla torta per il progetto dei due giovani youtuber che, partendo dalla colorata cameretta che Sofì divideva con la sorella minore in Sicilia, hanno costruito un vero e proprio piccolo impero mediatico.


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1 Commento dei lettori »

invece di infestare le sale cinematografiche, è meglio che si limitassero alle serie tv. Dopotutto negli anni 80 nessuno ebbe la malsana idea di portare “Love me Licia” e “Arriva Cristina” sul grande schermo… Ai tempi ancora c’era del pudore.

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1. giauz ha scritto:
4 ottobre 2022 alle 18:34