Avete una tragedia personale alle spalle? La carta stampata ha parlato di Voi nel passato per uno spiacevole ”incidente di percorso” della vostra giovane vita? Bene! Eravate inconsapevolmente i nuovi protagonisti della televisione del nuovo millennio.
Dopo Augusto De Megni, concorrente e vincitore del Grande Fratello, coerentemente con il filone “hai avuto la sfortuna di essere sequestrato, ci pensano i reality show a tamponare la ferita”, è pronto a fare il proprio debutto nel mondo dello showbiz Farouk Kassam. Il non più tanto “piccolo Farouk”, come veniva chiamato all’epoca dai rotocalchi (fu rapito a soli 7 anni, il 15 gennaio del 1992, ndr), raggiungerà , a reality già iniziato, secondo anticipa Sorrisi e Canzoni, i 10 naufraghi dell’Isola dei Famosi che prenderà il via a settembre su Raidue.
Sembra proprio non ci sia nulla da fare. La televisione non è più “merce” per i professionisti dello spettacolo e i VIP sono degradati al rango di estemporanee, seppur onnipresenti, celebrità che durano, però, il tempo di qualche copertina o di qualche programma per poi finire nel dimenticatoio. I reality vip ne sono la manifestazione più tangibile.
Di sicuro non potranno risultare criticabili le scelte della produzione dell’Isola che, consapevole di questo nuovo filone televisivo, ha fatto certamente bingo riuscendo ad arruolare in un già ottimo cast un personaggio trasversale (per il tipo di pubblico che riuscirà ad incuriosire) come Farouk Kassam. Ma il dubbio che i telespettori si sintonizzino il lunedi, su Raidue, per scoprire unicamente le condizioni dell’orecchio del concorrente, beh… un po’ mi infastidisce. Ma in fin dei conti il giovane sardo è famoso, ahimè, solo ed unicamente per il sequestro di cui è stato vittima e per lo stampo particolarmente crudele che ha contraddistinto la sua prigonia.
Diciamo che è questione di contesto sbagliato perchè è innegabile, oltre che naturale, che la curiosità nei confronti di un personaggio che è stato per mesi sulle prime pagine dei giornali sia forte, ma al tempo stesso sono biasimabili i nuovi standard televisivi che impongono di effettuare scelte come quella di cui parliamo.
1. Raffaele ha scritto:
28 luglio 2008 alle 03:59