
15
luglio
Rai, ok del Cdm a Carlo Fuortes e Marinella Soldi (che però rischia in Vigilanza)

Marinella Soldi
In Rai la linea Draghi avanza. Passo dopo passo, come previsto. Il Consiglio dei ministri, a quanto si apprende da fonti dell’esecutivo, ha infatti dato l’ok alle nomine di Carlo Fuortes e Marinella Soldi per i ruoli di AD e Presidente Rai. L’indicazione è formalmente arrivata dal ministro dell’Economia Daniele Franco, in accordo chiaramente con il premier, che sui nomi dei nuovi vertici di Viale Mazzini ha spiazzato le forze politiche, dribblando i tavoli di confronto dei partiti.
Il match, anche per l’ex banchiere, non è però chiuso del tutto. Manca ancora la ratifica da parte della Vigilanza Rai (composta proprio dai rappresentati dei partiti), dove Marinella Soldi rischia di non avere i due terzi dei voti necessari ad ottenere l’incarico. Attorno al nome della top manager, infatti, proprio nelle ultime ore si sono addensate le critiche del centrodestra e dei Cinquestelle, attivate dalla recente indagine per finanziamento illecito e false fatturazioni che ha colpito Matteo Renzi e Lucio Presta in riferimento alla realizzazione del documentario “Firenze secondo me”. Secondo i detrattori di palazzo, fu proprio Marinella Soldi, ex Ceo di Discovery Italia, a trattare l’acquisto del documentario renziano. Una circostanza, che la diretta interessata ha però smentito:
“Ribadisco che la decisione, la negoziazione dei diritti ed ogni atto propedeutico alla realizzazione del documentario sono estranei alla mia persona, in quanto verificatesi successivamente alla mia uscita dal Gruppo Discovery, effettiva dal 1 ottobre 2018“
ha precisato la stessa Soldi in una rettifica inviata a Repubblica. In Vigilanza, la top manager potrebbe ancora farcela, ma anche in quella sede bisognerà stare attenti ai “franchi tiratori”. Sempre secondo Repubblica, se la Soldi venisse fermata dalla Bicamerale, Forza Italia sarebbe pronta a promuovere per la Presidenza Rai Simona Agnes, già eletta dalla Camera come nuova consigliera d’amministrazione.
Non sarebbe però la prima volta che i partiti fanno i conti senza l’oste – alias Mario Draghi – che invece sembra intenzionato ad ottenere il risultato prefissatosi. L’ex banchiere, del resto, di Soldi se ne intende. Intanto, proprio sulla Rai il centrodestra sta attraversando forti turbolenze, dopo l’assenza di rappresentanti di Fratelli d’Italia nel nuovo CdA. Una situazione che Giorgia Meloni e i suoi reputano come un’ostilità da parte degli alleati.
“Non è mai accaduto che l’opposizione venga esclusa da tutti gli organi di garanzia. Quanto accaduto per la Rai non ha precedenti. Questo richiede l’intervento di Mattarella e della sua moral suasion e di Draghi che speriamo non faccia come Ponzio Pilato. Se qualcuno vuole affossare il centro destra lo dica chiaramente. Salvini? Non faccio nomi di persone o di partiti ma se per salvare questo governo si vuole impedire agli italiani di tornare al voto noi non ci siamo“
ha tuonato Ignazio La Russa (Fdi) in una conferenza stampa convocata per denunciare l’esclusione del partito meloniano dalla Rai.


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