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luglio

Raffaella Carrà: le sigle televisive della sua carriera – Video

Raffaella Carrà - Tuca Tuca

Raffaella Carrà - Tuca Tuca

Nel corso della sua lunga attività artistica a 360°, Raffaella Carrà, venuta a mancare lo scorso 5 luglio, ha lanciato all’interno dei suoi show tante sigle che, ancora oggi, sono iconiche e conosciute in mezzo mondo. Ricordiamo quindi alcune tra le più significative della sua carriera.

Ma che musica maestro

Era il 1970 quando la Carrà, per la sigla di Canzonissima presentata insieme a Corrado, lanciava la celebre Ma che musica Maestro, scritta insieme a Sergio Paolini, Franco Pisano e Stelio Silvestri. Un successo commerciale, che all’epoca arrivò al secondo posto della classifica, di cui Raffaella curò anche la coreografia per il programma. Dalla canzone fu tratto anche un Musicarello di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia.

Chissà Se Va

L’anno successivo, sempre come sigla di Canzonissima, la conduttrice ha lanciato Chissà Se Va, scritta con Castellano e Pipolo e Franco Pisano. L’edizione, condotta ancora una volta da Corrado e Carrà, si rivela un vero e proprio successo. Chissà Se Va si piazza così al secondo posto dei singoli più venduti in Italia. Una coreografia che è diventata famosa anche per il look sfoggiato dalla Carrà, che aveva indosso un top psichedelico e un pantalone aderente che risaltava le sue forme.

Maga Maghella

Canzonissima 1971 aveva al suo interno anche uno spazio dedicato ai bambini più piccoli, dove la Carrà eseguiva l’infrasigla Maga Maghella. In questo momento specifico della trasmissione, Raffaella dava vita al personaggio omonimo, una maga che si dilettava nella lettura dell’oroscopo.

Tuca Tuca

Anche se non si tratta di una vera e propria sigla, l’edizione 1971 di Canzonissima ha lanciato un altro dei brani più conosciuti di Raffaella Carrà: nel corso della sesta puntata del programma, la bolognese ha presentato al pubblico Tuca Tuca, scritto da Gianni Boncompagni per il testo e da Franco Pisano per la musica, oltre che arrangiato nell’edizione discografica da Paolo Ormi. Il celebre balletto è stato ideato da Don Lurio insieme al ballerino e coreografo Enzo Paolo Turchi, che lo ha eseguito in trasmissione con la Carrà. Il brano ha raggiunto la quarta posizione della classifica italiana.

Felicità Tà Tà

Tre anni più tardi, nel 1974, Raffaella ha presentato, sempre nel corso di Canzonissima, la sigla Felicità Tà tà, scritto da Gianni Boncompagni, Dino Verde, Paolo Ormi e con una coreografia di Don Lurio. Del brano esiste anche una versione spagnola.

Forte, Forte, Forte

Nel 1976, Raffaella Carrà canta Forte, Forte, Forte la sigla del programma radiofonico Gran Varietà, scritta da Cristiano Malgioglio. Il brano, remixato da Bob Sinclair, ha avuto poi un nuovo exploit nel 2015, anno in cui è stato utilizzato come sigla del talent show Forte forte forte, sempre condotto dalla Carrà e in onda su Rai 1 a gennaio dello stesso anno.

Tanti Auguri

Tanti Auguri era la sigla di Ma che sera, programma di Rai1 girato nel parco tematico dell’Italia in miniatura. Il testo, scritto nel 1978 da Gianni Boncompagni e Daniele Pace su musica di Paolo Ormi, descrive i costumi di una donna libera e indipendente, esaltando il sesso in tutte le sue forme, “in campagna ed in città“. Celebre il verso “Com’è bello far l’amore da Trieste in giù“.

Ballo Ballo

E’ il 1982 quando, sul palco di Fantastico, Raffaella esegue Ballo Ballo, con la firma di Gianni Boncompagni e Franco Bracardi e gli arrangiamenti di Danilo Vaona. Divenne presto un grande successo, toccando la terza posizione dei singoli all’inizio del 1983.

Fatalità

E’ il 1983, anno d’esordio di Pronto, Raffaella?, programma del mezzogiorno di Rai1. Per la sigla di apertura si sceglie quindi di puntare su Fatalità, che aveva tra i suoi autori anche Giancarlo Magalli, oltre che Gianni Boncompagni e Gianni Belfiore. Nel 1984, il brano ha vinto il Telegatto come Miglior Sigla.

Que Dolor

Seconda sigla del programma del mezzogiorno Pronto, Raffaella?, Que Dolor è stata scritta nel 1984 da Ballesteros, Pace, Divaona e Gastaldo. La versione spagnola venne pubblicata su singolo, inizialmente per il mercato estero, ma dato il successo ottenutom come sigla, venne distribuita anche in Italia. Ha raggiunto la 21esima posizione della classifica.

Fidati

Il supershow Buonasera Raffaella, una sorta di versione in prime time di Pronto, Raffaella?, è stato trasmesso dalla Rai tra il 1985 e il 1986. Anche in questo caso, la conduttrice si cimentava in una sigla iniziale, che si intitolava Fidati. La sigla di chiusura era invece Bellissimo.

Voglio Tutto, soprattutto te

Nel 1989, Raffaella Carrà condusse il suo secondo show su Canale 5. Era Il Principe Azzurro, la sigla “metà live action metà cartone” era un brano scritto da Cristiano Malgioglio.

Carramba, che sorpresa!

Nel 1995 parte su Rai1 uno degli ultimi successi televisivi di Raffaella Carrà: Carramba, che sorpresa!, Dalla seconda puntata dello show, la sigla presentava infatti un montaggio di alcuni momenti significativi dell’appuntamento precedente.

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1 Commento dei lettori »

1. aleimpe ha scritto:

8 luglio 2021 alle 21:42

Secondo me la miglior Raffaella è quella di fine anni ‘70-anni ‘80 (cioè da “Ma che sera” del 1978 fino al 1990)

In “Ma che Sera!” del 1978 escono successoni come “Tanti Auguri”, “Fiesta” e tanti altri…..



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