Pure Sergio Mattarella si è stufato della minoranza rumorosa no-vax e dei media che a essa danno ampio risalto. Nel suo recentissimo discorso in occasione dello scambio di auguri con i rappresentanti delle Istituzioni, il Presidente della Repubblica non ha potuto fare a meno di citare l’attuale situazione pandemica, riservando una chiosa polemica alla sovraesposizione che i mezzi d’informazione offrono alle “poche eccezioni” di chi rifiuta la scienza.
Chissà che il capo dello Stato non si riferisse proprio ai dibattiti televisivi, diventati ormai uno spazio in cui la figura del no-vax è persino codificata. Accolta come necessaria. Così, al virologo di turno viene affiancato un attivista contrario al vaccino e la rissa è assicurata. A ciò si aggiunge una narrazione che tende a descrivere il Paese come in preda a pericolosi rigurgiti anti-scientifici; la realtà piuttosto ci dice che tali fenomeni deleteri esistono, sì, ma sono per fortuna circoscritti.
“La prima difesa dal virus è stata la fiducia della stragrande maggioranza degli italiani nella scienza, nella medicina. Vi si è affiancata quella nelle istituzioni, con la sostanziale, ordinata adesione a quanto indicato nelle varie fasi dell’emergenza dai responsabili, ai diversi livelli“
ha premesso Mattarella, che poco prima aveva richiamato alla “prudenza” e alla “responsabilità”. Poi la bacchettata sui no-scienza:
“Le poche eccezioni, alle quali è stato forse dato uno sproporzionato risalto mediatico, non scalfiscono in alcun modo l’esemplare condotta della quasi totalità degli italiani“.
L’uomo del Colle ha detto no. No all’eccessiva rappresentazione di una realtà minoritaria ma chiassosa. Una vera e propria strigliata a chi, nelle ultime settimane, aveva rivendicato la necessità di dare spazio in tv anche alle posizioni più estreme e – aggiungiamo – folkloristiche. Cosa ben diversa dal legittimo dovere di cronaca.
Alle parole di Mattarella hanno fatto poi eco quelle della Presidente del Senato, Elisabetta Casellati, che ha individuato nella campagna vaccinale l’unica strada per uscire dall’emergenza pandemica.
“Alla fine di questo anno dobbiamo essere orgogliosi della nostra risposta alla pandemia: purtroppo la crisi è lunga e intermittente. In questa fase le istituzioni hanno un’accresciuta responsabilità verso i cittadini. Bisogna superare l’emergenza e stabilizzare la crescita economica. Entrambe le priorità trovano risposta nella campagna vaccinale“
ha affermato la seconda carica dello Stato.
1. Paolo ha scritto:
21 dicembre 2021 alle 12:56