Milly Carlucci ha svelato e mostrato le dodici maschere della terza edizione de Il Cantante Mascherato, e a questo punto temiamo che la sigla del programma possa non essere più Who Are You dei The Who, quanto Nella Vecchia Fattoria: ben undici sono animali, come del resto già avvenuto nelle precedenti edizioni e in barba alle ben più varie proposte delle versioni straniere.
Fatta eccezione per l’esoterico SoleLuna, quest’anno la giuria – della quale non è ancora stato svelato il nome del quarto giudice che affiancherà Flavio Insinna, Francesco Facchinetti e Caterina Balivo – dovrà valutare le esibizioni di Aquila, Camaleonte, Cavalluccio Marino, Gallina, Lumaca, Medusa, Pastore Maremmano, Pesce Rosso, Pinguino, Volpe e Drago. Il quale è sì una creatura mitologica, ma annoverabile in qualche modo tra gli animali (come l’amico Unicorno della prima edizione).
Nelle due precedenti edizioni, “fuori categoria” ci sono stati solo Angelo, Mostro e Baby Alieno e questo per una precisa scelta artistica: per Carlucci e co. gli animali sarebbero più umanizzabili. Ma a noi non sembrerebbe, ripensando ai vari The Masked Singer: di quello americano, per esempio, sono state già prodotte sei edizioni e, oltre ai vari cani, gatti, conigli, leoni e polipi, ci sono stati personaggi nascosti sotto mastodontici costumi a forma di credibili e “umanissimi” Uovo, Ananas, Scheletro, Gelato, Albero, Robot, Tacos, Sole, Broccolo, Popcorn, Labbra, Matrioska, Pallone e Cupcake.
Nelle cinque edizioni tedesche sono comparsi una Dea, l’Astronauta, una Palla di pelo, Anubi, un’Eroina e il Chili; nelle due spagnole il Girasole (era Al Bano), Banana, Cactus e perfino una Bambina; nelle tre inglesi Vichingo, Margherita, Salsiccia, Orologio, Arlecchino; nelle due austriache lo Yeti, l‘Uva e lo Gnocco, mentre in Portogallo ha cantato anche un Hotdog. Tutto ciò tralasciando il format originale coreano, in onda dal 2015 con una miriade di proposte fantasiose, benchè più elementari nella messa in scena rispetto alle altre.
Sarebbe ora di spezzare la monotonia e cogliere appieno le peculiarità del format che sullo “strambo” ha fatto la sua fortuna nel mondo.