La Serie A 2021/22 va incontro ad una vera e propria rivoluzione in TV. Non solo il campionato di calcio sarà visibile per la prima volta interamente su una piattaforma streaming, ma ad ogni giornata le dieci partite potrebbero giocarsi in dieci orari diversi. E’ la clamorosa ipotesi avanzata da DAZN, che sarà il tema caldo dell’assemblea di Lega lunedì prossimo (7 giugno).
L’intenzione è di spalmare la giornata di campionato in modo che non ci siano partite in contemporanea. Si va dai quattro appuntamenti del sabato, che prevedono match alle ore 14.30, 16.30, 18.30 e 20.45, ai cinque della domenica, con incontri alle 12.30, 14.30, 16.30, 18.30 e 20.45, fino al posticipo del lunedì alle 20.45. Insomma, si gioca a tutte le ore o quasi.
Uno spezzatino senza precedenti che DAZN propone per evitare possibili blackout di traffico sulla rete, che già in diverse occasioni ha manifestato problematiche e che con il sovraccarico di partite e collegamenti in contemporanea potrebbe soffrire ulteriormente. Considerando che il servizio – dal 1° luglio – andrà a costare 29,99 euro al mese (rispetto ai 9,99 euro attuali), DAZN non può certo permettersi interruzioni durante la diretta delle partite.
Tra le reazioni, spicca quella di Riccardo Cucchi, per anni voce storica in radio di Tutto il calcio minuto per minuto, trasmissione che – dovesse concretizzarsi, come plausibile, la proposta di DAZN – non avrà più motivo di esistere:
“Se passerà in Lega la proposta di DAZN avremo 10 partite in 10 orari diversi. “Tutto il calcio” non esisterà più dopo 61 anni. Ci saranno, invece, 10 radiocronache integrali. Tutto cambia e la nostalgia è una pessima consigliera. Mi chiedo però se è quello che vogliono i tifosi”.