A luglio Pier Silvio Berlusconi lo annunciava in esclusiva a Mediaset. Ora Pierluigi Pardo l’esclusiva ce l’ha, ma con DAZN. In mezzo una diatriba che ha spinto l’azienda di Cologno a fargli causa per il “grave inadempimento delle intese di collaborazione esclusiva raggiunte”. Ora, però, parla per la prima volta il diretto interessato, che smentisce categoricamente ogni tipo di accordo con il Biscione:
“In estate non c’è stato con Mediaset nessun contratto firmato e nemmeno accettato informalmente. Avrei voluto continuare a lavorare anche per DAZN come avevo fatto negli anni precedenti, anche perché si trattava di due progetti diversi, uno la Champions/Coppa Italia, l’altro per la Serie A, senza alcuna conflittualità da una parte e dall’altra. Mi aspettavo il via libera da Mediaset, ma non è mai arrivato. Avere comunque due aziende così importanti che ti vogliono è una bella soddisfazione”
dichiara Pardo al Foglio. La delusione c’è, ma – almeno pubblicamente – niente rancore né astio. Al suo posto è arrivato Riccardo Trevisani (“Un amico, ci siamo sentiti. Ottima scelta”, dice) e lui guarda avanti, senza dimenticare gli anni trascorsi a Mediaset:
“E’ stata un’esperienza bellissima. Ho lavorato per 11 anni in un ambiente speciale. Sono grato delle opportunità che mi sono state date. Penso di essermela cavata bene, ma so anche di aver goduto di libertà e fiducia da parte dell’editore (almeno fino a questa estate, ndDM). Cosa niente affatto scontata. Ho conosciuto persone straordinarie e continuerò a voler bene a questa azienda”.
Il presente si chiama DAZN, che trasmetterà tutto il campionato di Serie A per le prossime tre stagioni. Pardo è una delle voci di punta della piattaforma streaming, che per la prima giornata lo vedrà impegnato in una “doppietta” (oggi farà la telecronaca di Inter-Genoa, domani di Napoli-Venezia):
“Siamo pronti, tutto il mondo sta andando in questa direzione. E mi piace pensare che il calcio possa contribuire alla digitalizzazione del paese… DAZN è bella perché è giovane ed entusiasta, flessibile e accessibile. Tre anni fa molti non sapevano come pronunciare quelle quattro lettere, adesso siamo chiamati a una grande sfida“.
Sperando, chissà, di riavere una trasmissione tutta sua, come era Tiki Taka:
“In futuro mi piacerebbe tornare a condurre un programma di calcio che sia leggero ma parli di pallone. Qualche idea c’è”.
1. Tristan ha scritto:
21 agosto 2021 alle 19:33