Mauro Corona colpito da fuoco amico a causa di una mezza gaffe (che forse non era nemmeno tale). Durante il consueto intervento in diretta con Bianca Berlinguer, su Rai3, lo scrittore è stato invitato ad esprimersi sulla scelta della rivista Playboy di mettere un “coniglietto” gay in copertina. Le sue parole, però, hanno suscitato qualche malumore e sono diventate motivo di polemica.
Commentando la notizia dell’influencer Bretman Rock in copertina sulla popolare rivista, Corona ha detto:
“Può essere un segno importante, sicuramente avevano bisogno di vendere qualche copia in più e quindi hanno detto: ‘Scardiniamo l’usanza, la logica eterna di questo giornale’. E hanno messo un uomo. Poi aggiungere gay o no… è qui forse l’offesa. Perché non hanno messo uno normale, hanno detto che era gay, quindi una donna. Pur di vendere, cosa non si fa!“.
Le parole dello scrittore, per alcuni passaggi, hanno suscitato attenzione e discussione sui social. Alcuni infatti le hanno interpretate come offensive. E, proprio su Twitter, il conduttore di Agorà Extra (Rai3) Senio Bonini ha commentato con severità quanto appena ascoltato in tv.
“Mauro Corona a Cartabianca sul coniglietto di Playboy: “non è che hanno messo uno NORMALE…”. Ecco. Quest’omofobia strisciante e inconsapevole è l’unica anormalità, vergognoso. #tv #stopomofobia“.
Mauro Corona a Cartabianca sul #coniglietto di #Playboy: “non è che hanno messo uno NORMALE…”. Ecco. Quest’omofobia strisciante e inconsapevole è l’unica anormalità, vergognoso. #tv #stopomofobia
— Senio Bonini (@seniobonini) October 12, 2021
In realtà, l’impressione è che Corona si sia solo incartato nell’esprimere un concetto nelle intenzioni inclusivo. Al contempo, va detto che lo scrittore avrebbe potuto utilizzare parole più chiare e inequivocabili, o quanto meno precisare le sue intenzioni non offensive. Certe espressioni, come quelle ascoltate, hanno in sé il forte rischio di venire travisate e di risultare irrispettose per un certo pubblico.
Di seguito, in ogni caso, lo stesso scrittore è stato invitato a commentare il caso delle minacce ad una coppia gay di Torino (insultata come “il cancro del condominio“) e sul tema non ha avuto tentennamenti.
“Questa è la cartina di tornasole della società di oggi. Un tempo avevano più paura ad esprimersi questi giudicatori, questi puntatori di dito (…) Questa è la cultura che abbiamo, che non è progredita. Siamo dei talebani in miniatura, c’è un talebanismo nelle nostre anime! Aiutate questa gente. Il cancro di che? Io vorrei vedere questi che maltrattano la coppia di ragazzi cosa fanno al chiuso, tra i loro muri…“
ha dichiarato Corona. Difficile, dunque, crede che lo scrittore avesse davvero voluto esprimere concetti omofobi. A maggior ragione sapendo di essere un osservato speciale dopo il suo non facile rientro in Rai.