La giusta causa di licenziamento non sussiste: lo ha stabilito il giudice. Così, Riccardo Cristello, l’operaio tarantino dell’ex ArcelorMittal (oggi Acciaierie d’Italia) licenziato il 7 aprile scorso, dovrà essere reintegrato al lavoro. L’uomo era stato allontanato dall’azienda dopo aver condiviso su Facebook un invito a seguire la fiction «Svegliati amore mio», interpretata da Sabrina Ferilli e ambientata in una imprecisata fabbrica di acciaio che con le sue polveri sottili provocava danni alla salute. Il post era accompagnato da frasi che l’azienda aveva ritenuto “dannose per l’immagine e la reputazione” dello stabilimento siderurgico.
Il conseguente licenziamento dell’operaio aveva innescato indignazione e prese di posizione da parte di alcuni personaggi pubblici. Tra tutti, passando dalle parole ai fatti, Sabrina Ferilli aveva offerto all’uomo uno stipendio e il pagamento delle spese legali (per maggiori dettagli, leggi l’articolo riportato di seguito).
A distanza di mesi, il giudice del Lavoro del tribunale di Taranto, Giovanni De Palma, ha annullato il licenziamento e ordinato il reintegro del lavoratore. Il tribunale, accogliendo la linea difensiva di Cristello (assistito dall’avvocato Mario Soggia), ha deliberato che la giusta causa di licenziamento non sussiste, non potendosi ricavare alcun riferimento ad ArcelorMittal né a Taranto nel post che l’operaio aveva pubblicato sui social.
Sabrina Ferilli offre uno stipendio all’operaio licenziato per un post sulla fiction Svegliati Amore Mio
Articolo del 12 aprile 2021
Un richiamo disciplinare prima, il licenziamento poi. Con un motivo che ha dell’incredibile. Riccardo Cristello, operaio tarantino di ArcelorMittal ha perso il posto di lavoro per aver condiviso su Facebook un invito a seguire la fiction di Canale5 “Svegliati Amore Mio“, nella cui sceneggiatura si raccontavano le vicende di un’acciaieria (chiamata Ghisal) le cui polveri sottoli avevano provocato una leucemia alla figlia della protagonista. Il clamoroso caso, su cui si è espresso anche il Ministro del Lavoro, ha suscitato indignazione e reazioni concrete, come quella di Sabrina Ferilli, protagonista della miniserie in questione.
Nei giorni scorsi non erano certo mancate prese di posizione pubbliche in favore dell’operaio licenziato. Tramite i social, anche i registi e sceneggiatori della fiction Simona Izzo e Ricky Tognazzi avevano espresso la propria vicinanza al lavoratore. In molti casi, però, non si era andati oltre ad esternazioni verbali destinate a non lasciare il segno.
Assume pertanto una forte valenza la decisione di Sabrina Ferilli di non limitarsi alle parole ma di passare ai fatti. L’attrice romana, che nella fiction interpreta una mamma che lotta per ottenere giustizia contro le aziende siderurgiche che emettono quelle polveri sottili causa della leucemia della figlia, oggi non solo ha telefonato all’operaio tarantino ma gli ha offerto anche uno stipendio e il pagamento delle spese legali (per ricorrere contro il licenziamento). A renderlo noto è stato il sindacato Usb di Taranto.
“Ringraziamo Sabrina Ferilli per la sensibilità e la solidarietà dimostrate in queste ultime ore: l’attrice ha telefonato a Riccardo Cristello dopo aver appreso che il lavoratore dello stabilimento siderurgico di Taranto era stato licenziato. A Sabrina Ferilli va il ringraziamento, mio e di tutto il sindacato che rappresento, per aver offerto al lavoratore la propria immediata disponibilità a sostenere le spese legali, oltre al pagamento di uno stipendio“
ha riferito a LaPresse il coordinatore provinciale della sigla sindacale, Francesco Rizzo. Sempre dal mondo dello spettacolo, l’operaio che si è visto trasformare un richiamo disciplinare in licenziamento ha ricevuto la solidarietà dell’attore Michele Riondino, protagonista della serie Tv “Il giovane Montalbano” impegnato a Taranto nel ‘Comitato Cittadini e lavoratori liberi e pensanti’ (movimento nato per difendere la città pugliese dalle polveri sottili dell’Ilva, ora ArcelorMittal) ed organizzatore dell’Uno Maggio tarantino, manifestazione che sensibilizza sul tema della salute e dell’ambiente.
“Anche lui si è offerto di sostenere le spese legali e di questo lo ringraziamo. Stiamo già procedendo, tramite il nostro avvocato, al ricorso contro il licenziamento“
ha fatto sapere il sindacato Usb. Dal fronte istituzionale, invece, pure il ministro del Lavoro Andrea Orlando aveva chiesto chiarimenti, chiamando l’AD di ArcelorMittal.
1. Meke ha scritto:
13 aprile 2021 alle 00:47