7
aprile

SanPa, i figli di Vincenzo Muccioli querelano Netflix

SanPa

SanPa

I figli di Vincenzo Muccioli, il fondatore della comunità terapeutica di recupero per tossicodipendenti di San Patrignano, hanno querelato per diffamazione aggravata Netflix per la docu-serie SanPa sulla figura del padre.

Disponibile dallo scorso 30 dicembre, la serie ha avuto un’importante rilevanza mediatica, riportando alla ribalta “luci e tenebre” della comunità riminese (qui la nostra recensione). Andrea e Giacomo Muccioli – come riporta Corriere Romagna – hanno deciso di difendere in tribunale la memoria del padre, assistititi dall’avvocato Alessandro Catrani, per quella che considerano una “ricostruzione distorta della storia della comunità e del fondatore, descritto come violento e misogino”.

SanPa, prima docu-serie italiana di Netflix, secondo i figli di Muccioli contiene allusioni diffamatorie come “la presunta morte per Aids di Vincenzo Muccioli da ricondurre a una altrettanto presunta omosessualità”. Ricordiamo che in SanPa, tra gli intervistati, c’è proprio la testimonianza di Andrea Muccioli, evidentemente non soddisfatto del risultato finale.

La stessa comunità di San Patrignano, dopo l’uscita della docu-serie, si dissociò completamente da un racconto considerato “sommario e parziale, con una narrazione che si focalizza in prevalenza sulle testimonianze di detrattori, per di più, qualcuno con trascorsi di tipo giudiziario in cause civili e penali conclusasi con sentenze favorevoli alla Comunità stessa, senza che venga evidenziata allo spettatore in modo chiaro la natura di codeste fonti”.

Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

, ,



Articoli che potrebbero interessarti


Vincenzo Muccioli, SanPa
Più luci che ombre per SanPa


SKAM6_Asia
La storia di Asia al centro di Skam 6


Ciak_2_Cold
Netflix annuncia una nuova serie sul Mostro di Firenze


Netflix-SeeWhatsNext_Rome_2023
Netflix Italia col freno tirato

Lascia un commento


Se sei registrato fai il login oppure Connetti con Facebook

Per commentare non è necessaria la registrazione, tuttavia per riservare il tuo nickname e per non inserire i dati per ciascun commento è possibile registrarsi o identificarsi con il proprio account di Facebook.