
14
marzo
Tagli al Tgr, Rai condannata per ‘condotta antisindacale’

Tgr
Il braccio di ferro lo hanno vinto i giornalisti. Il tribunale del Lavoro di Roma ha condannato la Rai per comportamento antisindacale per il taglio dell’edizione notturna della Tgr. La scelta dell’azienda, rivendicata dall’Ad Carlo Fuortes, aveva suscitato proteste tra gli operatori dell’informazione Rai, che avevano lamentato un mancato confronto con i vertici di Viale Mazzini.
Accogliendo il ricorso, avanzato dall’Associazione stampa romana su indicazione dell’Usigrai, il giudice ha chiesto che la sentenza a carico della Rai venga pubblicata su alcuni quotidiani a tiratura nazionale. L’azienda è stata condannata a pagare le spese legali.
A seguito delle proteste dei giornalisti per la cancellazione del Tgr notte, la Rai aveva parlato di “semplice razionalizzazione che riduce spese senza compromettere in alcun modo l’informazione” e aveva proposto alcune misure alternative. L’intervento dell’azienda era stato giudicato tuttavia tardivo dal sindacato, che già in precedenza aveva parlato di “decisione inaccettabile”.
Il Tribunale di Roma, in funzione di giudice del lavoro, ha accolto il ricorso dell’Usigrai con “l’accertamento che la decisione di rimodulazione dell’offerta informativa del Tgr mediante la cancellazione delle edizioni notturne dei Tg Regionali è antisindacale perché avvenuta senza la preventiva consultazione del competente organismo sindacale ex art. 21 dell’Accordo Integrativo Rai-Usigrai di avviare la preventiva consultazione secondo le modalità previste“, e di “assicurare l’informativa prevista dall’art. 34 del Cnlg“, prima “dell’adozione della decisione di modifica del palinsesto di programmazione aziendale“. Questo si legge nel decreto relativo alla causa in materia di lavoro, iscritta al n° 33766/2021 r.g.l., vertente tra Associazione Stampa Romana (per competenza territoriale, ndDM) e Rai.
Nel decreto c’è anche “l’ordine rivolto a Rai di pubblicare, a propria cura e spese, il presente decreto sulle pagine nazionali dei quotidiani la Repubblica, Corriere della Sera e Il Sole 24 ore“. Il giudice, inoltre, “condanna, per l’effetto, Rai, in persona del legale rappresentante pro-tempore, a pagare, in favore di Associazione Stampa Romana, in persona del legale rappresentante pro-tempore, le spese del procedimento, liquidate nella somma complessiva di 3.520 euro oltre Iva e Cpa come per legge ed oltre al rimborso delle spese forfettarie nella misura del 15 per cento ex art. 2, comma 2, D.M. 55/2014“.
Tgr, la Rai prende atto e valuta il ricorso
Da parte sua, l’azienda di Viale Mazzini ha comunicato di aver preso atto della decisione del giudice, riservandosi però di fare a sua volta ricorso. In una nota Rai, al riguardo, si legge:
“L’Azienda prende atto del decreto del magistrato al quale darà ottemperanza e si riserva di impugnare il provvedimento per vedere riconosciute le proprie ragioni. Nel corso di questi mesi in ogni caso la disponibilità al dialogo con il sindacato non è mai venuta meno“.


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