Mahmood e Blanco sono arrivati al Festival di Sanremo 2022 da favoriti, ma “chi è favorito non vince mai“, dice convinto il più giovane dei due. Eppure stanno riscuotendo un successo clamoroso, che non si aspettavano e che li mette quasi a disagio, perchè in gara con loro ci sono artisti che stimano e di cui sono fan. Due ragazzi che si presentano sul palco con grande forza e personalità, ma mettono al primo posto il rispetto per questa manifestazione, conservando una capacità di stupirsi che stupisce. Ecco cosa hanno detto questa mattina Alessandro Mahmoud e Riccardo Fabbriconi all’incontro con noi giornalisti.

“Questo Sanremo è pieno di alti e bassi e anche di energia perchè ci sono successe cose che non avremmo mai immaginato, come il pezzo che è entrato nella global, siamo un po’ sotto shock. Realizzeremo quando torneremo a casa. Io sono molto felice, perchè quest’esperienza con Ricky mi sta insegnando un sacco di cose, come stare sul palco, essere un po’ più imprevedibile del solito”.

Appare incredulo, Mahmood, che ieri sera prima di salire sul palco ha avuto una congestione, è stato male fisicamente per un colpo di freddo, colpa forse della giacca troppo corta. Per fortuna a sostenerlo c’è Blanco, felice di aver baciato Amadeus e senza peli sulla lingua, come del resto ci si può aspettare da un ragazzo della sua età:

“Venire con Ale mi ha dato molta più tranquillità, se fossi venuto da solo non l’avrei avuta. [...] Qui è tutto molto veloce, non hai più venti minuti per cagare (Mahmood ride, ndDM). Noi siamo tranquilli, non ci aspettiamo niente, speriamo di non deludere chi ci segue e ci ha dato tutto. [...] Quando il pubblico italiano supporta così tanto si possono fare tante cose”.

E promette una sorpresa, senza fornire dettagli. Quanto al secondo posto nella serata delle cover, ne sono ben felici: de Il Cielo in una Stanza hanno fornito una versione molto simile all’originale perchè “se uno cambia un pezzo clamoroso di Gino Paoli non ha capito un caz**o” dice Blanco, e l’apprezzamento dell’artista a mezzo stampa lascia Mahmood senza parole. Il trionfo di Morandi e Jovanotti nella serata delle cover, gli sembra più che giusto:

“Hanno spaccato, sono due mostri sacri. Pensare che a Gianni Morandi serve una mano per vincere è una cazzata. Tra loro si è creata una magia, ha vinto l’esibizione perchè è stata veramente figa”

Infine, un commento generale di Mahmood sulla loro venuta al Festival e uno specifico sui personaggi che li hanno colpiti di più.

“Noi non siamo andati a Sanremo pensando di essere umili. Nei nostri repertori c’è un po’ tutto, è una conseguenza del nostro modo di fare musica. Brividi è un altro lato nostro ma non è che ci siamo snaturati per andare a Sanremo. [...] Fiorello è una certezza ma ne abbiamo altre. Per Ricky Gianni Morandi, io ho un debole per Massimo Ranieri e mi è piaciuta un sacco Drusilla: credo che servano più personalità del genere su quel palco, danno qualcosa che non è scontato, possono aprire menti”.

L’ANATEMA DI ORIETTA BERTI SU BLANCO

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