Cosa si prova quando, a quasi cinquant’anni, il tuo compagno ti lascia dopo diciassette anni insieme? Come ci si rimette in gioco, come si gestisce la rabbia, come si fa a lasciarsi andare con qualcun altro? Lo spiega agli abbonati di Netflix Michael Lawson (Neil Patrick Harris), l’agente immobiliare protagonista della nuova commedia romantica in otto episodi da trenta minuti ciascuno Uncoupled, disponibile da oggi.
Michael teme che, alla sua età, ritrovarsi single e gay a New York sia troppo complicato e che per lui non ci sia un futuro. Si sbaglia, anche perchè, come gli dice la sua cliente Claire (Marcia Gay Harden), che è stata lasciata dal marito dopo quarant’anni di matrimonio e due figli, è ancora un bell’uomo. E poi, prosegue, per gli uomini è sempre tutto più facile.
Ma sarà davvero così? Non proprio, perchè le traversie di Michael, i suoi confronti con gli amici, i suoi sospetti sull’ex, le figuracce a cui va incontro e la ricerca di nuovi amanti che lo aiutino a sentirsi meno finito somigliano tanto a quelli di Carrie, Samantha & co. in Sex and the City. E infatti questa nuova serie è stata creata da Darren Star, già padre dell’altra, insieme a Jeffrey Richman.
Quelli che lì erano pettegolezzi e confronti fatti dalle donne sul mondo degli uomini, qui sono fatti dai gay sul mondo dei gay. Purtroppo, il risultato finale non è lo stesso, perchè i dialoghi di Uncoupled risultano o inutilmente volgari o troppo leziosi, quasi esercizi di stile, poco coinvolgenti ma capaci di raccontare l’omosessualità – regina più che mai del mondo seriale – con naturalezza. Della serie: siamo tutti sulla stessa barca, indipendentemente dai nostri orientamenti sessuali.
Punto di forza del prodotto sono le ambientazioni glamour newyorkesi e l’ottimo cast – composto da Tisha Campbell, Emerson Brooks, Brooks Ashmanskas e Tuc Watkins – nel quale spicca ovviamente Harris. Che, con quei suoi impeccabili completi sartoriali, non può non richiamare alla mente Barney di How I Met Your Mother.