Il suo enorme successo se lo merita tutto. Perchè è originale, grintosa, divertente e tanto geniale nel portare avanti le sue indagini quanto incapace nei rapporti interpersonali, che non sa coltivare a causa del suo brutto carattere. Imma Tataranni è forse il personaggio più forte che Rai Fiction abbia partorito negli ultimi anni e questa sera saluterà già il pubblico con l’ultimo dei quattro nuovi episodi della seconda stagione. Ma non c’è da temere, perchè altrettanti sono già pronti e arriveranno in tv nel 2022.
La scelta dell’azienda pubblica è stata quella di centellinare questo prodotto validissimo, per godere dei suoi benefici più a lungo. Quindi, dopo appena tre settimane di messa in onda (a causa della doppietta di ieri e oggi) il Sostituto Procuratore si congederà già dal pubblico, lasciando ovviamente qualcosa in sospeso, che sarà recuperato nelle restanti puntate.
Se il processo Romaniello, il caso più importante al quale la Tataranni si è dedicata da quando la conosciamo, troverà nell’epilogo della quarta puntata di questa sera un suo completamento, le vicende private della donna resteranno ben ingarbugliate, perchè il suo legame mai esploso ma già chiuso con Calogiuri rischierà di venire fuori rovinando la sua vita con Pietro. Già in crisi per tutte le rinunce e i problemi che l’impegnativo lavoro di Imma impone alla famiglia.
Ed è proprio l’ambivalenza che rende interessante il personaggio. Quel suo muoversi dagli ideali più puri e dall’onestà mentale e manifesta ai passi falsi più sciocchi, mettendo in luce la debolezza e la fragilità che si nascondono dietro una corazza massiccia, fatta di spigolosità caratteriali ma anche di look eccessivi che sembrano scelti proprio per mettere le mani avanti, farsi coraggio, osare e gridare a tutti: io non ho paura né di voi né del vostro giudizio.
L’unico giudizio che Imma teme è il suo e questo ne fa l’eroina imperfetta che il pubblico ha giudicato con una media di share del 24% nelle puntate già trasmesse. Al di là dell’ottima scrittura del personaggio, il merito è dell’insieme, dalla regia alla scenografia naturale di Matera, alle storie articolate, all‘ironia messa in scena e agli attori tutti, partendo da Vanessa Scalera e Massimiliano Gallo per arrivare a Carlo Buccirosso, Alessio Lapice e tutti i comprimari.
1. Marco3.0 ha scritto:
10 novembre 2021 alle 13:22