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maggio

Coletta difende The Band: «Il 14% non è un flop quando si portano contenuti davvero innovativi». Ma quali?!

Stefano coletta

Stefano Coletta

E’ stato l’insuccesso che ha chiuso la stagione di Rai1. Ma Stefano Coletta lo difende e anzi rilancia. Durante la conferenza stampa dei programmi del prime time estivo,  il direttore commenta i risultati di The Band di Carlo Conti:

“Ci tengo a dire che la fruizione in un talent che mette di fronte gruppi di persone fa fare un po’ di fatica nel rapporto con i talent che sono sempre incardinati sui singoli artisti. La media è sicuramente sotto gli obiettivi ma il 14% non è un flop quando si portano contenuti davvero innovativi. Se noi valutiamo tutto così, la televisione non la cambiamo mai”. 

Affermazioni condivisibili in senso assoluto ma che viene difficile applicare a The Band, la cui carica innovativa ci sfugge così come l’appeal sulla carta che avrebbe dovuto avere su particolari target di pubblico come i giovani. Lo stesso genere per Rai1 non è una novità e non è nuova nemmeno la presenza di band nei talent (sebbene non avessero mai avuto un talent ad hoc).

Coletta poi ha approfittato per rivendicare i meriti del suo operato a Rai1:

“Oggi mi prendo l’orgoglio di una rete al 21.3% e al 19%, di aver riportato Rai1 a un bello splendore. Ho fatto dei tentatavi che sono funzionali a portare dei target che non hai la possibilità di portarli, rivendico gli esperimenti sotto obiettivo perchè altri sono andati sopra obiettivo. Questo lavoro va oltre i numeri perchè altrimenti continuiamo a fare sempre le stesse cose. Se tu una rete la mantieni mono tematica a un certo punto crollerà”.

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3 Commenti dei lettori »

1. Marco3.0 ha scritto:

31 maggio 2022 alle 16:16

ahahahah, ma quali erano i contenuti innovativi?
Programma vecchio per un pubblico vecchio. Canzoni stravecchie e maggior parte della band over 40.
Solita giuria che cerca di salvare l’insalvabile, solo l’Argento davvero centrata.
Coach assurdi tranne un paio. Pubblico del teatro addormentato sulle poltrone e anche quello over. Una cosa così brutta tra il pubblico l’ho vista solo a quel programma 60-70-80 di Amadeus da Verona. Quello però faceva ascolti per i nostalgici senza speranza di redenzione.
Ma perchè Coletta che pare si stia sbattendo una cifra per avere i giovani davanti alla tv non chiede a noi giovani cosa vogliamo?
Perchè parlare ai giovani senza sapere cosa pensiamo è surreale.



2. Lorenzo78 ha scritto:

31 maggio 2022 alle 16:34

Da quel poco che ho intravisto mi è sembrato un programma nella media, sicuramente senza elementi innovativi e certo si sperava in un’audience più alta. Ma più o meno la stessa audience la fa All together now, un programma inguardabile del quale non si capisce perché da tre anni si parli come di un successo.



3. giauz ha scritto:

1 giugno 2022 alle 10:54

Caro Coletta, vuoi ringiovanire Rai 1? Bene, caccia quella cariatide di Bruno Vespa e al posto suo metti un Late Show all’americana condotto da Lundini!
Ma quando mai… meglio fare programmi per anziani che si addormentano davanti la tv e non cambiano canale (share assicurato)



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