“Quelle due donne sono terribili, capaci di tutto secondo me“. Alberto Di Pisa, ex procuratore capo di Marsala, non ha usato parole fraintendibili nei confronti di Anna Corona e di sua figlia Jessica Pulizzi. Nel corso della puntata Chi l’ha Visto? in onda ieri sera, l’uomo – che fu a capo delle indagini sulla scomparsa di Denise Pipitone – si è detto convinto che la vicenda fosse nata in ambito famigliare, in quanto Jessica (figlia del papà biologico di Denise, Pietro Pulizzi) riteneva che la piccola e sua madre, Piera Maggio, fossero la causa della distruzione della sua famiglia.
Parole che, pronunciate oggi, fanno rumore ma appaiono come considerazioni fuori tempo massimo.
“Secondo noi è stata Jessica a prelevare la bambina quel giorno, per poi consegnarla a qualcuno, non sappiamo chi, che a sua volta l’ha consegnata agli zingari“
ha affermato Di Pisa, ricordando anche alcune piste seguite nelle indagini, come quella inquietante di una segnalazione che portò a scoprire una bara bianca vuota sotterrata in un terreno. L’ex procuratore, che più volte aveva ricevuto critiche dall’avvocato Giacomo Frazzitta per la gestione delle indagini, ha anche ammesso che all’epoca dei fatti aveva ricevuto, da non specificate fonti di polizia, delle voci – poi rivelatesi infondate e diffamatorie – sul fatto che Piera Maggio non fosse “una donna specchiata”. E altrettanti voci, da parte di un giornalista, su un accordo da 150mila euro tra l’avvocato Frazzitta e Chi l’ha Visto?, circostanza smentita dalla trasmissione.
Chi l’ha visto? Lettera anonima su Denise Pipitone
Il programma si è poi soffermato sulla lettera anonima arrivata in redazione (e prima ancora a Frazzitta): tre fogli scritti a mano, nei quali un anonimo ha dichiarato di aver visto, a suo tempo, Denise e di custodire da 17 anni la verità sulla sua scomparsa. Chi l’ha visto? ha fornito solo dettagli parziali sul contenuto della missiva, ribadendo al contempo i dubbi sulla natura ignota di quelle informazioni.
Il segnalatore anonimo, in particolare, ha sostenuto che nel settembre 2004 (quando Denise sparì) si trovava sulla propria automobile a Mazara del Vallo, affiancato a un’altra auto. Guardando nello specchietto, riconobbe – a suo dire – la bambina assieme ad altre tre persone. Federica Sciarelli, conduttrice del programma di Rai3, ha però nuovamente invitato l’anonimo a fornire ulteriori dettagli ed elementi di concretezza, come già avevano fatto Piera Maggio e l’avvocato Giacomo Frazzitta.
Il programma di Rai3 ha inoltre sentito un testimone che ha raccontato dei suoi rapporti con Claudio Corona, fratello di Anna Corona, ed ha sostenuto che quest’ultimo avesse contatti con alcuni uomini malavitosi. Il testimone, che ha chiesto di rimanere anonimo, ha anche riferito di aver origliato un litigio tra Claudio e la sorella, nel quale il primo ricordava alla donna qualcosa che aveva fatto per lei. A cosa si riferiva?