2
marzo

Noi, il regista Luca Ribuoli: «Fare un adattamento è una cosa difficilissima, ma se aggancerete i personaggi del nostro This is Us, sarà impossibile mollarli»

Il cast di Noi

Il cast di Noi

Rai Fiction e Cattleya si sono assunte un grosso rischio, decidendo di mettere mano ad una serie cult del panorama moderno come This is Us e farne una versione italiana. E ne sono consapevoli, anche in modo alquanto audace e fiero. Noi andrà in onda per sei prime serate a partire da domenica 6 marzo e dall’incontro con la stampa che si è svolto questa mattina è emerso che il confronto con l’originale non spaventa tutti: per la direttrice di Rai Fiction Maria Pia Ammiratila nostra versione di questo family drama troverà consensi anche all’estero [...] sfatiamo la mitologia dei paesi stranieri che tirano la volata e noi dietro” mentre per il produttore Riccardo Tozzi l‘italianizzazione è stata fatta in un modo molto profondo nella scrittura e da spettatore affezionato di This is Us mi commuovo di più guardando Noi perchè mi è più vicina nei fatti storici. [...] Le serie italiane spesso hanno una regia migliore di quelle straniere e questo è il caso. Parole forti, che creano enorme aspettativa.

I fan di This is Us sono tanti, fuori e a quanto pare anche dentro il cast tecnico e artistico di Noi. Il Vice Direttore di Rai Fiction Ivan Carlei ha ammesso il grande entusiasmo dinanzi alla proposta di realizzare questo adattamento perchè “eravamo tutti innamorati di This is Us, un progetto con un meccanismo ad orologeria che non era semplice trasportare da noi” e più di tutti, a sentire il peso del confronto con l’originale sono stati i due protagonisti principali, Aurora Ruffino e Lino Guanciale: interpretano Rebecca e Pietro Peirò, i corrispettivi di Rebecca e Jack Person e per l’attrice torinese si è trattato di calarsi in quella che ha definito addirittura la sua serie preferita.

“Prima di fare il provino ero una fan della serie e quando mi hanno presa non ci potevo credere. Una felicità immensa che si è trasformata in panico, avevo paura di non essere adatta, era un ruolo difficile, importante. Tutto si è risolto quando ho smesso di pensare alla serie americana, ho pensato che ci sono grandi classici che continuano ad essere proposti al cinema o a teatro, quindi questa sarà la nostra versione della storia. Spero che il pubblico riesca a separare la versione americana dalla nostra, che possa dimenticarla per abbracciarci”

Stesso discorso che ha fatto Lino Guanciale, collega impeccabile e “generoso” per la Ruffino, che all’inizio non era sicuro di voler prendere parte a questo progetto e ha cambiato idea grazie all’aiuto dello sceneggiatore Sandro Petraglia.

“Mi sono deciso ad entrare in questo progetto dopo una chiacchierata con Sandro, che mi ha spiegato in che direzione stava andando la versione italiana. Tutto sommato io mi sento sempre inadeguato ai personaggi, è una costante. [...] Tutto è stato fatto con grandissima onestà e sincerità, dal regista a noi, abbiamo cercato di difenderci in ogni modo dalla retorica. Volevamo che fosse un racconto quanto più possibile inclusivo, in cui gli italiani si potessero riconoscere. [...]Pietro ha la capacità di dedicarsi totalmente a un progetto che gli cambierà la vita, ovvero creare una famiglia con la persona che ama. Una cosa semplice, una purezza di intenti che hanno avuto i miei nonni, i miei genitori e che ho anche io”

La vita dei loro personaggi sarà raccontata attraverso importanti salti temporali: per la Ruffino ha significato quasi interpretare quattro donne diverse. Nonché confrontarsi con le gioie e i dolori della maternità e se “dopo un paio di mesi dall’inizio delle riprese ho avuto un rifiuto per la maternità dentro di me, dopo aver lavorato con i figli di tutte le età, è riaffiorato ancora più forte il desiderio di diventare madre“.

In questa storia familiare così articolata ed importante, un peso fondamentale ce l’hanno proprio i “fantastici tre” figli dei Peirò, ovvero Cate, Claudio e Daniele. I loro tre interpreti Claudia Marsicano, Dario Aita Livio Kone hanno stretto un legame importante e la sensazione, tra lacrime di commozione sfuggite nel ricordare alcuni momenti del set, è che nel gruppo di lavoro si sia creata davvero una sorta di famiglia, guidata da un regista empatico e molto sensibile qual è Luca Ribuoli. Questo il suo commento:

“Per me è stato complesso lavorare sul cast. Quando sono arrivato le sceneggiature già c’erano, ho potuto immergermi in un copione del quale potevo fidarmi. L’adattamento è una cosa difficilissima, più difficile che fare una serie originale, è una salita pazzesca. Gli scrittori hanno avuto l’approccio giusto: hanno rispettato il lavoro originale, non c’è mai stata la pretesa di fare qualcosa di diverso o migliore. Se ci sarà la voglia di agganciarsi a questi personaggi, sarà impossibile mollarli”

Noi: la trama

Tutto ha inizio nel 1984, a Torino. È il compleanno di Pietro. Rebecca, che aspetta tre gemelli, comincia ad avere le doglie. È un parto difficile, uno dei gemelli non ce la fa e Pietro, che ha promesso a se stesso e a sua moglie che da quell’ospedale usciranno con tre bambini, prende la decisione che cambierà il corso delle loro vite: adottare Daniele, un neonato nero, che qualcuno ha abbandonato fuori da una caserma dei pompieri e crescerlo come gemello di Claudio e Caterina.

E così, nel passato, la serie seguirà Pietro e Rebecca neo-genitori nel difficile compito di crescere tre neonati, poi tre bambini e infine tre adolescenti. Di episodio in episodio, li scoprirà sempre più in bilico e divisi tra l’amore per la famiglia e il bisogno di non sacrificare i propri sogni e le proprie ambizioni.

Nel presente Claudio, Caterina e Daniele cercano la propria strada: Daniele, marito e padre felice e uomo di successo, decide di cercare il proprio padre biologico; Claudio lascia una carriera ormai consolidata come attore televisivo per scoprire il proprio talento teatrale, mentre Caterina, stanca di lottare contro i suoi problemi di peso, ascolta il consiglio del fratello e decide di affrontarli per ritrovare fiducia in se stessa. Ciascuno di loro si troverà di fronte ai dolori e ai segreti che non ha voluto o potuto affrontare fino a quel momento, scoprendosi vulnerabile e insieme più forte di quello che credeva.

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