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gennaio
Sanremo 2022: undici telecamere e riprese dall’interno dell’Orchestra. Le novità della regia di Stefano Vicario

Festival di Sanremo 2022 - Regia Video
Saranno undici i punti di vista offerti ai telespettatori al Festival di Sanremo 2022. Undici telecamere con le quali verrà raccontato lo spettacolo e che quest’anno porteranno due principali novità: la prima è l’utilizzo del carrello per inquadrare meglio il pubblico, di ritorno dopo l’assenza della passata edizione, mentre la seconda sono le riprese dall’interno dell’Orchestra. A spiegare tutti i dettagli è il regista Stefano Vicario, alla sua settima volta alla kermesse e alla terza consecutiva insieme ad Amadeus.
“Quest’anno vorrei riuscire a far una regia “opportunista”. Nulla di standard, nulla di troppo provato, ma – d’accordo con Amadeus - una ripresa che lavori sul sentimento che suscita ciò che accade sul palco dell’Ariston e in teatro, dove torna il pubblico. Mi piace pensare di poter sottolineare, finalmente, la ‘presenza’ e per farlo per la prima volta userò un carrello per la ripresa in grado di muoversi in uno spazio di quaranta metri. Una misura importante che servirà a sottolineare il controcampo, la visuale “altra” della relazione con il pubblico presente”
Le difficoltà saranno dunque sfruttate a proprio vantaggio, A partire dal necessario distanziamento tra gli orchestrali, che permetterà di intrufolarsi tra loro attraverso il gimbal, uno strumento che permette di ridurre o eliminare le vibrazioni e stabilizzare il video grazie a un sistema di rilevamento e contrasto dei movimenti indesiderati che si basa su sensori e motori avanzati.
“La disposizione dell’orchestra, con maggiore spazio tra i musicisti mi darà la possibilità di sperimentare un’altra cosa: la ripresa da “dentro” l’orchestra stessa, un luogo finora sempre impenetrabile, e che quest’anno mi consentirà varchi visuali del tutto nuovi. E, per questo, sarà utilissimo l’impiego del supporto giroscopico del gimbal con ottiche fotografiche molto versatili che consentono movimenti molto fluidi e sono ideali per la ripresa sullo stretto. Per il palco invece tornerà la doppia telecamera montata sullo steady, che lo scorso anno ci ha dato delle belle opportunità di racconto”
Il pubblico a casa, dunque, vivrà l’Ariston molto più che in passato e la sua attenzione sarà mantenuta viva con ogni mezzo a disposizione.
“In uno spettacolo così lungo l’usura dell’immagine è sempre in agguato e allora cercherò di modulare la ripresa in base a quanto accade di volta in volta. Una regia ‘flessibile’, per la quale so di poter contare su una straordinaria squadra Rai. E’ un lavoro estenuante, ma quando esci da un evento come Sanremo diventi ‘parente’ di tutti quelli con cui hai lavorato e non te lo dimentichi per tutta la vita”.


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