Alessandro Cattelan è pronto al salto da Sky alla Rai, dove in autunno sarà al timone del nuovo show di Rai 1 Da Grande. Saranno soltanto due puntate (“le stiamo costruendo come eventi, poi chissà”, spiega), di uno spettacolo che promette di portare una ventata di novità – “come il goccio di grappa nel caffè” – sulla rete ammiraglia pubblica:
“Sarà uno show dove si canta, si balla, ci si traveste, ci si diverte, si parla, magari si solleva anche un pensiero. Vogliamo essere come il goccio di grappa nel caffè, che ti rende un po’ alticcio e ti porta a far qualcosa oltre il solito perché sei a tuo agio”
ha dichiarato a Repubblica. Cattelan è entusiasta, anche perché – dice – ha trovato in Rai la stessa libertà di “manovra” che ha avuto in Sky, dove però per dieci anni è stato soprattutto imprigionato nei meccanismi di X Factor, ritagliandosi qualche “distrazione” con E poi c’è Cattelan. Da Grande, in tal senso, rappresenta un’importante occasione per mettersi realmente alla prova:
“Finora ho trovato altrettante libertà che a Sky. I dirigenti Rai mi hanno cercato perché facessi quel che so fare senza snaturarmi, e proprio per portare in Rai un certo pubblico. E voglio anche mettermi un po’ alla prova, magari anche stare scomodo dopo anni in una comfort zone che mi ha fatto crescere senza traumi”.
Sul Festival di Sanremo, che negli ultimi anni l’ha visto spesso accostato – anche a sproposito – alla conduzione, mette le mani avanti senza nascondere l’ambizione di calcare il palco del Teatro Ariston:
“Farei pochissimi ascolti, perché porterei solo gente che piace a me: Salmo, Fabri Fibra, I Cani, Madame, ma anche Tozzi e Zucchero. Oppure vorrei farlo come ingranaggio di un meccanismo, avendo con me solo donne, come Antonella Clerici, Sara Gama, Chiara Ferragni. Chissà”.
A Sanremo, si è aggiunto di recente anche l’Eurovision Song Contest, che dopo la vittoria dei Maneskin – che lui ha visto crescere a X Factor – nel 2022 si terrà in Italia. Si dice onorato che si faccia il suo nome perché “vuol dire che ho lavorato bene“. Di sicuro c’è che, oltre allo show Da Grande, avrà l’impegno con Netflix, dove sarà autore e protagonista di Alessandro Cattelan: Una Semplice Domanda, docuserie in otto puntate:
“Tutto nasce da una domanda di mia figlia Nina: “Papà, cos’è la felicità?”. Beh non lo so, malgrado abbia le carte in regola per essere felice. E ho fatto passare la domanda attraverso il mio cervello bacato. Stiamo cercando storie per prendere in modo laterale la più grande questione della storia dell’umanità. Lavorare per due canali diversi? Sa, le esclusive sono come il posto fisso, la sicurezza economica. Chiuso con Sky ho avuto la gioia di ricevere solo offerte personali, cioè di portare idee in cui fossi me stesso”.