Finora si era tenuta alla larga (se si esclude una breve risposta ad un tweet), consapevole, probabilmente, che ulteriori parole avrebbero alimentato il caso. Ora che la polemica è andata oltre e che c’è di mezzo un contratto pubblicitario, Laura Pausini torna sul suo discusso rifiuto di cantare Bella Ciao. Con un post social, in italiano e in spagnolo, chiarisce la sua posizione senza fare mea culpa. Dice di non aver voluto cantare, in quel contesto, un brano in passato strumentalizzato politicamente. Il che è giusto però è diverso dall’affermare che è una canzone molto politica, come avvenuto in diretta sulla tv spagnola. Allo stesso tempo, Laura condanna il fascismo; cosa che sembra banale ma i contenuti di alcuni commenti evidentemente l’hanno reso necessario.
“Volevo esporre il mio punto di vista dopo le polemiche di questo giorno.
In una situazione televisiva estemporanea, leggera e di puro intrattenimento, ho scelto di non cantare un brano inno di libertà ma più volte strumentalizzato nel corso degli anni in contesti politici diversi tra loco.
Come donna, prima che come artista, sono sempre stata per la libertà e i valori ad essa legati.
Aborro il fascismo e ogni forma di dittatura. La mia musica e la mia carriera hanno dimostrato i valori in cui credo da sempre.
Volevo evitare di essere trascinata e strumentalizzata in un momento di campagna elettorale così acceso e sgradevole, purtroppo non è stato così.
Rispetto il mio pubblico e continuerò a farlo, con la libertà di scegliere come esprimermi”.
— Laura Pausini (@LauraPausini) September 15, 2022
1. Luigi ha scritto:
15 settembre 2022 alle 21:28