L’accordo è destinato a scompaginare il panorama transalpino della tv: il gruppo tedesco Berteslmann, proprietario di Rtl Group, cederà l’emittente televisiva M6 al primo canale generalista TF1, che fa capo a Bouygues. Lo hanno annunciato i due gruppi in un comunicato congiunto, che segna l’avvio di trattative esclusive per il raggiungimento di una fusione.
Bouygues, che nell’operazione è assistito dalla banca d’affari Rothschild, acquisirà il 30% di M6 da Berteslmann che, seguito da JPMorgan, manterrà invece il 16%. Per diventare il nuovo azionista di controllo, Bouygues sborserà 641 milioni di euro. La nuova realtà sarà guidata da Nicolas de Tavernost, attuale Presidente di M6.
L’operazione non sarà finalizzata prima del 2022, considerando i tempi tecnici per l’ottenimento del via libera del Garante per la Concorrenza e del Consiglio superiore per l’audiovisivo. Un passaggio, quest’ultimo che si preannuncia delicato, considerando la quota di mercato che i due gruppi hanno attualmente sul mercato della pubblicità. Anche per questo, il quotidiano francese Le Monde parla già ora di “matrimonio ad alto rischio“.
A fine marzo, il presidente del direttorio di Bertlesmann, Thomas Rabe, aveva indicato Tf1 come miglior offerente, dando così una chiara indicazione della direzione presa dalle trattative. Tra i pretendenti all’acquisizione di M6 Vivendi, il fondatore di Iliad, Xavier Niel, l’imprenditore ceco Daniel Kretinsky e l’italiana Mediaset. Il gruppo di Cologno Monzese, che si era fatto avanti nell’ottica di un’espansione europea, proprio la settimana scorsa aveva fatto trapelare con un certo rammarico – tramite le parole del Direttore finanziario Marco Giordani – che l’0pzione scelta fosse stata, alla fine, quella francese.